venerdì 10 ottobre 2014

Jobs act: Draghi, non causerà massicci licenziamenti. - Ciro De Luca

Il presidente della BCE, Mario Draghi. ANSA/CIRO DE LUCA (foto: ANSA)

Nell'area euro c'è bisogno di riforme strutturali. Lo afferma il presidente della Bce, Mario Draghi.  E sul Jobs Act spiega:  'Non credo'' che la riforma del lavoro in Italia si tradurrà in massicci licenziamenti. Lo afferma il presidente della Bce, Mario Draghi, sottolineando che l'Italia e' da anni in recessione e la disoccupazione e' gia' elevata, le aziende hanno gia' agito.  E aggiunge: ''Gli elettori devono mandare a casa i governi che non sono riusciti ad agire contro la disoccupazione''
Pronti a nuove misure se inflazione bassa . ''Come abbiamo detto diverse volte c'è l'impegno unanime a ulteriori misure non convenzionali per affrontare i rischi di un prolungato periodo di bassa inflazione. Significa che siamo pronti ad alterare la taglia e la composizione dei nostri interventi non convenzionali e del bilancio se necessario''.
La crescita potenziale è troppo bassa per ridurre la disoccupazione. Lo afferma il presidente della Bce, Mario Draghi, sottolineando che l'area euro deve aumentare il potenziale di crescita. ''Non vedo un'uscita dalla crisi - ha aggiunto -  a meno che non ci sia fiducia nel futuro potenziale delle nostre economie''. Lo afferma il presidente della Bce, Mario Draghi, sottolineando che gli sforzi della Bce a sostegno della domanda aggregata saranno più efficaci se accompagnati da politiche che sostengono l'offerta aggregata. C'e' bisogno di aumentare il potenziale di crescita''.
''Ho detto di recente - ha ricordato DRaghi - che per la politica monetaria ora i rischi di fare troppo poco superano quelli di fare troppo. Se vogliamo una crescita più forte e inclusiva, lo stesso vale per le riforme''. 
La politica non è un vincolo o una costrizione per la Bce, anche se ''è ovvio che i membri del consiglio di direttivo provengono da paesi diversi e hanno diversi background''. Lo afferma il presidente della Bce, Mario Draghi, intervenendo al Brookings Institute, sottolineando che la Bce ha avuto successo nel difendersi dalla politica.
'Senza riforme, non può esserci ripresa''. Lo ribadisce il presidente della Bce, Mario Draghi, sottolineando di essere consapevole di chi dice che le riforme si fanno meglio in tempi buoni. ''Troppo spesso le riforme sono state posticipate durante i tempi cattivi e poi dimenticate in tempi buoni. Non sono certo certo che ci saranno tempi molto buoni se non facciamo riforme ora. E questo perche' i problemi che ci troviamo ad affrontare in Europa non sono ciclici ma strutturali''. In Europa c'e' bisogno di investimenti nel digitale e nell'istruzione, piu' che investimenti infrastrutturali. Draghi ha sottolinato che la Bce si e' mossa in modo aggressivo e le sue decisioni hanno gia' avuto un impatto forte. 
Ci sono segnali sul fatto che la crescita sta perdendo slancio. Lo afferma Draghi assicurando che i tassi resteranno bassi per un periodo prolungato di tempo, precisa come l'inflazione salirà gradualmente verso il 2% entro il 2016.
''Mettere in dubbio lo spirito del contesto di governance fiscale sarebbe autolesionista'', auto distruttivo. Lo afferma il presidente Bce, sottolineando che ''i governi devono avere lo spazio di bilancio, e la sostenbilità delle finanze pubbliche non deve essere messa in dubbio''.
 I governi dell'area euro che non agiscono ''spariranno per sempre dalla scena politica perché non saranno rieletti''. 
http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2014/10/09/bce-draghi-riforme-strutturali-necessarie-_ee8fa5d3-83b4-4a87-b8b0-71a03c2a3785.html

Ne sono convinta anch'io, verranno licenziati solo quelli che non hanno la tessera del PD & co.

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