A proposito dei cinque “bonus malus” di Montecitorio cerco sul dizionario i sinonimi dell’aggettivo “furbetto” e trovo: birichino, impertinente, malizioso, insolente, disobbediente, dispettoso, cattivello, e così via. Prima di entrare nel merito c’è da domandarsi, infatti, perché mai nella titolazione giornalistica si insista nell’accomunare i protagonisti di qualsiasi porcata e/o mascalzonata a simpatici bricconcelli da sanzionare tuttalpiù con uno scappellotto o una pedata nel sedere. Quando invece negli articoli successivi saranno dipinti come porci e mascalzoni. L’assuefazione pigra dei titoli (questo giornale usa la parola “furbastri”, più confacente in quanto sinonimo di briccone e imbroglione) precede le reazioni della politica, tutte così prevedibili e scontate da risultare perfino spassose.
Prevale, naturalmente, l’effetto codone di paglia. Pianto e stridor di denti nei partiti (Lega, M5S, Italia Viva) indiziati di essersi accompagnati a quei rifiuti umani. Rispetto ai quali un Matteo Salvini “incazzato e deluso”, prima si para le terga (“ma la responsabilità è dei singoli non della Lega”). Per poi retrocedere l’eventuale sanzione da comminare ai reietti verdi, dalla espulsione alla semplice “sospensione” (metti che nel mazzo ci sia qualche amichetto suo). Nel complesso un indignatissimo coro di sdegno che sulle spiagge e i resort dove il Palazzo riposa prorompe nel grido: “Fuori i nomi” (principalmente onde allontanare da sé l’orrido sospetto). Effetto chissà cosa c’è dietro. “Regolamento di conti”, sentenzia il Giornale, poiché “il fatto che Di Maio sia stato il più lesto a saltare nello scandalo è un indizio in tal senso” (eh Sallusti ne sa una più del diavolo). Sulla possibile manina del ministro grillino si esercita anche Repubblica secondo cui “certo” il M5S userà lo scandalo “spudoratamente per la campagna per il taglio dei parlamentari” (molto peggio lui dei mariuoli). Effetto modeste proposte. Per esempio, pubblicare i nomi di tutti i percettori del bonus partita Iva (sono appena alcuni milioni). Strepitosa l’ipotesi di autodenuncia virtuosa di tutti i parlamentari non “furbetti”, cosicché quelli che non si dichiarano avranno fatto l’uovo. Effetto odio vigilante. Chi diavolo è il “presentatore tv di successo” accomunato ai cinque farabutti? Alta e forte si leva la voce di questa implacabile rubrica: fuori il nome!
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