sì, d'accordo, sono una malpensante, ma io non riesco a credere allo sbandieramento di rammarico per la negata collaborazione di Matteo Messina Denaro
io (cattiva!) penso che il silenzio sia il prezzo che l'anima nera dello Stato gli ha richiesto in cambio dell'assistenza nella fase finale della sua vita
non si poteva certo correre il rischio che quell'insolito mafioso prima di morire decidesse di vuotare il sacco!
e allora?
allora l'unico rimedio era offrirgli quell'arresto farsa (basta guardare il filmato dell'evento - pure mal recitato, senza neppure un accenno di sorpresa - a cui mancano solo i titoli di coda con i nomi del soggettista e del regista) a cui sarebbe seguito un comodo
ricovero ospedaliero anzichè il disagio del carcere, e poi una dolce agonia abbracciato dalle cure mediche e dagli affetti più cari: madre, figlia, nipote avvocato (e chissà chi altri)
e non raccontiamoci la balla della dovuta umanità verso un moribondo: a Riina e Provenzano abbiamo forse fatto lo stesso regalo? ma quelli non occorreva pagarli, non avrebbero comunque parlato
ora che il rischio è passato possiamo gettare un'altra palata di terra su tante verità che - checchè ne pensiamo noi - è meglio non si sappiano.
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