I conti del Cavaliere tremano: soldi in gran parte prelevati dai depositi di quattro holding Fininvest.
Se non l'hanno rovinato, poco ci manca. L'anno nero delle Olgettine - il 2011- è stato un terremoto per la finanza personale di Silvio Berlusconi. Il Cavaliere ha prelevato dai conti delle sue quattro holding che controllano Fininvest la bellezza di 127,7 milioni di euro, quasi prosciugandoli: alla fine restavano appena 16,9 milioni di euro contro i 144,7 dell’anno precedente e i 152,3 registrati al 30 settembre 2009. Ad essere prosciugati sono stati i conti correnti detenuti dalle quattro holding presso il Monte dei paschi di Siena. E per essere avvenuta una esigenza di spesa che non si era mai presentata in queste proporzioni negli ultimi dieci anni nelle quattro holding del Cavaliere, significa che non si poteva più attingere ai dividendi che le stesse quattro società avevano versato nel febbraio 2011 sul conto corrente 1/29 del Monte dei Paschi di Siena intestato a Silvio Berlusconi: 127,5 milioni di euro.
Per sapere quanto l’ex premier ha speso l’anno scorso bisogna dunque sommare i dividendi ai prelievi dai conti correnti delle quattro holding, e in tutto fanno 255,3 milioni di euro. Una somma di proporzioni gigantesche, che non ha precedenti nemmeno nella storia di un uomo straricco come il Cavaliere. Dai conti correnti delle holding, tanto per fare un paragone, nel 2010 erano stati prelevati in tutto 7,6 milioni di euro. L’anno successivo ne sono serviti 120 milioni di più, e la spesa non potrà continuare a lungo perchè Berlusconi quelle somme non le può più avere a disposizione. Nel febbraio 2012 infatti le quattro holding gli anno distribuito appena 13,4 milioni di euro di dividendi, circa un decimo dell’anno precedente. Siccome i loro bilanci vivono dei dividendi pagati a sua volta dalla Fininvest, che non ne ha distribuiti né l’estate scorsa né quest’anno (per colpa del lodo Mondadori e della cifra pagata provvisoriamente a Carlo De Benedetti), per girare al Cavaliere quei 13,4 milioni di euro le holding hanno dovuto intaccare il patrimonio accumulato negli anni di vacche grasse e ridurre le proprie riserve straordinarie.
Spendere 255 milioni di euro in un anno di crisi economica e con una prospettiva nera davanti sembra quasi una follia. Dove sono finiti quei soldi? Una parte è sicuramente ricostruita nel dettaglio con il processo Ruby Bunga-Bunga. Il conto corrente 1/29 del Monte dei Paschi è lo stesso utilizzato per le regalie alle cosiddette Olgettine. Possibile che lo stesso processo in corso abbia fatto lievitare sensibilmente le spese. Berlusconi ha infatti coperto di tasca sua le spese legali delle ragazze, e ha sicuramente rifuso loro i danni di immagine e professionali riportati con risarcimenti volontari e assai generosi. Mentre prima la contabilità era un po’ disordinata, ora ad esempio ogni mese parte un bonifico per pagare gli affitti delle abitazioni di tutte le ragazze coinvolte nel processo. Poi ci saranno state sicuramente spese extra e ordinarie continuate: dallo stesso suo conto corrente il Cavaliere ha prelevato anche i 20 milioni pagati per assicurarsi l’acquisto della villa di Marcello Dell’Utri sul lago di Como. Questa contabilità è stata sostanzialmente ricostruita dai vari magistrati che hanno aperto le inchieste sul Cavaliere: quelli di Milano che si occupano di Ruby e quelli di Palermo che prediligono Dell’Utri. Tutti avevano nel mirino il conto corrente alimentato dai 127,5 milioni di euro di dividendi, a tutti però è sfuggito che la somma più che raddoppiava grazie ai prelievi straordinari fatti dai conti correnti delle quattro holding per un totale di 127,7 milioni di euro che le lascia quasi a secco di valuta. Detratte le spese personali per le case (la maggiore parte però attinte dai conti delle immobiliari, la Idra e la Dueville), è proprio il processo Ruby il vero fatto che ha cambiato radicalmente la contabilità del Cavaliere. Naturalmente anche per lui che ne è imputato le spese legali debbono avere una rilevanza notevole, ma certo non bastano a spiegare quelle cifre così astronomiche. Di sicuro il trend non può durare a lungo, perchè le riserve straordinarie restate in pancia alle quattro holding che anche quest'anno non riceveranno alcun dividendo da parte di Fininvest ammontano ormai a circa 211 milioni di euro. Un altro anno così e Berlusconi da ex superriccone è destinato ad ottenere la pensione minima sociale. Anche la benzina per le Olgettine dunque è sul punto di finire...
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