giovedì 13 maggio 2010

Spunta la lista di Anemone Nel 'libro mastro' 350 nomi


Nella lista figurerebbero politici di alto livello, uomini delle istituzioni e vip. I lavori sarebbero stati eseguiti non solo nelle abitazioni private ma anche in palazzi della politica e in caserme

PERUGIA, 13 MAGGIO 2010 - UNO SCENARIO inquietante che fa tremare il Palazzo. Esiste una lunga lista, 350 nomi eccellenti, politici, alti funzionari dello Stato e, pare, vertici delle forze dell’ordine. L’elenco sarebbe stato sequestrato dalla Guardia di Finanza in un computer di Diego Anemone nel 2009: allora non gli fu dato peso ma oggi quel documento è nelle mani degli inquirenti perugini che indagano sulla ‘cricca’. Ed assume un rilievo ben diverso.

L’ELENCO fu sequestrato nell’ambito delle indagini sui mondiali di nuoto a Roma. La lista conterrebbe centinaia di nominativi ai quali sarebbero associati dei lavori svolti dalle imprese di Anemone, considerato dai magistrati una delle figure chiave della cricca. Nella lista figurerebbero politici di alto livello, uomini delle istituzioni e vip. Fra gli altri, Claudio Scajola, l’ex ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi e l’alto funzionario del ministero delle Infrastrutture Ercole Incalza. Il gruppo Anemone avrebbe eseguito lavori non solo nelle abitazioni private ma anche in alcuni dei più importanti palazzi della politica romana e in decine di caserme delle forze di polizia. Naturalmente ora l’interesse principale dei magistrati è quello di scoprire se tutti i personaggi della lista hanno avuto i trattamenti di favore descritti nelle scorse settimane dall’architetto Zampolini. In procura a Perugia sono convinti che il vero ammontare del giro di soldi messo in moto da Anemone — secondo l’accusa per compensare i funzionari pubblici che avrebbero favorito le aziende della ‘cricca’ negli appalti pubblici — sia ancora tutto da quantificare e comunque di molto superiore ai quasi tre milioni scoperti su un conto della Deutsche Banke intestato a Zampolini. Un fiume di denaro che gli investigatori perugini stanno cominciando a rintracciare nei 1.143 rapporti bancari, di cui 263 conti correnti, intrattenuti da Balducci, Anemone, dai loro rispettivi familiari, dagli intermediari e dalle società a loro riferibili.

NELLA LISTA trovata nel pc di Anemone figurerebbe anche il regista Pupi Avati, che, appresa la notizia, ha spiegato di non aver mai ricevuto re gali da Anemone: «Dovevo installare un montacarichi in una casa di vacanza e chiesi a Balducci, che si attivò. Non so chi materialmente li eseguì. In ogni caso tutto fu pagato regolarmente, 4.400 euro. ho la documentazione».


http://quotidianonet.ilsole24ore.com/cronaca/2010/05/12/330974-computer_anemone.shtml


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