Anche don Andrea Gallo, fondatore della comunità di San Benedetto al Porto, interviene sul caso Ruby. Il premier Silvio Berlusconi è sotto inchiesta: il prete genovese è arrabbiato, ma con il Papa. «Com’è possibile - si chiede don Gallo, intervistato dal Fatto Quotidiano - che dal Cardinal Ruini a Bagnasco, da Fisichella fino al Santo Padre nessuno si indigni per il comportamento di Silvio Berlusconi? Sono ripugnato. A 82 anni e mezzo mi sento autorizzato a dire che è insopportabile che non ci sia una presa di posizione contro queste sconcezze. Anzi - ha rincarato il religioso - le gerarchie ecclesiastiche continuano a sostenere Berlusconi».
«Alla Chiesa - ha continuato Don Gallo - non importa più nulla dei poveri e dei deboli. Vive di privilegi, vuole difenderli e ne vuole conquistare di nuovi. Basti pensare all’8 per mille o ai contributi alle scuole cattoliche, che poi di cattolico non hanno proprio nulla. C’è anche l’esenzione fiscale sugli immobili della Chiesa, che non pagano l’Ici, o le politiche bioetiche».
Don Gallo parla anche del presidente del Consiglio: «È un amorale, un uomo che agisce fuori dalla Costituzione, dalla giustizia, dalla legalità. E dalla civiltà - ha affondato - Dice che lavora tanto e che si toglie qualche sfizio, ma nella sua vita vedo solo sfacelo e tristezza».
http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2011/01/17/AN5o8PdE-berlusconi_contro_chiesa.shtml
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