domenica 8 maggio 2011

L'insostenibile leggerezza dell'essere: Stefania Prestigiacomo


Romani le dà della matta, i Radicali presentano un'interpellanza su un presento conflitto d'interessi. E ritorna la polemica col suo arcinemico, Raffaele Lombardo.
di Andrea Turco

Stefania PrestigiacomoNon è certo un periodo felice per Stefania Prestigiacomo. Il ministro dell’Ambiente, nonostante l’approvazione del decreto interministeriale che determina una nuova disciplina delle modalità di incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici, ha parecchi grattacapi. Dopo i ritardi nell’approvazione di un decreto pronto già da aprile, la 44enne siracusana mostra segni di nervosismo. Alle giornate del Ppe è andata fuori tema, dichiarando che “con il Governo regionale siciliano ci sono problemi su tutti i fronti, non solo sulle rinnovabili. Non voglio fare polemica ma il governo regionale tarda su tutte le decisioni – ha aggiunto – spero che anche la Sicilia riparta come il Nord e spero che la Sicilia riparta con un governo più attento alla necessità di fare investire capitali privati”. Quando può, una stoccata a Lombardo la Prestigiacomo non se la fa mai mancare.

Inoltre il ddl approvato ieri al Consiglio dei Ministri è sembrata una soluzione di comodo, più che una scelta politica di ampie vedute. Sembra confermarlo lo stesso ministro ai microfoni palermitani: “nel ddl abbiamo inserito una riforma importantissima nel settore delle acque, importante perché in Italia incombe il referendum”.

Altra questione: a causa delle modifiche del quadro normativo sull’energia rinnovabile, un gruppo di operatori esteri del fotovoltaico ha chiesto allo Stato italiano il risarcimento dei danni subiti per un valore stimato di 500 milioni di euro. “Il decreto firmato dai ministri Prestigiacomo e Romani si rivela del tutto penalizzante – hanno dichiarato in una nota congiunta le aziende coinvolte – per chi, facendo affidamento sul Terzo Conto Energiaha intrapreso investimenti da realizzarsi entro il 2011 e il primo trimestre del 2012”.

I guai però per la bionda ex ministro delle Pari opportunità non si esauriscono certo qui. In un’interpellanza depositata ieri, la deputata dei Radicali (eletta nel Pd) Elisabetta Zamparutti ha chiesto di verificare il conflitto d’interessi del ministro Prestigiacomo nel fotovoltaico. Riprendendo un articolo del Corriere della Sera, nel testo si legge che “la società Coemi, attiva nel settore degli impianti elettrici ed amministrata dalla sorella del ministro Maria Prestigiacomo, ha come cliente l’Electricitè de France impegnata a costruire un polo fotovoltaico di 13,5 mw a Priolo Gargallo, nella Sicilia orientale”. Il ministro smentisce e annuncia querele, ma rimane il fatto che dall’esecutivo non si è alzata una sola voce a favore del ministro dell’ambiente. Solo una settimana fa il ministro per le Attività produttive Paolo Romani aveva confessato ad una platea di imprenditori lobardi “quella matta della Prestigiacomo mi fa incazzare”, in merito al sistema di finanziamento per gli incentivi al fotovoltaico.

http://www.iquadernidelora.it/articolo.php?id=269


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