Libera nos a mela.
Ora non c’è proprio più niente da dire, non ci sono più satire, commenti, ironie, indignazioni possibili dopo che quel tragico clown di Borghezio ha definito un criminale come Ratko Mladic, condannato per genocidio, un “patriota” e gli ha espresso la propria solidarietà. Dopo che Minzolini ha chiamato altri conduttori di programma che osano criticare il suo ignobile telegiornale nordcoreano: ‘aguzzini’. Dopo che Berlusconi ha sputtanato non se stesso, come fa da quando esibisce cornini e telefona in Questura per salvarsi da una ragazzona con la lingua lunga, ma tutta la nazione andando a molestare Obama e altri capi di governo agitando le proprie code di paglia, tessute di incriminazioni ben prima che si degnasse di scendere in campo. C’è soltanto da andare a votare e da sperare, contro ogni speranza, che il 29 e 30 giugno maggio 2011 si aggiungano ad altre, purtroppo poche, storiche date di liberazione per il nostro Paese. Se ne siete capaci, pregate. Sennò, sperate. (Avevo scritto giugno perchè, avendo già votato per i quattro referendum, mi sono portato avanti di oltre un mese col programma e con le speranze…).
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