Provate a immaginare questa situazione: un po’ perché il vostro amico Bettino vi ha introdotto nell’ambiente giusto, un po’ perché per fare i soldi non vi siete mai chiesti per quale motivo i vostri soci portassero la coppola in testa anche in pieno agosto, alla fine siete riusciti a portare fuori a cena, nella stessa serata, Katy Perry, Candice Swanepoel e Christina Hendricks.
Ok, poi dopo ci avete messo del vostro. Un po’ di barzellette, tante promesse, ma alla fine ve le siete intortate così bene che le avete convinte a fare una cosetta a quattro nella vostra camera d’albergo. Roba che nemmeno Giove, travestito da cigno con la faccia di Raul Bova, sarebbe riuscito a fare.
Arrivate in stanza, ordinate un po’ di ostriche e champagne, prendete una doppia razione di pilloletta (che l’occasione merita), le ragazze si spogliano e incominciano a darsi da fare. Voi vi tuffate in quella specie di paradiso e niente … non vi viene duro. Loro si impegnano al massimo e si fanno fare di tutto. toccatine ad personam, bacetti alla statuetta di Priapo, ma niente … l’attrezzatura rimane lì moscia e raggrinzita. Allora vi accorgete che Katy inizia ad avere i primi dubbi, Candice gioca col cellulare e Christina vi guarda tra il compatito e il deluso.
Alla fine dite che non era mai successo, che non era prevedibile, che siete un amatore di fama internazionale e nel frattempo vi alzate, prendete i vestiti e con la scusa di andare a prendere un po’ di ghiaccio per le ostriche (che si sono ammosciate pure loro) fuggite dall’albergo senza pagare il conto lasciando le ragazze con la ferma convinzione di essersi fatte fottere anche senza beccare un centimetro di minchia.
Mentre prendete l’autobus per tornare a casa da mamma, vi sentite una merda. Avete avuto l’occasione di mille vite, ma l’avete buttata nel cesso perché per quanto vi piaccia raccontarvela siete solo un cazzo moscio e oltre la pugnetta con il filmino porno non potrete mai andare. Sì, i soldi. Sì gli amici. Sì il potere, ma se uno non arrizza, non arrizza. Non c’è niente da fare.
Ecco. Più o meno deve essere questa la sensazione che dovrebbe provare il nostro Silvio ora che il suo cuore gronda sangue. Il papero più ricco di Paperopoli, il grande imprenditore, il fondatore di partiti, il costruttore di mausolei faraonici. L’uomo che parla con Putin e Obama, che prende l’aereo per spostarsi da una stanza all’altra delle sue mille case, quello che scopa cento puttane a notte, il grande genio della politica e della finanza che ha avuto un’intera nazione nelle sue mani per oltre quindici anni e che passerà alla storia come il più grande fallito italiano di tutti i tempi.
Almeno, noi che non contiamo un cazzo, non abbiamo avuto l’occasione. Lui, invece, si è trovato con la palla della finale sul piede, la porta vuota a due metri e l’ha buttata fuori.
Potrà dirci quello che vuole, ma noi sappiamo che non se la perdonerà mai.
Porc... che sventole!
RispondiEliminaBone, vero?
RispondiEliminaCRIBBIO! SAREBBERO CAPACI DI FARMI RESUSCITARE! ;-)
RispondiEliminaHa, ha, ha...
RispondiElimina