Descritto sulla rivista Nature Nanotechnology dai chimici americani della Tufts University's School of Arts and Sciences, il nanomotore elettrico è stato realizzato con una molecola di solfuro di metile butile.
''Vi sono stati progressi significativi nella costruzione di motori molecolari alimentati dalla luce e da reazioni chimiche, ma è la prima volta che viene realizzato un motore molecolare a trazione elettrica, nonostante alcune proposte teoriche'', spiega il coordinatore dello studio, Charles Sykes. ''Siamo stati in grado di dimostrare - ha aggiunto - che è possibile fornire energia elettrica a una singola molecola e farle fare qualcosa che non è solo casuale''. I ricercatori hanno controllato il motore molecolare elettrico utilizzando un microscopio a scansione a effetto tunnel (Lt-Stm), che utilizza gli elettroni invece della luce per vedere le molecole. Per fornire la carica elettrica alla molecola di solfuro di metile butile, posta su una superficie conduttiva di rame, i ricercatori hanno utilizzato una punta di metallo sul microscopio. La molecola di cui è fatto il motore, spiegano i ricercatori, contiene zolfo e ha atomi di carbonio e idrogeno che penzolano all'esterno e somigliano a due bracci. Queste catene di carbonio sono libere di ruotare attorno al legame zolfo-rame e la loro rotazione è controllata dalla temperatura delle molecole.
''Non appena avremo una migliore comprensione sulle temperature necessarie per rendere funzionale questo motore - ha osservato Sykes - ci potrebbero essere applicazioni reali in minuscoli sensori e dispositivi medici''.
http://www.ansa.it/scienza/notizie/rubriche/tecnologie/2011/09/06/visualizza_new.html_727031785.html
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