ROMA - Addio prescrizioni facili per i farmaci griffati. Nel decreto della Spending Review spunta una novità che sta già facendo insorgere medici di famiglia e aziende farmaceutiche: una stretta sui medicinali di marca, che non potranno più essere prescritti dai medici con nonchalance. I prodotti "griffati" potranno essere segnati in ricetta solo ai malati cronici che già li usano, in tutti gli altri casi basterà indicare il principio attivo. Si potrà ancora prescrivere un medicinale indicando il nome commerciale ma, in questo caso, bisognerà spiegarne le ragioni.
La stretta ha già destato l'ira dei medici e di Federfarma, che denuncia un "vergognoso attacco" alle aziende del settore che "colpisce al cuore l'industria dei medicinali". Mentre la Federazione dei medici di famiglia - con il segretario Giacomo Milillo - sostiene che indicare in ricetta solo il principio attivo determinerà una "pericolosa confusione", con il risultato che il dottore non avrà più controllo sul tipo di farmaco di cui alla fine il paziente farà uso. Dopo la definizione dei nuovi tagli a sanità e farmacie, la rivisitazione delle province e una ricca ondata di micro-norme, il decreto della Spending Review taglia intanto il primo traguardo. Il più difficile. Passato l'esame della commissione Bilancio del Senato, approderà lunedì nell'aula di Palazzo Madama, dove è attesa una fiducia-lampo. Il provvedimento potrebbe essere approvato dai senatori già lunedì sera o, al massimo, martedì mattina. Poi passerà alla Camera, per il via libera prima delle ferie estive.
La stretta ha già destato l'ira dei medici e di Federfarma, che denuncia un "vergognoso attacco" alle aziende del settore che "colpisce al cuore l'industria dei medicinali". Mentre la Federazione dei medici di famiglia - con il segretario Giacomo Milillo - sostiene che indicare in ricetta solo il principio attivo determinerà una "pericolosa confusione", con il risultato che il dottore non avrà più controllo sul tipo di farmaco di cui alla fine il paziente farà uso. Dopo la definizione dei nuovi tagli a sanità e farmacie, la rivisitazione delle province e una ricca ondata di micro-norme, il decreto della Spending Review taglia intanto il primo traguardo. Il più difficile. Passato l'esame della commissione Bilancio del Senato, approderà lunedì nell'aula di Palazzo Madama, dove è attesa una fiducia-lampo. Il provvedimento potrebbe essere approvato dai senatori già lunedì sera o, al massimo, martedì mattina. Poi passerà alla Camera, per il via libera prima delle ferie estive.
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