martedì 2 ottobre 2012

Borse Gucci a spese del contribuente. - KLEINJUNG


Decadenza tardoromana dei politici italiani
I consiglieri del PdL alla Regione Lazio, pur essendo i meglio pagati del mondo, non hanno avuto remore a servirsi dei fondi stanziati per il gettito fiscale: spese per champagne, ostriche e borse firmate. E nessuno vuole ammetterlo.
L’Italia deve risparmiare e i cittadini italiani sono costretti a stringere la cinghia: più tasse e lavorare più a lungo, ma i deputati del consiglio regionale del Lazio sembrano curarsi poco di tutto ciò. Festeggiano a base di champagne e ostriche, organizzano feste in maschera ambientate nell’antica Roma, in cui si celebra, a spese dei contribuenti, Lucullo, il decadente generale romano.
“Che cosa dobbiamo pensare di una persona che guadagna 52.000 € netti al mese e poi va al supermercato a fare acquisti per 80.000 euro a spese del partito?” si chiede Pietro Senaldi del quotidiano Libero parlando di Franco Fiorito, ex capogruppo del Popolo della Libertà, presso il Consiglio Regionale del Lazio. “Pare che non ci sia alcun limite”, afferma Senaldi.
“Batman” percepiva 52.000 € al mese
Fiorito grazie a tutta una serie d’incarichi, anche di poco conto, fondi e sovvenzioni, è riuscito ad accumulare uno stipendio di 52.000 euro netti al mese, che di per sé è già uno scandalo, anche se apparentemente legalizzato. E solo perché Fiorito non ne poteva ricevere proprio più, che adesso si è dimesso da capogruppo del partito ed è diventato un caso da pubblico ministero: pare che abbia acquistato a spese del proprio partito case e automobili. Ma il politico dalla grossa stazza, a Roma conosciuto da tutti con il soprannome di “Batman”, non ha paura della prigione.
“Non ho mai preso neanche una lira del partito”, dice Fiorito. “Ho amministrato correttamente i fondi a me affidati, l’ho già dimostrato agli inquirenti, e non ho altro da aggiungere. Forse qualcuno ha commesso qualche sciocchezza, ma io no di certo”.
Nel corso dell’inchiesta è emerso che a ogni consigliere del PdL venivano messi a disposizione 100.000 euro – “per curare il rapporto tra elettori ed eletti”. In questo contesto sono saltate fuori ricevute per champagne e borse di Gucci e più della metà della spesa è stata documentata con false fatture.
Il Presidente si dice all’oscuro di tutto
La presidente della Regione Lazio, Renata Polverini che dovrebbe essere stata a conoscenza del sistema, si dice all’oscuro di tutto e ieri ha invitato i consiglieri regionali ad un azzeramento “. Se non prendiamo delle drastiche decisioni, il malumore nei confronti della politica comporterà l’impossibilità per noi di continuare a rappresentare i nostri elettori”, ha detto Polverini in Consiglio. “Invito quindi a una profonda riflessione su ciò che diremo nei prossimi giorni e su ciò che stiamo facendo.”
In ogni caso: il parlamento regionale ha deciso di dimezzare le commissioni. Ciò significa meno gettoni di presenza e meno indennità per il presidente. Ma il problema di fondo non cambia, dice Senaldi: i partiti italiani sono sommersi da una vera e propria pioggia di denaro pubblico.
“200 milioni di euro l’anno e senza alcuna documentazione!” Il giornalista è sconcertato. “E ‘chiaro che poi uno va al ristorante con l’amica. Ci sono fondi versati a persone che non hanno alcun compito; e li devi spendere, altrimenti non arriva più nulla.”
Le Regioni italiane corrispondono ai Länder tedeschi, ma hanno molte meno competenze. I consiglieri regionali e i deputati italiani, oltre ai fondi a copertura delle spese per lo champagne e i festini del partito, percepiscono stipendi da fare invidia alla cancelliera tedesca. Forse Angela Merkel si ricorderà di tutto ciò quando dovrà decidere la prossima volta, in materia di aiuti per i paesi indebitati nella zona Euro.

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