La Nova del Delfino fotografata dal Virtual Telescope (fonte: Gianluca Masi, The Virtual Telescope Project 2.0)
Nuova luce in costellazione del Delfino, diretta dalle 22,00. (19.8)
E’ ben visibile dall’Italia l’esplosione stellare di agosto: una nuova luce si è accesa nella costellazione del Delfino, distante circa 97 anni luce dalla Terra e si può osservare a destra di Vega, una delle stelle più brillanti del cielo di agosto ed uno dei vertici del cosiddetto Triangolo Estivo insieme ad Altair e Deneb. Approfittando della graduale uscita di scena delle stelle cadenti, la stella è la nuova protagonista delle notti di agosto.
La scoperta, fatta dall’astrofilo giapponese Koichi Itagaki, è stata immediatamente confermata da più gruppi nel mondo e descritta in dettaglio dal gruppo italiano del Virtual Telescoper, coordinato dall’astrofisico Gianluca Masi e del quale fanno parte Francesca Nocentini e Patrick Schmeer. ‘’Si tratta di una Nova – spiega Masi – e attualmente brilla intorno alla magnitudine 4 - 4.5, dunque è visibile già ad occhio nudo, purché si osservi da fuori città''. Ma anche con il disturbo delle luci, aggiunge, è sufficiente un binocolo per vederla. Appassionati del cielo e associazioni di astrofili la stanno già fotografando.
Per localizzarla più facilmente sono di aiuto le mappe celesti pubblicate dall'Unione Italiana Astrofili (Uai) e le mappe del Virtual Telescope.
A differenza di una Supernova, che è l’esplosione devastante che distrugge definitivamente una grande stella (o un sistema di due stelle) giunta alla fine della sua vita, una Nova come quella visibile in questi giorni è il frutto di un’esplosione non distruttiva. Le osservazioni condotte dall’Italia, spiega Masi, hanno permesso di capire che ''l’esplosione della Nova del Delfino è stata generata da un sistema di due stelle, una delle quali è una nana bianca''. Quest’ultima è stata gradualmente rifornita di idrogeno dalla compagna e ciò ha generato una forte instabilità che ha portato all’esplosione''. Contrariamente a quanto accade nell’esplosione delle Supernovae, in questo caso non è avvenuta nessuna distruzione irreparabile e il 'cuore' del sistema stellare è rimasto intatto.
La comparsa della stella di agosto non è solo una curiosità estiva: ''fenomeni di questo tipo – rileva Masi – permettono di vedere al lavoro meccanismi altrimenti impossibili da osservare, come quelli che permettono di comprendere nel dettaglio un’esplosione stellare''.
Per saperne di più è possibile seguire l’osservazione della Nova del Delfino condotta da Gianluca Masi in diretta streaming sul canale ANSA Scienza e Tecnica con il Virtual Telescope. L’evento, in italiano e in inglese, è in programma lunedì 19 agosto alle ore 22,00 e la durata prevista è di 90 minuti.
La scoperta, fatta dall’astrofilo giapponese Koichi Itagaki, è stata immediatamente confermata da più gruppi nel mondo e descritta in dettaglio dal gruppo italiano del Virtual Telescoper, coordinato dall’astrofisico Gianluca Masi e del quale fanno parte Francesca Nocentini e Patrick Schmeer. ‘’Si tratta di una Nova – spiega Masi – e attualmente brilla intorno alla magnitudine 4 - 4.5, dunque è visibile già ad occhio nudo, purché si osservi da fuori città''. Ma anche con il disturbo delle luci, aggiunge, è sufficiente un binocolo per vederla. Appassionati del cielo e associazioni di astrofili la stanno già fotografando.
Per localizzarla più facilmente sono di aiuto le mappe celesti pubblicate dall'Unione Italiana Astrofili (Uai) e le mappe del Virtual Telescope.
A differenza di una Supernova, che è l’esplosione devastante che distrugge definitivamente una grande stella (o un sistema di due stelle) giunta alla fine della sua vita, una Nova come quella visibile in questi giorni è il frutto di un’esplosione non distruttiva. Le osservazioni condotte dall’Italia, spiega Masi, hanno permesso di capire che ''l’esplosione della Nova del Delfino è stata generata da un sistema di due stelle, una delle quali è una nana bianca''. Quest’ultima è stata gradualmente rifornita di idrogeno dalla compagna e ciò ha generato una forte instabilità che ha portato all’esplosione''. Contrariamente a quanto accade nell’esplosione delle Supernovae, in questo caso non è avvenuta nessuna distruzione irreparabile e il 'cuore' del sistema stellare è rimasto intatto.
La comparsa della stella di agosto non è solo una curiosità estiva: ''fenomeni di questo tipo – rileva Masi – permettono di vedere al lavoro meccanismi altrimenti impossibili da osservare, come quelli che permettono di comprendere nel dettaglio un’esplosione stellare''.
Per saperne di più è possibile seguire l’osservazione della Nova del Delfino condotta da Gianluca Masi in diretta streaming sul canale ANSA Scienza e Tecnica con il Virtual Telescope. L’evento, in italiano e in inglese, è in programma lunedì 19 agosto alle ore 22,00 e la durata prevista è di 90 minuti.
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