La procura di Palermo ordina alla Dia di fare luce sui beni venduti dall'ex senatore prima della condanna, inclusa la villa comprata da Berlusconi. E potrebbe disporre la confisca dei patrimoni.
Un'inchiesta sui beni ceduti da Marcello Dell'Utri poco prima della condanna definitiva, per accertare chi realmente controlli le proprietà dell'ex senatore. Lo rivela “l'Espresso” nel numero in edicola domani. La procura di Palermo ha chiesto alla Dia di indagare su un tesoro tra ville, appartamenti, azioni, conti correnti, quadri e libri preziosi per un valore di centinaia di milioni di euro. Con l'obiettivo di chiederne il sequestro e la confisca sulla base delle misure patrimoniali previste per i condannati per reati di mafia.
Nel mirino degli investigatori anche la grande villa di Torno, sul lago di Como, venduta in grande fretta all'amico Silvio Berlusconi: secondo i pm è stata pagata 10 milioni più del prezzo di mercato. Nel caso in cui emergessero cessioni fittizie, gli eventuali complici nelle operazioni per mettere in salvo il tesoro di Dell'Utri verrebbero iscritti nel registro degli indagati.
Ma gli accertamenti chiesti dalla procura riguardano anche i conti correnti individuati in mezzo mondo. Solo Berlusconi negli ultimi dieci anni Berlusconi ha fatto transitare nei conti correnti riconducibili a Dell'Utri circa 40 milioni di euro. Del tesoro fanno parte anche centinaia di libri antichi, di grande valore, che in gran parte l'ex senatore ha trasferito nella villa acquistata a Santo Domingo. Tra l'altro, il fondatore di Forza Italia non ha ancora restituito una rarissima edizione dell'Utopia di Tommaso Moro, proveniente dal saccheggio della biblioteca dei Gerolimini.
Le indagini punteranno anche su affari conclusi con Denis Verdini, Flavio Carboni, entrambi coinvolti con lo stesso Dell'Utri nell'inchiesta romana sulla P3, e poi ancora su investimenti milionari in società per la commercializzazione del gas dalla Russia con l'appoggio di amici di Putin. Fino ad arrivare a business fatti nel Centroamerica. Una serie di rogatorie internazionali sono state già chieste dalla procura di Palermo, perché il tesoro è stato diviso in tanti rivoli e nascosto attraverso prestanome in diversi Paesi, alcuni dei quali non hanno alcun rapporto di collaborazione giudiziaria con l'Italia.
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Un anno e mezzo fa Berlusconi ha comprato dal suo amico Marcello una residenza sul lago di Como. L'ha pagata 21 milioni (quasi il doppio del suo valore) facendo scattare le indagini. Ed è ancora lì vuota: secondo alcuni vuole disfarsene, secondo altri metterci la Pascale
Ma gli accertamenti chiesti dalla procura riguardano anche i conti correnti individuati in mezzo mondo. Solo Berlusconi negli ultimi dieci anni Berlusconi ha fatto transitare nei conti correnti riconducibili a Dell'Utri circa 40 milioni di euro. Del tesoro fanno parte anche centinaia di libri antichi, di grande valore, che in gran parte l'ex senatore ha trasferito nella villa acquistata a Santo Domingo. Tra l'altro, il fondatore di Forza Italia non ha ancora restituito una rarissima edizione dell'Utopia di Tommaso Moro, proveniente dal saccheggio della biblioteca dei Gerolimini.
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