Ho sottomano dei sondaggi, teoricamente segreti, e capisco perché Renzi rida meno del solito.
Come capisco perché, adesso, preferisca votare nel 2016 e non nel 2015: gli conviene. I fedelissimi raccontano che sia indispettito perché persino alcuni giornali iper-renziani - come La Stampa - lo abbiano qua e là sbertucciato.
La prova evidente che non si vive di sole slide e promesse.
Alcuni italiani si stanno disilludendo.
Non c'è straccio di una ripresa e Renzi resta forte, ma non più fortissimo.
In costante e per lui sfibrante calo. Infatti è nervoso, piccoso e permaloso. Qualcuno, a questo punto, potrebbe esultare.
Magari i 5 Stelle. Che però non salgono per niente, anzi. Sarà significativo il test in Emilia Romagna, dove i 5 Stelle diedero segno di sé anzitempo ma dove spesso sono implosi in pallosissime lotte interne (era emiliano il consigliere frignone attualmente indagato, giusto?). Anche ricordando che i 5 Stelle non brillano quasi mai alle comunali e regionali, la sensazione è che domenica sera i "grillini" emiliani non rideranno granché.
Il dato su cui tutti concordano è la crescita continua della Lega Salvini. Più o meno al 15%. Probabilmente davanti a Grillo, probabilmente davanti a Forza Italia. Seconda forza in alcune regioni, terza forza nazionale. Ecco il nuovo interlocutore di Renzi: Salvini. Matteo I versus Matteo II. Pacioccone Mannaro versus Jabba The Salv. Wow.
Quindi: Renzi cala, ma resta primo. Salvini cresce imperiosamente. Berlusconi crolla, ma rimane comunque lui a scrivere regole e Costituzione. La sinistra "vera" è morta o clandestina. I 5 Stelle son contenti così e rimbalzano le critiche al grido di "siamo l'unica alternativa fanculo la tivù!", però smottano sistematicamente. Un bel quadretto edificante. Vamos?
P.S. L'unica buona notizia vera è che la Pinotti, per via dello scandalo-volo di Stato sollevato da M5S e raccontato anzitutto dal Fatto Quotidiano, si è giocata il posto al Quirinale. Ottimo. Continuo però a pensare che sia stato aberrante anche solo ipotizzare di avere una come la Pinotti Presidente della Repubblica.
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