"Sono 32 le manifestazioni di interesse acquisite». Lo ha affermato il commissario straordinario di Alitalia, Stefano Paleari, a margine della presentazione del rapporto Enac 2016. «Abbiamo iniziato questa mattina ad aprire le buste dal notaio. I lavori sono appena iniziati» ha aggiunto Paleari spiegando, alla domanda se siano tutte offerte che rispondono ai requisiti, che «sono 32 manifestazioni che stiamo aprendo, valutando e classificando». Non tutte però avrebbero solidi requisiti di sostenibilità e il numero iniziale si potrebbe alla fine ridurre. Ryanair è uscita allo scoperto dichiarando ad Askanews di aver inviato una manifestazione di interesse per l'ex compagnia di bandiera, confermando però di non essere interessata ad acquisire il vettore. Una notizia non commentata da Paleari, che ha tagliato corto: «Sto andando nello studio del notaio, non so altro».
Numero manifestazioni interesse oltre le attese.
Come anticipato dal Sole 24 Ore, sono dunque una trentina di manifestazioni di interesse non vincolanti arrivate presso lo studio del notaio Nicola Atlante . Un risultato questo del primo step della gara - anche se le proposte non sono ancora vincolanti e la strada è ancora lunga- accolto con sollievo da governo, commissari e addetti ai lavori, considerando che fino a qualche settimana fa si paventava il rischio che nessuno si presentasse, a causa delle condizioni in cui versa la compagnia che dallo scorso 2 maggio è in amministrazione straordinaria. Il numero delle manifestazioni di interesse arrivate per Alitalia è «un risultato oltre le aspettative», ha confermato oggi il presidente dell’Enac, Vito Riggio, che ha aggiunto: «Magari ci fosse una grande compagnia europea che vuole prendere Alitalia, ma penso che, europea o no, ci vuole un rilancio forte».
L’interesse di Delta e dei big del settore.
C'è grande attesa per conoscere in dettaglio i nomi dei mittenti. Ma per ora non c’è nulla di ufficiale dal momento che i commissari hanno assunto un vincolo di riservatezza. Per tutta la giornata di ieri sono circolati diversi nomi di possibili acquirenti : da Delta (che ha fatto sapere che «continua a monitorare i progressi di Alitalia da quando è entrata nel processo di amministrazione straordinaria») a big del settore, come le cinesi Hainan Airlines e Air China, a Air France, British Airways e Turkish Airlines, fino a Etihad Airways che ha dichiarato di essere «aperta ad esplorare tutte le opzioni per mantenere e potenzialmente rafforzare i legami» con Alitalia. Lufthansa sembrerebbe, invece, confermare l’intenzione di volersi sfilare. Si sono invece già sfilate nei giorni scorsi alcune low cost: Ryanair, che ha detto chiaramente di non essere interessata ad acquistare Alitalia, e anche Norwegianairlines, che ha assicurato che non avrebbe presentato un'offerta.
Data room senza informazioni sensibili.
L’avviso pubblicato lo scorso 17 maggio prevede tre opzioni: la ristrutturazione della compagnia, la vendita in blocco o la vendita dei beni e contratti (il cosiddetto “spezzatino”). Commissari e governo propendono per le prime due soluzioni. Verso metà giugno dovrebbe essere aperta la data room per 4/6 settimane, ma non conterrà informazioni sensibili, per non avvantaggiare i competitor di Alitalia. Questo perché trattandosi ancora della prima fase della gara, con manifestazioni senza alcun vincolo, è possibile che anche dei concorrenti di Alitalia non seriamente interessati si siano fatti avanti, per impossessarsi di informazioni riservate. Ai soggetti che saranno ammessi sarà consentito, nel corso della procedura di gara, costituire o modificare cordate – anche unendosi a gruppi che non abbiano manifestato interesse.
Entro ottobre le offerte vincolanti.
Il passaggio successivo prevede che i commissari straordinari invieranno la Lettera di procedura ai soggetti in possesso dei requisiti e della competenza richiesta. L’obiettivo dei commissari è di avere le offerte non vincolanti a fine luglio, per poi valutare un'eventuale gara per arrivare alle offerte vincolanti ad ottobre.
Il dossier sui risparmi e sul piano industriale.
Parallelamente al dossier della vendita, i commissari intanto lavorano sui risparmi (dopo i 100 milioni già ottenuti dai contratti derivati per il carburante, ora sul tavolo ci sono quelli sui leasing degli aerei) e sulla messa a punto del piano industriale che, ha spiegato qualche giorno fa in un'intervista Paleari, verrà presentato entro fine luglio e si baserà su due assi: differenziazione ed efficientamento. Lavori in corso anche sul fronte del costo del personale, con un doppio appuntamento in settimana: mercoledì infatti dovrebbe svolgersi l'incontro al Ministero del lavoro sulla procedura per la cigs aperta dai commissari con un impatto pari al costo di 1.358 dipendenti (in una prima fase sono interessati 190 piloti e 340 assistenti di volo e in 828 tra il personale di terra). I commissari si sono impegnati ad anticipare il trattamento base di Cigs e, insieme all'Inps, cercheranno di accelerare l'operatività del Fondo integrativo di settore che garantisce fino all'80% della retribuzione ai lavoratori di Alitalia, in aggiunta ai 1.167 euro del trattamento base di Cig. Giovedì azienda e sindacati inizieranno invece il confronto per il rinnovo del contratto di settore.
La spinta sui ricavi.
Ma per rendere la compagnia realmente appetibile per i nuovi acquirenti, il taglio dei sovraccosti che gravano sui bilanci aziendali deve essere accompagnato dalla crescita dei ricavi. L'attività dei commissari è proiettata oltre l’estate: i voli diretti fra Roma e Los Angeles saranno estesi alla stagione invernale (finora erano garantiti solo fra aprile e ottobre), con tre voli alla settimana. È stato rafforzato l'accordo commerciale con Aerolineas Argentinas in codesharing sulle rotte Italia-Argentina e su 75 destinazioni in prosecuzione. Mentre è atteso per settembre il decollo del B777-300Er con 382 posti sulla rotta per Buenos Aires, per incrementare del 13% l'offerta dei posti. Dal prossimo autunno, inoltre, partono i collegamenti diretti per le Maldive con il volo da Roma a Malè. Il vero banco di prova per la tenuta dei ricavi è rappresentato dall'andamento della stagione autunnale.
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2017-06-06/alitalia-acquisite-32-manifestazioni-d-interesse--103715.shtml?uuid=AEdKGVZB
Riferite a cosa?
L'Alitalia, ex nostro fiore all'occhiello, è ora alla mercè di chiunque voglia comprarla, anche se, per quello che ci è costata fino ad oggi, dovrebbe essere di noi italiani. Ma, come succede spesso da un po' di tempo a questa parte, a noi italiani vengono spalmati i debiti, al governo-asso-piglia-tutto, i ricavi della vendita.
Vedi anche Fiat.
I governi che si sono succeduti da un trentennio a questa parte ci hanno fatto perdere pezzi importanti dell'economia; più che inefficienti li definirei deficienti. 🙄😡
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