All'origine della decisione di Juan Carlos le indagini avviate dai pubblici ministeri svizzeri e spagnoli sui presunti fondi nei paradisi fiscali. Il suo legale ha assicurato in una dichiarazione che, nonostante la partenza, il suo cliente resta a disposizione della Procura.
All’origine della decisione di Juan Carlos le indagini avviate dai pubblici ministeri svizzeri e spagnoli sui presunti fondi nei paradisi fiscali. Il suo legale ha assicurato in una dichiarazione che, nonostante la partenza, il suo cliente resta a disposizione della Procura.Non è ancora ufficialmente indagato, anche se fonti giudiziarie svizzere non escludono che lo sarà in futuro. Ma le pesanti ombre dell’inchiesta per evasione fiscale in patria e in Svizzera che lo ha coinvolto hanno spinto il re emerito di Spagna Juan Carlos ad abbandonare la Spagna e a lasciare il palazzo della Zarzuela per trasferirsi all’estero. Lo ha annunciato al figlio Felipe VI, attuale regnante, che ha ricevuto una sua accorata lettera in cui spiega la sua decisione “di fronte alla ripercussione pubblica che alcuni eventi passati nella mia vita privata stanno generando” e ha espresso al suo erede la sua “assoluta disponibilità ad aiutarvi per facilitare l’esercizio delle vostre funzioni con la tranquillità e la calma che richiede la tua alta responsabilità. Lo esigono la mia storia e la mia dignità di persona”. Il re, scrive El Pais, lo ha ringraziato per la sua decisione, esprimendo “sincero rispetto e gratitudine”.
A marzo re Felipe aveva deciso di rinunciare all’eredità del padre e aveva tolto la pensione ai genitori proprio a seguito dell’apertura da parte dell’autorità anticorruzione di un’inchiesta su cento milioni di euro che Juan Carlos avrebbe ricevuto su un conto svizzero a nome di una fondazione panamense della casa reale saudita. Soldi che sarebbero stati ripartiti fra l’allora re e altre persone affinché l’appalto per la costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità fra la Mecca e Medina, nel 2011, venisse assegnato a ditte spagnole, su cui pendono sospetti di corruzione.
L’indagine dell’anticorruzione per far luce sull’appalto risale al 2018. Il coinvolgimento di Juan Carlos, padre dell’attuale re Felipe, è nato da una telefonata fra l’imprenditore Juan Villalonga e Corinna zu Sayn-Wittgenstein, amica del sovrano da molti ritenuta sua amante. L’inchiesta però sarà è stata limitata al periodo successivo al 2014, anno della sua abdicazione: nel momento in cui ha lasciato il trono al figlio, Juan Carlos ha perso l’immunità legata al suo ruolo.
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