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giovedì 11 luglio 2019

Le foto del maltempo.


Vigili del fuoco mentre liberano una strada da un albero caduto, nelle Marche (Vigili del Fuoco/ANSA)


Un albero caduto nelle Marche (ANSA/ UFFICIO STAMPA COLDIRETTI)


Una strada di Pescara allagata dopo le piogge di mercoledì (ANSA/PAOLO RENZETTI)


Il centro di Pescara allagato, mercoledì (ANSA/STEFANO RUGGERI)

Maltempo devasta Milano Marittima
Maltempo devasta Milano Marittima (Twitter Romagna 1)

grandine maltempo 6 luglio 2019
Parte bassa del Verbano chicchi di grandine grandi come palle da golf.

giovedì 7 febbraio 2019

Il festival di Sanremo di quest'anno, l'ho visto assieme a Giuseppe Sangiorgi e Antonio Lino Alessi. - Sofia Muscato

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Abbiamo ceci caliati, cannulicchi addimurati, citrosidina p'addicidiri e 120 anni, in tre.
È un gruppo d'ascolto sponsorizzato dalla Maico, in pratica.
Siamo così vecchi che conosciamo solo un quarto dei cantanti in gara.
Siamo così vecchi che a metà lettura del regolamento, uno di noi, non ce l'ha fatta ed è andato in rigor mortis.
Ad ogni modo, io rappresento la giuria demoSCOPICA, nel senso che darò valutazioni esclusivamente ormonali; Giuseppe rappresenta la giuria d'ODORE, nel senso ca a forza i ciciri, stamu murennu accutuffati e Lino rappresenta la giuria di QUANTITÀ, nel senso ca si pistiò na tonnellata di calia e semenza.
Infatti, certu, oj unn'agghiurnò.
Comunque.
Inizia Francesco Renga.
Io vorrei tanto concentrarmi sulle parole della canzone di Francesco Renga, ve lo giuro...
Solo che non sento niente.
Sarà la mia televisione che non va, anche perché lo schermo, nell'arco della serata, mi farsìa in continuazione.
Ma il problema vero è un altro.
Vedo Renga e penso ad Ambra.
Cioè, voglio dire, per me, Renga è come instagram per la Ferragni e il citofono per i Testimoni di Geova: impossibile da lasciare.
Ambra... ma tu sicura, sicura sei?
Ripensaci che Francesco nostro, con un acuto, ti resetta a livello nazionale, federale e continentale.
Quello, i triplete, li fa cantando-cantando.
Non come l'altro che, per triplete, c'è poco da stare Allegri!
Siparietto sulla giacca di Bisio.
AhahahHahhahaha AhahahHahhahaha
Ahahaffanculo.
È il momento di Nino D'Angelo e Livio Cori.
Livio Cori sussurra.
Non capisco una mazza.
Non capisco nemmeno chi è Livio Cori, s'è per questo, onestamente.
Giuseppe prova a regolare i volumi della mia tv, ma niente.
Livio Cori chi schifiu vulia diri, se lo sa lui.
Per fortuna che Nino D'Angelo si innesta sul partner con la grazia di un fruttivendolo che, mentre un moribondo emette un rantolo, attacca ad abbanniare:
"Peersecheee, percochee... haiu pira ca parinu puuumaaa... l'urtimi su!"
Insomma, si sposano bene: come la coca cola quando ci azzicchi dentro le mentos.
Intanto, il regista, mi fa vedere l'acconciatura del pianista.
Siccome l'ha inquadrata tredici volte in due minuti, deduco che sia di alto interesse artistico.
Forse che il ciuffo è Ionico?
Dorico? Corinzio?
Dobbiamo aspettare sabato, per capire.
Su Nek, che è pronto a non essere pronto, la giuria, che poi saremmo noi, si divide: la demoSCOPICA che, invece, è pronta a essere prontissima, lo promuove, anche perché è inutile ca'ntrizzamu e faciamu cannola: arrivateci voi a 50, a saltare come un grillo con l'incontinenza, con questa energia.
Io a trentaegnigni anni sono una lapa ingolfata che se si abbassa, la devono resettare col crick!
Dice: "Sì, ma la canzone?"
Ma chi ne sta capendo niente delle canzoni!
Nek si vive. Nek si gusta.
Per le altre due giurie, invece, non si fa nek questo, nek quello.
Commentano, impassibili: "Ma che nicche e Nek!"
#viddrani.
Intanto, ci accorgiamo che la platea si apre e si chiude, a ogni canzone.
Facciamo un minuto di silenzio per i fortunati delle prime file: Non è da tutti sborsare somme ingenti per essere sguazzariati e ammaraggiati tutto il tempo, attipu buttigghi di sarsa.
Questi diretti discendenti del popolo di Israele lo dovevano capire quando hanno trovato la travel gum sulla poltrona che, quest'anno, la pole position la pagavano in rovesci, apertura e chiusura delle acque.
Arrivano gli Zen Circus.
Devo capire se mi sembrano più vicini allo Zen o al Circus, onestamente.
Mi parinu piatusi, mischineddri.
Come corollario al pezzo hanno portato sul palco dei tamburini vestiti da S.S; gli sbandieratori di Arezzo e dei fantini, reduci dalle esalazioni di Napalm, in Vietnam.
Se la canzone fosse durata 2 minuti in più, per fare colpo sul popolo, nisciànu puru lu Crucifissu, la banda e i fuochi d'artificio.
Comunque, i Zen e l'arte della manutenzione della canzone di merda vengono asfaltati da "Il Volo".
Quindi, avogghia ca sti creaturi degli Zen mettono effetti speciali, cazzi e mazzi.
In Italia, tira più un acuto di tenore che un carro di buoi.
Se poi, il tenore è bono come il figlio di Bocelli, tira a prescindere, anche afono.
A proposito di Matteo e Andrea Bocelli: bello il passaggio di consegne.
Sotto quel giubbotto di pelle, già c'erano 30 gradi Farenheit, dopo la prima canzone del padre.
Dopo la seconda canzone del figlio, talmente era incadescente la temperatura ca scuvà puru lu Spiritu Santu.
Loredana Bertè ci piace.
Ha il fascino della fata turchina che si è congiunta a Vito Terremoto, un camionista della Salerno-Calabria.
È un essere mitologico per metà labbra e per metà cosce sode.
Un MINNEtauro persa nel labirinto dei gorgheggi di Giorgia.
È salita sul palco col borsello.
Vuol dire che, quest'anno, dietro le quinte, con Ghemon a li gira, gira, tutti si quartìano: sai com'è... da Ghemon a Lupin, il passo è breve.
E la canzone?
Boh.
Ho i volumi a minchia.
Non sento nulla.
Intanto, noi soffriamo per la mancanza di Vessicchio, disperso assieme agli autori di questa edizione di Sanremo...
E, in quella: Gag quartetto cetra.
AhahahHahhahaha
AhahahHahhahaha
Ahahamachedaverodaveroahò?
Da questo momento in poi, si va in volata.
Tra i big, ci ritroviamo una tale Federica Carta che canta assieme a Shade.
La giuria di QUANTITÀ si chiede:
"Ma chi big su?"
La risposta arriva subito, visto l'abbigliamento fucsia a paillettes di lei: "Sono Big Bubble".
Il caso è chiuso.
Paola Turci è vestita come l'anno scorso. Sospetto che sia rimasta chiusa all'Ariston per tutto questo tempo e, mischina, s'happ'a cunzari cu li robbi c'havia.
In ogni caso, duecento autori a canzone, e nessuno che sia riuscito a fare una colletta p'accattarici un reggiseno a la criatura.
#schefeo
Motta è un Ermal Meta che non ce l'ha fatta.
Ha l'umore di uno a cui hanno rubato l'auto prima che salisse sul palco o che, a fine esibizione, deve andare con Ghemon e gli Zen Circus a rapinare la Casa di Carta.
Come se assieme a Berlino e Tokyo, a sto giro, ci fosse pure Motta-Sant'Anastasia.
Con lui, la tv svalvola e va in distorsione cromatica.
E, in quella, le tre "scoppiettanti" giurie, capiscono che non è il mio televisore che è rotto: è la regia di Sanremo che è una merda.
Capiscono pure che non è il mio volume a non funzionare: sono i microfoni dell'Ariston a fare schifo.
Infatti tutti ci si attaccano e se li limonano senza pietà.
Quest'anno, Sanremo lo vince la Mononucleosi.
I Boomdabash si chiamano come un detersivo per capi colorati.
Hanno lo stile discreto e sobrio dei divani del Vescovo della Diocesi di Cefalù.
Uno ha pure la cricchia color rosso fuoco. Pare il padre di Chicken Little che è uscito da Casa Punk.
Austeri come il tovagliato della Sonrisa. #licani
Poi è il momento di Patty Pravo.
Se è lei.
Le giurie sono concordi nel ritenere che quella, in realtà, sia la figlia di Dracula di Bram Stoker e della militante di un centro sociale.
Per essere rasta è rasta: na "rasta" di basilicò, onestamente.
La canzone, comunque, non parte.
Ritardi clamorosi.
L'anno prossimo, meglio che si esibisca con SBriga...Se no facciamo notte...
Patty chiari amicizia lunga.
Cristicchi mi piace. Non c'è altro da aggiungere.
La super ospite Giorgia ha acuti e gorgheggi pazzeschi.
Indiscutibile la sua bravura.
Solo che dopo 10 minuti di esposizione ai suoi decibel, n'appimu a pigghiari un oki a testa.
AKiller Lauro, dirotta la canzone italiana verso il rap che non è trap.
È rock, punk, stiloso e bomba.
Pensate, io sono ancora ferma a Gino Latilla che era solo Gino e Latilla... che cazzo ne devo capire?
Arisa ha una canzone molto bella.
La prima strofa è da brivido.
Poi si trasforma in Dio è morto.
E se, visto l'orario, è morto lui, non è che noi stiamo messi tanto meglio...
Noi e quelli delle prime file che, a forza di fare, destra e sinistra, sono tutti svenuti due ore prima.
Dalle 00.00 in poi, è il momento di CeneRANTOLI!
Per la rubrica: "Ma cu cazzu su?" si esibiscono: Ghemon, Einar, Ex-Otago, Irama, Nigiotti e Mahmood ( io ho capito Mammut...per dire la mia soglia dell'attenzione...)
Le tre giurie sono vecchie.
Non ne conoscono manco uno.
In più, sentiamo puzza di merda e, visto che andiamo a ceci e semenza da una sera, per una volta, non è colpa delle canzoni.
Una sola cosa volevo dire a Einar che non sa con quali parole descrivere l'amore che non torna.
Einar, gioia mia, non c'è bisogno di sfurnisciariti e scrivere canzoni da 4 minuti.
Per descrivere l'amore che non torna, di parole ne bastano tre:
CARNE DI PORCO.
Sui Negrita siamo concordi. Sono unici per verve, spirito, presenza e ci piacciono. Anche picchì chisti, da bravi catananni che siamo, almeno sapiamu cu su! Abbonè.
Siamo concordi anche su Anna Tatangelo che ha melodie sempre nuove e original... no.
Non ce la possiamo fare, scusaci Gigi. Ci abbiamo provato.
Quest'anno, il Festival non è, particolarmente, interessante.
La parte bella, però, arriverà stasera quando dovrò comunicare, a mio padre, i nomi di tutti sti cantanti e, contestualmente, dovrò dirgli che di Vessicchio non c'è nemmeno l'ombra.
Statemi vicina, perché a stu giru mi disereda di riflesso.
E per questo anno, la vostra buona dose di Calia e SCEMENZA Sanremese, è stata servita.
Vi lovvai e #sortebuttana parapparappapapà, parapparappapapà, parapparappapapà, pararà
PERCHÉ SANREMO È SANREMO!

domenica 30 dicembre 2018

Eclissi e allineamenti planetari eccezionali: ecco i 5 eventi astronomici da non perdere nel 2019. - Beatrice Raso

Eventi astronomia 2019

Il 2019 porterà diversi eventi astronomici degni di nota che incanteranno molti degli appassionati e non sulla Terra: ecco i 5 da non perdere assolutamente. 

Il 2019 porterà diversi eventi astronomici degni di nota che saranno visibili per molte persone sulla Terra, incluso un allineamento celeste che non si verificherà di nuovo fino agli anni del 2030. Oltre ai grandi eventi, il 2019 porterà anche 3 Super-Lune, una Luna Blu, molteplici sciami meteorici e decine di lanci di razzi da Cape Canaveral, in Florida. Ecco allora in ordine cronologico i 5 migliori eventi astronomici del 2019 da segnare sul calendario.

1. 20-21 gennaio: eclissi della Super Luna di sangue.


L’evento astronomico più atteso dell’anno avverrà a metà gennaio, quando la luna si tingerà di rosso durante un’eclissi lunare totale. Questa sarà l’unica eclissi lunare totale dell’anno e sarà visibile nei cieli di Nord e Sud America e parti dell’Europa e dell’Africa nella notte del 20 gennaio fino alle prime ore del giorno seguente. Quando la luna passerà attraverso l’ombra della Terra, acquisirà gradualmente un colore arancione-rossastro, che le ha fatto guadagnare nei secoli il nome di “Luna di sangue”. L’intera eclissi, incluse le fasi parziali, durerà circa 5 ore. La fase totale, quella in cui la luna apparirà rossa, durerà invece poco più di un’ora. Sarà l’ultima eclissi lunare totale visibile fino al 26 maggio del 2021.

2. 6-7 maggio: la cometa di Halley e lo sciame meteorico delle Eta Aquaridi.


Uno degli sciami meteorici più belli del 2019 dovrebbe raggiungere il picco in primavera, con le Eta Aquaridi ad incantare gli osservatori di tutto il mondo. “Ogni primavera, quando la Terra attraversa la scia di detriti della cometa di Halley, i frammenti cosmici bruciano nell’atmosfera e producono lo sciame meteorico annuale delle Eta Aquaridi”, spiega la NASA. Questo sciame meteorico farà risplendere i cieli dell’emisfero sud con la possibilità di 60 meteore all’ora, ma gli osservatori del nostro emisfero potranno vedere fino a 30 meteore all’ora durante il picco.

Mentre altri sciami meteorici, come le Geminidi nel mese di dicembre, portano molte più meteore all’ora, le Eta Aquaridi saranno uno dei pochi sciami meteorici dell’anno a verificarsi durante una luna piena. È possibile osservare meglio gli sciami meteorici durante una luna nuova a causa del poco inquinamento luminoso naturale. Questo facilita la vista anche delle meteore più deboli che non potrebbero essere osservate durante una luminosa luna piena. “Le meteore delle Eta Aquaridi sono note per la loro velocità. Queste meteore sono veloci, viaggiando a circa 66km/s nell’atmosfera terrestre. Le meteore veloci possono lasciare scie luminose (pezzi incandescenti di detriti sulla scia della meteora) che durano da diversi secondi a minuti”, spiega la NASA.

3. 2 luglio: eclissi solare totale nei cieli del Sud America.


La prima eclissi solare totale dalla Grande Eclissi Americana del 2017 si verificherà nel mese di luglio, trasformando il giorno in notte in parte del Sud America. La maggior parte dell’eclissi avverrà sulle acque inabitate dell’Oceano Pacifico, tuttavia sarà visibile anche su parti di Cile e Argentina. In questa piccola area, chiamata fascia di totalità, la luna bloccherà completamente il sole. Il resto del Sud America potrà aspettarsi un’eclissi parziale di sole. La prossima eclissi solare totale non si verificherà fino al 14 dicembre del 2020, quando sarà visibile anche in parti di Cile e Argentina.

4. 12-13 agosto: le Perseidi incanteranno nelle notti d’estate.

Ogni anno, gli appassionati di osservazioni celesti segnano sul loro calendario lo sciame meteorico delle Perseidi, che quest’anno raggiungerà il picco nella notte del 12 agosto fino alle prime ore del mattino del giorno successivo. “Lo sciame meteorico delle Perseidi è spesso considerato uno degli sciami meteorici più belli dell’anno a causa dei suoi alti tassi e delle temperature estive piacevoli”, fa sapere la NASA. Quest’anno la luna piena, però, interferirà con lo spettacolo. Tuttavia, queste meteore solitamente sono più luminose delle meteore di altri sciami meteorici. Questo significa che anche con la luce di una luna quasi piena, gli osservatori potrebbero ancora vedere numerose stelle cadenti. E come spiega la NASA, “non c’è bisogno di nessuna attrezzatura speciale per vedere le Perseidi: solo i vostri occhi”, facendo notare che l’uso di telescopi o binocoli è sconsigliato a causa della rapidità del fenomeno che rende più facile l’osservazione ad occhio nudo.

5. 11 novembre: Mercurio passa davanti al sole.


Ma l’evento astronomico più eccezionale dell’anno, il 2019 lo riserva verso la fine: l’11 novembre avverrà un raro allineamento planetario che sarà visibile su gran parte del pianeta, ma solo per coloro che saranno dotati della giusta attrezzatura. Tipicamente Mercurio è un pianeta difficile da trovare nel cielo a causa della sua vicinanza al sole, ma a novembre passerà direttamente tra la Terra e il sole, apparendo come un piccolo punto nero sulla superficie della nostra stella madre. Questo evento, noto come transito, non si verifica spesso. Il transito più recente di Mercurio si è verificato il 9 maggio del 2016 e non si verificherà di nuovo fino al 13 novembre del 2032.

È estremamente importante l’utilizzo di un filtro solare per guardare verso il sole e avere la possibilità di osservare l’evento, poiché guardare verso il sole senza le giuste protezioni può causare danni permanenti alla vista. Chiunque abbia avuto la fortuna di assistere alla Grande Eclissi Americana del 2017 e conservi ancora gli occhiali con i filtri solari utilizzati in quell’occasione, potrà servirsene ancora per questo raro evento, ma solo nel caso in cui non siano stati danneggiati. “Se i filtri non sono stati graffiati, forati o strappati, potrete riutilizzarli all’infinito”, aggiunge la NASA. Chiunque non sia dotato di occhiali con filtri solari può ordinarli online con settimane o mesi di anticipo, poiché l’acquisto potrebbe essere più difficile nell’imminenza dell’evento.
Pronti per un 2019 scoppiettante dal punto di vista astronomico?