David Meade è riuscito a diffondere l’idea che il pianeta Nibiru, che al momento, secondo lui, si trova tra Giove e Saturno, si sta avvicinando alla Terra. Secondo lui, il pianeta impatterà o sfiorerà la Terra (non è chiaro) prima ad Agosto, ora il 23 Settembre 2017, ma in un caso o nell’altro causerà drammatici eventi, tra i quali tsunami e terremoti violenti. Ma gli esperti di Nibiru sono contrari a queste teorie di Meade, anche perchè non possiede prove dell’avvicinamento di Nibiru e si è inventato sciocchezze relative al fatto che ha visto le immagini di questo pianeta in avvicinamento. Le uniche immagini reali di Nibiru le possiedono la NASA e il Vaticano.
Una cosa è certa, la NASA sa dove si trova Planet X e lo sta monitorando!
Si, ci sono prove che la NASA sa dove si trova Planet X-Nibiru e lo sta monitorando. Nel 1983, quando Plutone era ancora il nono pianeta e ogni nuova scoperta potrebbe legittimamente essere data con l’appellativo di “Pianeta X”, i ricercatori che operano all’ Infrared Astronomical Satellite (IRAS), pensavano di aver visto qualcosa di grande. Nel 1990 IRAS ha iniziato una nuova ricerca: il sospetto era che un decimo pianeta potrebbe essere trovato nella costellazione del Centauro e che si sta dirigendo verso la costellazione del Leone. A questo punto sono state richieste simulazioni al computer, che hanno suggerito l’esistenza di un pianeta che era molto più grande (almeno quattro volte le dimensioni) della Terra, e che si trovava a dieci miliardi di chilometri dal Sole.
Già nel 1983 il telescopio orbitale denominato IRAS – (Infrared Astronomical Satellite – Satellite Astronomico ad Infrarosso) avrebbe scoperto un planetoide delle dimensioni di Giove nella direzione di Orione ben oltre il nostro sistema solare. Il misterioso corpo celeste provocò perplessità tra gli astronomi che non furono in grado di stabilire se fosse effettivamente un pianeta, una cometa gigante, o una vicina protostella che non s’era riscaldata abbastanza da diventare una stella, o una galassia distante così giovane da essere ancora in fase di formazione. “Tutto ciò che posso dirvi è che noi non sappiamo cosa sia”, disse Gerry Neugebauer, lo scienziato del programma IRAS per il Jet Propulsion Laboratory della California e direttore dell’Osservatorio Palomar presso il California Institute of Technology. Quella dell’IRAS, secondo diversi studiosi in primis Zecharia Sitchin, fu una scoperta determinante nell’ambito della ricerca di Nibiru (Pianeta dell’Attraversamento) perché sancì l’ennesimo ed effettivo interessamento (anche se mai avallato con dichiarazioni ufficiali) dell’establishment scientifico al famigerato Decimo Pianeta allora noto principalmente grazie agli studi e i testi del noto sumerologo. Ennesimo interessamento perché in realtà già in precedenza l’ente spaziale americano aveva chiaramente lasciato intendere di essere sulle tracce di Nibiru.
La stella oscura e il sistema binario
In effetti il 17 giugno 1982, la NASA in un comunicato stampa dell’Ames Research Center riconobbe ufficialmente la possibilità dell’esistenza di “qualche genere di oggetto misterioso” oltre i pianeti estremi del nostro sistema solare. Diversi articoli rilasciati dalla stampa dell’epoca confermarono che gli scienziati stavano cercando davvero il Decimo Pianeta o Pianeta X. Una conferma in tal senso giunse con l’articolo pubblicato il 19 giugno dal New York Times intitolato “Spacecraft May Detect Mystery Body in Space” dove si accennava alle sonde Pioneer 10 e 11 e a delle persistenti anomalie nelle orbite di Urano e Nettuno che suggerivano la presenza di un qualche corpo misterioso che si ipotizzava potesse essere ubicato oltre i pianeti estremi del nostro Sistema Solare. Sempre nel 1982, precisamente il 28 giugno la rivista Newsweek si occupò del Pianeta X in un articolo intitolato “Does the Sun Have a Dark Companion?” (Il Sole ha un Compagno Oscuro?). L’articolo riportava che il Decimo Pianeta davvero orbiterebbe (come in un sistema binario) intorno a due Soli (uno è il nostro Sole), ma noi non saremmo in grado di vedere l’altro astro perché sarebbe una “stella oscura”.
Planet X, un pianeta Killer che crea estinzioni di Massa sulla Terra
Nel 2002, i ricercatori hanno utilizzato modelli computerizzati per indagare se Planet X, poteva essere in una zona sospetta di spazio vuoto, a ridosso della brulicante Cintura di Kuiper, una regione piena di piccole rocce, dove Planet X poteva trovarsi in orbita sul bordo del sistema solare. Secondo il computer, la regione vuota potrebbe essere stata creata dalle avanguardie di PlanetX, ovvero, alcune di quelle rocce spaziali agglomerate delle dimensioni di un pianeta come la Terra o Marte. Quindi questo pianeta killer doveva essere più grande di Giove, un vero e proprio mostro.
Due anni fa, anomalie nelle orbite di alcuni oggetti della fascia di Kuiper hanno portato gli astronomi a sostenere che due oggetti (due pianeti) di grandi dimensioni, potrebbero essere là fuori: uno con una massa dieci volte quella della Terra e un altro che era ancora più grande. La NASA aveva detto che le osservazioni del satellite IRAS e del grande telescopio a largo campo della Survey Infrared Explorer della NASA, avevano escluso la mpresenza di un Pianeta X. Tuttavia, i computer dicevano che dovevamo guardare di nuovo e più nel dettaglio. Ma tutto ciò non era vero. Il Telescopio a Infrarossi IRAS aveva visto Planet X-Nibiru fotografandolo e valutando la sua orbita errante.
L’astrofisico Dr. Daniel Whitmire, che propone come l’ipotizzato Pianeta X, un corpo mai scoperto e ritenuto da alcuni scienziati di esistere nel sistema solare esterno, è responsabile delle estinzioni di massa sulla Terra circa ogni 27 milioni di anni.
Recentemente, i ricercatori della Caltech University hanno dedotto che con molta probabilità, vi è la presenza di un enorme pianeta, appunto Planet X, che crea delle anomalie orbitali negli oggetti della Fascia di Kuiper. Il Dr. Wal Thornhill è il depositario di alcune delle teorie sll’Universo Elettrico. Ma cosa si intende per Universo Elettrico.
In questa circostanza il Dr. Daniel Whitmire (astrofisico), ha affermato con certezza che il Pianeta X nel suo percorso dall’esterno verso l’interno del sistema solare, emana una “perturbazione” composta da un campo Gravitazionale in cui si manifesta una forza elettrostatica quasi istantanea. Questo perchè appunto, l’Universo possiede la sua carica elettrica a cui ne deriva un Campo di Plasma Universale.
Secondo lo scienziato, muovendosi attorno al sistema solare ogni 27 milioni di anni, il pianeta X passa attraverso la Fascia di Kuiper, una regione del sistema solare costituita da oggetti composti principalmente da sostanze volatili congelate, come ammoniaca, acqua e metano spingendo le comete verso la Terra e all’interno del sistema solare. Una volta qui, queste possono entrare in collisione con la Terra e ridurre la luce del sole che arriva fino a noi, causando potenziali eventi di estinzione.”
Il Dr. Whitmire e il suo collega John Matese pubblicarono, nel 1985, uno studio sulla rivista Nature, spiegando nel dettaglio quella è che è stata, a detta di loro, la causa dell’estinzione. A quel tempo c’erano tre teorie per spiegare la pioggia di comete periodiche; tra queste la presenza di un pianeta misterioso situato nella ‘periferia’ del nostro Sistema Solare, appunto conosciuto come Pianeta X. Queste teorie sono state molto discusse con il passare degli anni ma, ad ora, l’idea di Whitmire sembra poter tornare prepontemente alla ribalata: “l’effetto di un pianeta – dichiara Whitmire – dipende sia dalla sua massa sia dalla sua posizione. In questo modo anche un pianeta meno massiccio può produrre effetti gravitazionali simili.”
Gli scienziati hanno cercato di scoprire questo pianeta per almeno 100 anni, anche se fino ad ora non era mai stata trovata nessuna prova circa la sua esistenza. Ora però emerge questo straordinario e clamoroso studio: il Pianeta Nove è davvero collegato all’estinzione di massa sulla Terra? Gli scienziati si sono messi a lavoro per rispondere a questa incredibile domanda. Intanto la NASA usa il suo buon Cover-Up, una censura ferrea nascondendo le prove dell’esistenza di Planet X -Nibiru. Le sonde spaziali IRAS della NASA e SILOE del Vaticano, sanno bene dove si trova “il Pezzo grosso” e quando ci sarà il suo prossimo allienamento con la Terra. Per ora lo stanno solo monitorando, ma si sa per certo che questo enorme pianeta non si avvicinerà alla Terra. A seguire il video diffuso dal ricercatore Bill Cooper sulla posizione di Nibiru registrata dalla sonda IRAS.
A cura della Redazione Segnidalcielo
http://www.segnidalcielo.it/nibiru-planet-x-un-pianeta-errante-che-si-trova-ai-margini-del-nostro-sistema-solare/
Una cosa è certa, la NASA sa dove si trova Planet X e lo sta monitorando!
Si, ci sono prove che la NASA sa dove si trova Planet X-Nibiru e lo sta monitorando. Nel 1983, quando Plutone era ancora il nono pianeta e ogni nuova scoperta potrebbe legittimamente essere data con l’appellativo di “Pianeta X”, i ricercatori che operano all’ Infrared Astronomical Satellite (IRAS), pensavano di aver visto qualcosa di grande. Nel 1990 IRAS ha iniziato una nuova ricerca: il sospetto era che un decimo pianeta potrebbe essere trovato nella costellazione del Centauro e che si sta dirigendo verso la costellazione del Leone. A questo punto sono state richieste simulazioni al computer, che hanno suggerito l’esistenza di un pianeta che era molto più grande (almeno quattro volte le dimensioni) della Terra, e che si trovava a dieci miliardi di chilometri dal Sole.
Già nel 1983 il telescopio orbitale denominato IRAS – (Infrared Astronomical Satellite – Satellite Astronomico ad Infrarosso) avrebbe scoperto un planetoide delle dimensioni di Giove nella direzione di Orione ben oltre il nostro sistema solare. Il misterioso corpo celeste provocò perplessità tra gli astronomi che non furono in grado di stabilire se fosse effettivamente un pianeta, una cometa gigante, o una vicina protostella che non s’era riscaldata abbastanza da diventare una stella, o una galassia distante così giovane da essere ancora in fase di formazione. “Tutto ciò che posso dirvi è che noi non sappiamo cosa sia”, disse Gerry Neugebauer, lo scienziato del programma IRAS per il Jet Propulsion Laboratory della California e direttore dell’Osservatorio Palomar presso il California Institute of Technology. Quella dell’IRAS, secondo diversi studiosi in primis Zecharia Sitchin, fu una scoperta determinante nell’ambito della ricerca di Nibiru (Pianeta dell’Attraversamento) perché sancì l’ennesimo ed effettivo interessamento (anche se mai avallato con dichiarazioni ufficiali) dell’establishment scientifico al famigerato Decimo Pianeta allora noto principalmente grazie agli studi e i testi del noto sumerologo. Ennesimo interessamento perché in realtà già in precedenza l’ente spaziale americano aveva chiaramente lasciato intendere di essere sulle tracce di Nibiru.
La stella oscura e il sistema binario
In effetti il 17 giugno 1982, la NASA in un comunicato stampa dell’Ames Research Center riconobbe ufficialmente la possibilità dell’esistenza di “qualche genere di oggetto misterioso” oltre i pianeti estremi del nostro sistema solare. Diversi articoli rilasciati dalla stampa dell’epoca confermarono che gli scienziati stavano cercando davvero il Decimo Pianeta o Pianeta X. Una conferma in tal senso giunse con l’articolo pubblicato il 19 giugno dal New York Times intitolato “Spacecraft May Detect Mystery Body in Space” dove si accennava alle sonde Pioneer 10 e 11 e a delle persistenti anomalie nelle orbite di Urano e Nettuno che suggerivano la presenza di un qualche corpo misterioso che si ipotizzava potesse essere ubicato oltre i pianeti estremi del nostro Sistema Solare. Sempre nel 1982, precisamente il 28 giugno la rivista Newsweek si occupò del Pianeta X in un articolo intitolato “Does the Sun Have a Dark Companion?” (Il Sole ha un Compagno Oscuro?). L’articolo riportava che il Decimo Pianeta davvero orbiterebbe (come in un sistema binario) intorno a due Soli (uno è il nostro Sole), ma noi non saremmo in grado di vedere l’altro astro perché sarebbe una “stella oscura”.
Planet X, un pianeta Killer che crea estinzioni di Massa sulla Terra
Nel 2002, i ricercatori hanno utilizzato modelli computerizzati per indagare se Planet X, poteva essere in una zona sospetta di spazio vuoto, a ridosso della brulicante Cintura di Kuiper, una regione piena di piccole rocce, dove Planet X poteva trovarsi in orbita sul bordo del sistema solare. Secondo il computer, la regione vuota potrebbe essere stata creata dalle avanguardie di PlanetX, ovvero, alcune di quelle rocce spaziali agglomerate delle dimensioni di un pianeta come la Terra o Marte. Quindi questo pianeta killer doveva essere più grande di Giove, un vero e proprio mostro.
Due anni fa, anomalie nelle orbite di alcuni oggetti della fascia di Kuiper hanno portato gli astronomi a sostenere che due oggetti (due pianeti) di grandi dimensioni, potrebbero essere là fuori: uno con una massa dieci volte quella della Terra e un altro che era ancora più grande. La NASA aveva detto che le osservazioni del satellite IRAS e del grande telescopio a largo campo della Survey Infrared Explorer della NASA, avevano escluso la mpresenza di un Pianeta X. Tuttavia, i computer dicevano che dovevamo guardare di nuovo e più nel dettaglio. Ma tutto ciò non era vero. Il Telescopio a Infrarossi IRAS aveva visto Planet X-Nibiru fotografandolo e valutando la sua orbita errante.
L’astrofisico Dr. Daniel Whitmire, che propone come l’ipotizzato Pianeta X, un corpo mai scoperto e ritenuto da alcuni scienziati di esistere nel sistema solare esterno, è responsabile delle estinzioni di massa sulla Terra circa ogni 27 milioni di anni.
Recentemente, i ricercatori della Caltech University hanno dedotto che con molta probabilità, vi è la presenza di un enorme pianeta, appunto Planet X, che crea delle anomalie orbitali negli oggetti della Fascia di Kuiper. Il Dr. Wal Thornhill è il depositario di alcune delle teorie sll’Universo Elettrico. Ma cosa si intende per Universo Elettrico.
In questa circostanza il Dr. Daniel Whitmire (astrofisico), ha affermato con certezza che il Pianeta X nel suo percorso dall’esterno verso l’interno del sistema solare, emana una “perturbazione” composta da un campo Gravitazionale in cui si manifesta una forza elettrostatica quasi istantanea. Questo perchè appunto, l’Universo possiede la sua carica elettrica a cui ne deriva un Campo di Plasma Universale.
Secondo lo scienziato, muovendosi attorno al sistema solare ogni 27 milioni di anni, il pianeta X passa attraverso la Fascia di Kuiper, una regione del sistema solare costituita da oggetti composti principalmente da sostanze volatili congelate, come ammoniaca, acqua e metano spingendo le comete verso la Terra e all’interno del sistema solare. Una volta qui, queste possono entrare in collisione con la Terra e ridurre la luce del sole che arriva fino a noi, causando potenziali eventi di estinzione.”
Il Dr. Whitmire e il suo collega John Matese pubblicarono, nel 1985, uno studio sulla rivista Nature, spiegando nel dettaglio quella è che è stata, a detta di loro, la causa dell’estinzione. A quel tempo c’erano tre teorie per spiegare la pioggia di comete periodiche; tra queste la presenza di un pianeta misterioso situato nella ‘periferia’ del nostro Sistema Solare, appunto conosciuto come Pianeta X. Queste teorie sono state molto discusse con il passare degli anni ma, ad ora, l’idea di Whitmire sembra poter tornare prepontemente alla ribalata: “l’effetto di un pianeta – dichiara Whitmire – dipende sia dalla sua massa sia dalla sua posizione. In questo modo anche un pianeta meno massiccio può produrre effetti gravitazionali simili.”
Gli scienziati hanno cercato di scoprire questo pianeta per almeno 100 anni, anche se fino ad ora non era mai stata trovata nessuna prova circa la sua esistenza. Ora però emerge questo straordinario e clamoroso studio: il Pianeta Nove è davvero collegato all’estinzione di massa sulla Terra? Gli scienziati si sono messi a lavoro per rispondere a questa incredibile domanda. Intanto la NASA usa il suo buon Cover-Up, una censura ferrea nascondendo le prove dell’esistenza di Planet X -Nibiru. Le sonde spaziali IRAS della NASA e SILOE del Vaticano, sanno bene dove si trova “il Pezzo grosso” e quando ci sarà il suo prossimo allienamento con la Terra. Per ora lo stanno solo monitorando, ma si sa per certo che questo enorme pianeta non si avvicinerà alla Terra. A seguire il video diffuso dal ricercatore Bill Cooper sulla posizione di Nibiru registrata dalla sonda IRAS.
A cura della Redazione Segnidalcielo
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