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sabato 2 ottobre 2021

L’ipocrisia elevata a sistema. - Antonio Padellaro

 

Succede che i dirigenti della sezione romana dell’Unitalsi, la benemerita organizzazione che si occupa del trasporto degli ammalati a Lourdes e negli altri santuari internazionali, siano entrati in possesso di un milione 800mila euro, sottratti alla beneficenza di tante brave persone, per acquistare una villa in Sardegna e fare la bella vita. Così leggiamo sul Corriere della Sera a proposito del patteggiamento della segretaria dell’Unione, che ha ammesso il reato. Vizi privati e pubbliche virtù di chi, approfittando delle altrui infermità, è arrivato a truffare perfino la Madonnina di Lourdes. Mentre, al contrario, per la Bestia di Matteo Salvini possiamo parlare di pubbliche virtù e vizi privati. Poiché mentre, per dirne una, il Capitano (ex) si serviva della macchina schiacciasassi della propaganda leghista per sermoneggiare contro la tossicodipendenza (“La droga fa male sempre”, ironizzò dopo la condanna dei due carabinieri per l’omicidio di Stefano Cucchi), forse non si era accorto che nella stanza accanto qualcosa non andava. Infatti il problema non è la “caduta come uomo” di Morisi, bensì l’ipocrisia elevata a sistema per lucrare like e dunque voti, voti, voti per la maggior gloria del capo, e amen. Luca è un mago della Rete, ma senza la forza propulsiva di Matteo sarebbe come un computer disconnesso.

A differenza dei dirigenti Unitalsi, Salvini ha la fedina penale pulita e da bravo cittadino osserva la legge, eppure come quella coppia di galantuomini anche lui specula sulla fede del prossimo attraverso la martellante comunicazione della Bestia. Facendo credere che esista un mondo di individui (riconducibili a sinistra) tarati dalla droga, o che favoriscono l’immigrazione clandestina di massa, e dunque la sostituzione del popolo italiano con etnie di pelle scura. Un nemico a cui si opporrebbe l’armata del Bene, a difesa dell’Italia migliore: Dio, Patria e Famiglia. Quella che al posto della canne si fa di Nutella. Purtroppo, il Carroccio non è Lourdes o Medjugorje, ma è composto da esseri umani che come tutti hanno le loro qualità e possono avere le loro cadute. Se invece di denunciare la solita “giustizia a orologeria”, o frignare per la “dignità di Morisi distrutta dai media” (la nemesi della gogna che si lamenta della gogna) il leader del primo partito italiano s’interrogasse seriamente sulla catastrofe politica e morale prodotta dal bestiale metodo social dello Shitstorm (tempesta di merda sull’avversario), ne guadagneremmo tutti.

ILFQ (29.9.2021)

sabato 23 maggio 2020

Tre milioni della Lega usati per saziare la Bestia. L’Espresso annuncia un’inchiesta in cui ricostruisce la rete di bonifici e versamenti alle campagne social. - Ginevra Landi

Morisi Salvini

Il punto di partenza della nuova inchiesta de L’Espresso è sempre il solito: i 49 milioni di euro di finanziamenti pubblici non dovuti che la Lega sta restituendo allo Stato italiano. Ma emergono nuovi particolari: a finire nel mirino stavolta è la famigerata (e in questo periodo sofferente) “Bestia”, la macchina della propaganda social salviniana creata dal fedelissimo Luca Morisi (al centro nella foto) e nel cui staff figura anche Leonardo Foa, il figlio del presidente Rai indicato dalla Lega di Matteo Salvini. Il settimanale ha infatti scoperto che il Carroccio ha girato oltre tre milioni di euro in tre anni alla società SistemaIntranet di Morisi, ad alcune srl legate allo stesso Carroccio e alla cooperativa proprietaria della radio del partito, Radio Padania.
I denari provengono dai sostenitori privati, dal 2 per mille delle dichiarazioni dei redditi dei simpatizzanti, e dai soldi pubblici destinati ai gruppi parlamentari della Camera e del Senato. Un flusso di denaro che ha destato più di qualche sospetto, tanto da finire nel radar dell’Unità informazione finanziaria di Bankitalia, un’Autorità nazionale indipendente con funzioni di contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, istituita nel 2007. A partire dai documenti in possesso di quest’ultima, L’Espresso ha ricostruito una rete legata a bonifici e a versamenti che porterebbero tutti nella direzione della propaganda social del Capitano. Che non sembra più essere così efficace (perdita costante di follower e interazioni) ma che ha evidentemente ancora costi altissimi.