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martedì 9 ottobre 2012

Firme false nel listino Formigoni, indagata l'assistente della Minetti.

(Fotogramma)

MILANO - Non più flash per la sola Nicole Minetti in Consiglio regionale, ma adesso anche per la sua assistente Clotilde Strada, che è fra gli indagati nell'inchiesta per le presunte firme false per il listino delle Regionali in Lombardia, nel quale peraltro è stata eletta la stessa Minetti. Martedì mattina alla buvette del Pirellone giornalisti, fotografi e cameramen attendevano come ormai di consueto la Minetti, che come da copione si è limitata a sorridere senza però parlare. Presto, dunque, l'attenzione si è spostata su Clotilde Strada, l'ombra della consigliera regionale del Pdl a processo per il caso Ruby.
Indagata l'assistente della Minetti
Indagata l'assistente della Minetti   Indagata l'assistente della Minetti   Indagata l'assistente della Minetti   Indagata l'assistente della Minetti   Indagata l'assistente della Minetti   Indagata l'assistente della Minetti   Indagata l'assistente della Minetti
INSEGUITA - Clotilde Strada, all'epoca delle elezioni vice responsabile del settore elettorale del Pdl Lombardia, è stata inseguita dai fotografi prima al bar e poi sui divanetti in cui gli assistenti seguono i lavori dell'Aula. «Non ho niente da dire», è stata l'unica risposta gelida indirizzata con evidente fastidio alla stampa. Ed è stato un tripudio di flash ogni qualvolta Minetti e Strada si sono incrociate per chiacchierare o leggere notizie sull'i-pad.
L'APPELLO DEI RADICALI - I radicali si rivolgono al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano affinchè intervenga a garanzia della legge sulla vicende delle firme false. Secondo Marco Cappato con i 15 indagati dell'inchiesta sono stati individuati «gli autori materiali, ma nulla si dice dei mandanti politici». «Noi Radicali - ha continuato Cappato- abbiamo portato le prove della gigantesca truffa elettorale compiuta nella presentazione delle liste di Roberto Formigoni, con un migliaio di persone che hanno confermato alla Procura della Repubblica di non aver mai firmato per quella lista».