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sabato 28 giugno 2014

RENZI: IOPPOLO (L. MUSUMECI), IL SUO GOVERNO AMICO DELLE BANCHE. - Diego Amicucci



(AGENPARL) – Roma, 27 giu – “Il Governo Renzi ha reintrodotto l’anatocismo bancario nel nostro ordinamento giuridico”. E’ quanto affermato dal deputato regionale Gino Ioppolo (Lista Musumeci). Quel particolare meccanismo, vera bestia nera degli imprenditori, che consente alle banche di lucrare sugli interessi, applicando su di essi ulteriori interessi, più volte condannato dalla Corte Costituzionale e abrogato definitivamente dalla recente “legge di stabilità 2014”, è stato reintrodotto dall’art. 31 del D.L. 91/2014, pubblicato pochi giorni fa. E’ sempre più contraddittorio il comportamento del Presidente Renzi che da un lato afferma di volere favorire la crescita agevolando le imprese, dall’altro smentisce con i fatti le sue stesse dichiarazioni, affossandole ancora di più a favore del comparto bancario, vero corresponsabile della crisi che viviamo” Ufficio Stampa.

http://www.agenparl.com/?p=62981


DL imprese: Boccia (PD), anatocismo abolito grazie a PD. - Ugo Giano

(AGENPARL) – Roma, 27 giu - Meloni non si allarmi. Renzi non c’entra, modificheremo proposta in Parlamento.
“Giorgia Meloni, no allarmismi, Matteo Renzi non c’entra, modificheremo eventuali errori in Parlamento. Anatocismo abolito grazie al PD e alla mia proposta di legge”. Così su twitter Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio della Camera.
“Quella contro l’anatocismo bancario – aggiunge – è una battaglia portata avanti da tempo da tutto il Partito Democratico e dal sottoscritto in particolare. Basta dare un’occhiata alla mia proposta di legge depositata in Parlamento lo scorso ottobre, sottoscritta da molti colleghi fra cui le ministre Boschi e Madia, completamente assorbita su mia indicazione dall’emendamento Castricone approvato all’unanimità dalla commissione Bilancio nella legge di stabilità 2014. Il dibattito parlamentare è agli atti. Se oggi gli italiani non pagano più gli interessi sugli interessi è proprio grazie alla nostra battaglia che ha portato ad abolire quella disdicevole pratica connessa al cosiddetto anatocismo bancario. Suggerisco al presidente FdI-An di non cedere a inutili allarmismi tirando in ballo il presidente del Consiglio. Se nel governo o negli apparati burocratici qualcuno ha sbagliato ci sarà tutto il tempo in Aula per modifcare la proposta e per accertarne le responsabilità. Il decreto, che ha iniziato il suo iter in Senato, spinge chiaramente il Paese verso lo sviluppo e, come sempre, i due rami del Parlamento contribuiranno a rafforzare obiettivi e contenuti”.