Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
venerdì 8 settembre 2023
Canto notturno di un pastore errante dell'Asia. di Giacomo Leopardi - PofessorX
sabato 4 marzo 2023
A Silvia - Giacomo Leopardi
Lo sapevate che… una delle poesie più belle e intense di Leopardi, A Silvia, racconta una storia tragica.
Ecco immaginatevi un giovane solitario, seduto in una vecchia biblioteca, intento a scrivere, a pensare; c’è una finestrella che da sul cortile, e da quella finestra si sente una voce gioiosa, innocente piena di «pensieri soavi, speranze e cori».
Quella voce apparteneva a Teresa Fattorini, la figlia di un umile cocchiere. Leopardi interrompeva il suo studio «matto e disperatissimo» soltanto per ascoltarla cantare. Leopardi si innamorò della semplicità di questa ragazza, anche se apparteneva a un ceto sociale diverso dal suo. Lui era un nobile, un conte, lei una comunissima «tessitora». Ovviamente non riuscì mai a dirglielo. E non ne ebbe neanche il tempo. Teresa Fattorini morì a ventun’anni, stroncata dalla tisi.
«Silvia, rimembri ancora, Quel tempo della tua vita mortale,
Quando beltà splendea nei tuoi occhi ridenti e tu, lieta e pensosa, il limitar di gioventù salivi?»
Pensate che questi versi furono scritti dieci anni dopo la morte di Teresa. Oggi c’è gente che dopo qualche minuto dimentica di averti conosciuto e non posso fare a meno di domandarmi cosa abbia reso la gente tanto distratta, tanto superficiale e impermeabile al sentimento. Ma c’è un’altra su cui vorrei vi soffermaste a riflettere. Leopardi è sempre stato definito un pessimista. Perché?
Perché vi parla delle speranze, dei sogni infranti, delle malinconie dell’anima. Leopardi vi racconta la vita. Non una versione edulcorata, divertente della vita, ma vi mostra la vita per come è. Ecco, in un’epoca che ha fatto della «felicità» un mantra, dell’essere energici e sorridenti un dovere sociale, perché un lavoratore per produrre tanto deve essere innanzitutto efficiente e un consumatore per generare profitto deve illudersi di potersi comprare la felicità, ecco in una simile epoca forse farebbe bene leggere Leopardi. A me, lo confesso, leggere Leopardi fa bene all’anima. Mi aiuta a ricordare che la vita non è fatta soltanto di cose.
Professor X
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