Visualizzazione post con etichetta Patate. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Patate. Mostra tutti i post

martedì 11 agosto 2015

COCULE DI PATATE SALENTINE.

COCULE DI PATATE SALENTINE

DESCRIZIONE

Per tutti gli amanti della cucina salentina,ecco la ricetta e gli ingredienti delle "cocule de patate"!! Una specialità da leccarsi i baffi . Altre ricette salentine e non solo sul sito www.salentoterradagustare.it

FASE 1

Ingredienti:  500 gr di patate lessate e schiacciate, 1 uovo grande,  100 gr di grana padano grattugiato, 50 gr di pecorino sardo grattugiato, prezzemolo tritato, sale e  pepe, 400 ml salsa di pomodoro, cipolla, basilico, olio d’oliva .

Impastiamo le patate con l’uovo, i due formaggi grattugiati, il prezzemolo tritato, sale e pepe, tenendo da parte un cucchiaio di grana padano e mezzo di pecorino. Otteniamo un impasto omogeneo da cui ricaviamo con le mani le cocule, cioè delle grosse polpette. Nel frattempo prepariamo il sugo, facendo soffriggere la cipolla nell’olio, aggiungiamo quindi la salsa di pomodoro, sale e basilico e facciamo cuocere per 15 minuti circa. Cospargiamo di sugo una pignata (teglia di terracotta) o una teglia da forno, adagiamo delicatamente le cocule una accanto all’altra e versiamo il sugo rimasto, fino a coprirle per metà. Spolveriamo con il formaggio grattugiato che avevamo tenuto da parte e inforniamo a 200° per circa 20 minuti.

domenica 23 settembre 2012

Ingredienti della cucina naturale: le patate. - Maura Lugano



Le patate (nome botanico solanum tuberosumsono il più famoso e appetibile tubero della nostra cucina, sostentamento dell’intero continente europeo durante le carestie che lo hanno colpito, specie nell’800. Originarie del Sud America, per la precisione dal Perù, dalle sponde del lago Titicaca, il più alto lago del mondo, è nata la capostipite di tutte le patate, poi portata in Europa dai missionari tornati dai viaggi al seguito di Pizzarro, tra fine Cinquecento e inizi del Seicento.

La facilità con cui vengono coltivate e riprodotte ha fatto sì che se ne diffondesse il consumo in tutti i climi, compreso il Nord Europa, associando la propria immagine ad una cucina povera e di sussistenza, il pane dei poveri, come spesso la si definisce.
Le patate si sono diffuse anche in Cina nel XVII secolo per merito dei commercianti che percorrevano la via della seta. Attualmente la Cina è addirittura tra i maggiori produttori e consumatori di patate a livello mondiale e la sua diffusione è molto importante per le necessità alimentari nelle aree contadine più disagiate.
La patata è costituita prevalentemente da amido e acqua, con pochissimi grassi ma con valore energetico non trascurabile, superiore a quello medio delle verdure e più simile a quello dei legumi, e che accresce in base alla tipologia di preparazione e cottura, più elevato se fritte, meno elevato se cotte al vapore.
Piuttosto povera di proteine presenta più interessanti apporti di sali minerali, come potassio, importante per la funzionalità dei muscoli, la contrattilità del miocardio e la ritenzione idrica, il selenio, antiossidante e importante per la fertilità dell’uomo, il fosforo, utile per la struttura di denti, ossa e cellule, e ferro, fondamentale per tutte le funzioni biologiche. Dal punto di vista vitaminico sono presenti le vitamine C, P, K,  B1, B2 e B6.
Alcuni accorgimenti vanno adottati per la conservazione delle patate, infatti la temperatura ideale per conservare le patate è tra 2° e 7°, mentre a temperature inferiori la patata addolcisce tasformando il suo contenuto in zuccheri. Inoltre l’eccessiva esposizione alla luce favorisce la produzione di solanina, sostanza alcaloide presente soprattutto nella buccia della patata, che può essere tossica se ingerita in quantità eccessive.
Parlando di cucina naturale un consiglio finale per tutti è d’obbligo: evitare il più possile il consumo delle patate fritte precotte in busta, molto in voga per la praticità di preparazione e per il sapore, poiché contengono quantità svariate di acrilamide, sostanza tossica e additata dallo IARC, l’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, come cancerogena per l’uomo.