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giovedì 7 aprile 2016
Ztl sospesa, le motivazioni del Tar: "Illogica, non garantisce l'ambiente" - Roberto Immesi
PALERMO - Non c’è una mobilità alternativa, non si dovevano far partire insieme le Ztl e non c’era bisogno di ricorrere ai pass a pagamento.
L’ordinanza con cui il Tar congela fino al 9 novembre la Zona a traffico limitato del comune di Palermo è una stroncatura in piena regola per l’amministrazione Orlando: Giovanni Tulumello, Auroira Lento e Lucia Maria Brancatelli non entrano nel merito, fissato fra ben otto mesi (circostanza singolare), ma nell’accettare la richiesta di sospensiva degli avvocati Dagnino e Scimone danno uno schiaffo al primo cittadino.
I giudici hanno considerato fondati alcuni dei profili di censura presentati dai ricorrenti. In poche parole puntano il dito contro l’attivazione contestuale delle due Ztl, che invece dovevano partire in fasi differenti e solo in seguito al consolidamento del sistema di trasporto urbano; contro l’adozione delle tariffe, visto che lo smog si poteva abbattere con misure più efficaci e a costo zero; contro l’insussistenza di un reale potenziamento della mobilità alternativa in grado di far lasciare la macchina a casa ai palermitani.
Il Tar inoltre scrive che le tariffe e la vastità dell’area “costituiscono un serio indizio della natura di sostanziale imposizione fiscale”: insomma, il pass è una tassa a tutti gli effetti, nonostante l’amministrazione dica il contrario. La tariffa invece, scrivono i giudici, deve essere solo un ulteriore disincentivo all’uso del mezzo privato, ma in presenza di concrete alternative che a Palermo però mancano. Il Tar arriva a definire contraddittorio e illogico il provvedimento di Orlando perché, pur avendo l’obiettivo di lottare contro l’inquinamento, di fatto privilegia l’aspetto economico del problema.
Insomma, l’ordinanza sembra più che altro una sentenza già scritta difficilmente ribaltabile. “In quanto avvocato tributarista - dice Alessandro Dagnino - sono soddisfatto che il Tribunale abbia confermato che il pass, per le modalità con cui è stato istituito, è una vera e propria tassa. Il Tar ha inoltre confermato, per la prima volta in Italia, la sussistenza del principio di gradualità: non si poteva istituire una Ztl così grande tutta in una volta. Bisognava procedere per tappe, altrimenti si trasforma tutto in una tassa. Infine i giudici dicono a chiare lettere che, considerata la natura radicale dei vizi riscontrati, non sarà possibile correggere il provvedimento”.
http://livesicilia.it/2016/04/06/ztl-sospesa-le-motivazioni-del-tar-illogica-non-garantisce-lambiente_735377/
Non si limita l'inquinamento facendo pagare il dazio, l'inquinamento va abbattuto prendendo seri e definitivi provvedimenti. Con lo ztl i comuni battono cassa, senza ottenere alcun beneficio per l'ambiente.
mercoledì 30 dicembre 2015
Ztl e aumenti strisce blu Azioni legali contro il Comune.
Azioni legali a tutela dei cittadini contro l’ennesimo ‘tassa sul macinato’ imposta dal Comune di Palermo. Le annuncia il portavoce provinciale di Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale , Raoul Russo, in una nota nella quale esprime la più totale disapprovazione del movimento al ‘nuovo balzello introdotto surrettiziamente con l’approvazione del contratto di servizio AMAT, alla vigilia di Natale dall’Amministrazione Orlando’.
“A Palermo con il nuovo pass dal costo di cento euro, (oltre bolli e diritti, quindi almeno 120 reali) è stata istituita una nuova, odiosa,” tassa sul macinato”, sulla pelle dei palermitani. A farlo è stata l’amministrazione Orlando, con il supporto dei suoi consiglieri e di quelli della “sedicente” opposizione, che hanno consentito l’approvazione del nuovo contratto di servizio dell’ AMAT, che prevede ( illegittimamente ?) anche la nuova tariffazione per l’ingresso nelle ZTL”.
“Approvare una tariffa del genere, che non prende in considerazione la tipologia delle auto, la cilindrata, la capacità reddituale, le necessità dei residenti e dei lavoratori, uniti all’aumento de numero e del costo delle strisce blu, costituisce nei fatti, soltanto un atto vessatorio nei confronti dei cittadini, spremuti come limoni per tenere in piedi i conti della fallimentare amministrazione comunale”.
“Non siamo contro l’avvio del Tram ,anzi, ma riteniamo che per sostenerne i costi l l’amministrazione non può tartassare oltremodo i cittadini, che peraltro, per poter accedere alla ZTl, non ne potranno usufruire, dato che le linee non le percorrono. Peraltro, essendo in assoluto ritardo sia il passante ferroviario, sia la chiusura dell’anello, cioè le altre due opere fondamentali del sistema integrato di mobilità urbana, coloro i quali devono accedere in città o comunque nelle ZTl, in presenza di un sistema di trasporto pubblico assolutamente insufficiente, non avranno alternative valide all’utilizzo del mezzo privato, vanificando qualsiasi effetto potenzialmente positivo in termini di riduzione di inquinamento ambientale”.
“In questo contesto – aggiunge Russo-fà sorridere l’enfasi posta da parte dei consiglieri comunali del “cosiddetto “ centro- destra, sul risibile sconto ottenuto di venti euro rispetto alla previsione iniziale, barattata con il sostanziale via libera al provvedimento della giunta Orlando.
“ FdI-AN supporterà tutte le iniziative legali di associazioni e di singoli cittadini, atte a promuovere procedure giudiziarie per dichiarare illegittimi questi atti assolutamente “pazzeschi”e dall’impatto assolutamente negativo per la città”.
“ FdI-AN supporterà tutte le iniziative legali di associazioni e di singoli cittadini, atte a promuovere procedure giudiziarie per dichiarare illegittimi questi atti assolutamente “pazzeschi”e dall’impatto assolutamente negativo per la città”.
“Ci ripromettiamo altresì di incontrarci nei prossimi giorni, con tutte quelle forze politiche e sociali, che vogliano condurre una reale campagna di opposizione al malgoverno cittadino, capace in prospettiva, di costruire una proposta alternativa seria, coerente e credibile, in termini di uomini e programmi, in vista delle prossime elezioni amministrative”.
venerdì 5 ottobre 2012
Rimborsi chilometrici, Del Balzo batte Fiorito. - Ernesto Menicucci
Romolo Del Balzo
ROMA - Il recordman è Romolo Del Balzo, da Minturno, ex presidente della Commissione sulle Olimpiadi: per fare su e giù con la Pisana, al consigliere Pdl del sud pontino finiscono in tasca 1.813,05 euro al mese, 21.756 euro l'anno. Uno stipendio (e che stipendio!) in più, derivante da una meravigliosa - per loro - voce inserita nella busta paga di gran parte degli eletti alla Regione: il rimborso chilometrico, una manna dal cielo. (Guarda la classifica)
Benefit che, nel 2011, è costato ai cittadini laziali 370 mila euro totali: basta abitare ad oltre 15 chilometri di distanza dalla sede del consiglio regionale. Cioè, trattandosi della Pisana, fuori dal Grande Raccordo Anulare, vale per quasi tutti: nel 2011, 52 consiglieri su 70 ne hanno usufruito. Oltre allo stipendio, all'indennità di carica, ai 4.190 euro al mese per «il rapporto elettore/eletto» (ora dimezzati), ai circa 130 mila euro l'anno per una fantomatica «attività politica» (e si è visto come venivano utilizzati questi soldi), questi fortunati godevano di 0,40 centesimi ogni chilometro percorso, pass Ztl per il centro storico, apparecchio Telepass.
Per la benzina, si calcola la residenza anagrafica. E Del Balzo, guida Michelin alla mano, da Minturno alla Pisana si «sobbarca» circa 300 chilometri a volta, tra andata e ritorno. Il totale, moltiplicato per 18 presenze mensili (il massimo previsto) fa 1.800 euro.
Dietro lui, implacabile, «er Batman» Franco Fiorito, «il federale di Anagni». Vuoi che non ci metteva anche un rimborsino chilometrico, per riempire il serbatoio della X5 comparata coi soldi destinati al gruppo Pdl? «Francone» è secondo, con 1.744,20 euro. al mese, 20.930 euro. Lidia Nobili, con la sua Porsche, da Rieti si becca 1.009 euro al mese. Poi, giù giù, tutti gli altri. Con qualche «mosca bianca».
Angelo Bonelli, capogruppo dei Verdi, ha rinunciato a tutto: «Niente rimborso chilometrico, niente telepass, niente Ztl». Il 20 luglio, Bonelli scrive al presidente del consiglio regionale Mario Abbruzzese: «Non avendo una macchina e qualora il contributo fosse erogato a mio favore, chiedo di voler provvedere alla sua rimozione». Zero euro risultano anche vicino alle caselle di Roberto Carlino (Udc), l'immobiliarista che guidava la commissione Ambiente, e di Francesco Storace, leader de «La Destra». Fuori dai rimborsi anche cinque membri dell'ufficio di presidenza: oltre ad Abbruzzese, che viaggia con l'auto di servizio, Isabella Rauti (Pdl), Bruno Astorre (Pd), Claudio Bucci (Idv) e Raffaele D'Ambrosio (Udc). Figura tra i rimborsati, invece, Gianfranco Gatti (Lista Polverini), altro segretario del consiglio di presidenza: 1.138 al mese, nonostante il diritto all'auto blu.
Tra i rimborsi record, al terzo posto c'è Annalisa D'Aguanno (Pdl), consigliera di Cassino, con 1.377 euro al mese. Al quarto Anna Maria Tedeschi (Idv) con 1.285, al sesto Francesco Battistoni che, pur essendo a capo della commissione Agricoltura (e potendo usufruire dell'auto di servizio) si porta a casa 1.266 euro. Non è l'unico, tra i presidenti di commissione: ci sono Alessandra Mandarelli (Sanità, Lista Polverini: 927 euro), Rodolfo Gigli (Lavori pubblici, Udc: 899 euro), Francesco Scalia (Vigilanza, Pd: 817 euro), Giovanni Di Giorgi (Pdl, Stefano Galetto (Patrimonio, Pdl: 734 euro), Luigi Abate (Sicurezza, Lp: 720 euro), Filiberto Zaratti (Anti-criminalità, Sel: 449 euro), Roberto Buonasorte (Urbanistica, La Destra: 376 euro), Giancarlo Miele (Sviluppo economico, Pdl: 275 euro), Francesco Saponaro (Commercio, Lp: 275 euro). Oltre a Fiorito, dieci i capigruppo rimborsati: Luciano Romanzi, Ivano Peduzzi (Fds), Giuseppe Rossodivita (Radicali), Mario Mei (Api), Antonio Paris (Misto), Rocco Pascucci (Mpa), Luigi Nieri (Sel), Olimpia Tarzia (Responsabili), Giuseppe Celli (Civica dei cittadini) e Francesco Pasquali (Fli). Fuori dai rimborsi i «big»: Esterino Montino (Pd), Mario Brozzi (Polverini), Vincenzo Maruccio (Idv) e Francesco Carducci (Udc).
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