L'ex premier torna a parlare da capo politico e lo fa nei giorni in cui il M5s è coinvolto dalle polemiche sull'assoluzione dell'ex sindaco di Lodi, legate anche alla lettera di scuse di Di Maio: "Garantiremo il massimo rispetto della dignità di ogni persona, ma tenendo sempre fermo il massimo rigore nel pretendere il rispetto dei più alti principi di etica pubblica, del più alto senso civico e delle Istituzioni. Chi pensa che il nuovo Movimento possa venire meno a queste convinzioni o pensa di strumentalizzare questo percorso di maturazione, rimarrà deluso". Sul sottosegretario leghista: "Non tollerabile sia ancora al suo posto".
Un lungo post su facebook per prendere posizione sul caso di Simone Uggetti dopo le scuse pubblice di Luigi Di Maio e spiegare quale è la posizione del Movimento 5 stelle. Ma anche per tornare a chiedere le dimissioni del leghista Claudio Durigon da sottosegretario alle Finanze. Giuseppe Conte torna a parlare da capo politico e lo fa nei giorni in cui il M5s è coinvolto dalle polemiche legate all’ex sindaco di Lodi, assolto in Appello per turbativa d’asta dopo la condanna a 10 mesi in primo grado. Polemiche legate anche alla lettera di scuse del ministro degli Esteri al Foglio. “Il Movimento 5 Stelle sta completando un processo di profonda maturazione collettiva al fine di presentare al Paese una proposta politica fortemente innovatrice, mirata a realizzare una società più equa e solidale, che consenta il pieno sviluppo della personalità di ognuno e garantisca migliori opportunità di vita a tutti. Una società ‘a misura d’uomo’, integralmente ecologica, in grado di garantire condizioni effettive di benessere equo e sostenibile a tutti i suoi membri”, è l’incipit del post dell’ex presidente del consiglio. Che poi torna sulle scuse pubbliche del ministro degli Esteri: “In questo nuovo corso, riconoscere come errori alcuni toni e alcuni metodi usati in passato – come ha fatto Luigi Di Maio – vuol dire segnalare, anche all’esterno, alcuni fondamentali passaggi di questo importante processo di maturazione collettiva, che avrà al suo centro, sempre e comunque, il rispetto della persona, nella sua dimensione individuale e sociale, perché non ammettiamo una ‘ragione’ superiore alla quale sacrificare la dignità dell’essere umano e la tutela effettiva dei suoi diritti e libertà fondamentali”, prosegue Conte.
Il capo politico in pectore nel suo post spiega come le scuse a Uggetti non modificheranno le posizioni dei 5 stelle in tema di giustizia e come i principi di trasparenza e legalità rimagono al centro dell’impegno politico del Movimento. “È fondamentale ricordare che il rispetto della persona e della sua dignità va coniugato con i principi della trasparenza, della lealtà, del rigore etico, da sempre fondamentali per il M5S. Perché il Movimento sta maturando, certo, ma non archivierà la forza e il coraggio delle sue storiche battaglie per cambiare il Paese. Saremo una forza aperta, accogliente. Ma anche intransigente nella misura in cui non ci renderemo disponibili a negoziare i nostri principi e a scolorire i nostri valori. Il principio di legalità e il valore dell’etica pubblica per la nostra comunità politica sono valori inossidabili“. Per questo motivo l’ex premier rivendica le riforme varate dai suoi governi, anche quelle ancora da approvare: “Lo dimostrano i provvedimenti approvati al Governo, come lo Spazzacorrotti e le riforme sulla giustizia che oggi sono all’esame del Parlamento, le posizioni assunte in tema di legalità e di contrasto alla criminalità, come in occasione dell’ultimo decreto Semplificazioni”. Per sottolineare come i 5 stelle rimangano intransigenti su trasparenza e legalità, Conte torna e esprimersi sul caso Durigon, il sottosegretario della Lega che ripreso da una telecamera nascosta di Fanpage.it dice: “Quello che indaga della guardia di finanza” sul caso dei fondi della Lega, “lo abbiamo messo noi“. “Continuiamo a considerare non tollerabile – scrive l’ex inquilino di Palazzo Chigi- quanto detto da un esponente di governo come Claudio Durigon, ancora al suo posto nonostante le gravi affermazioni divulgate. Riteniamo vada fatta chiarezza: anche fosse solo millanteria, saremmo comunque di fronte a esternazioni che restituiscono un’idea marcia delle istituzioni, lontana anni luce dai concetti di ‘disciplina e onore‘ che l’articolo 54 della nostra Costituzione richiama nell’esercizio delle funzioni pubbliche”.
Conte prosegue spiegando che la “responsabilità politica va tenuta distinta dalla responsabilità giuridica, penale in particolare”. E a questo proposito ricorda che “l’etica pubblica è uno di quei valori che il M5S non ha solo portato nelle piazze e scritto nei programmi, ma reso tangibile con scelte forti e di rottura, per arginare condotte errate e operare secondo il più alto senso dello Stato”. Quindi ecco la posizione dei 5 stelle a trazione Conte: “La linea del Movimento su questo non può generare alcuna confusione: garantiremo il massimo rispetto della dignità di ogni persona, ma tenendo sempre fermo il massimo rigore nel pretendere il rispetto dei più alti principi di etica pubblica, del più alto senso civico e delle Istituzioni. Per questo oggi chi pensa che il nuovo Movimento possa venire meno a queste convinzioni o pensa di strumentalizzare questo percorso di maturazione, rimarrà deluso”. Alla fine del suo intervento l’ex capo del governo si esprime anche su uno dei temi più delicati ancora non definiti dell’attuale maggioranza: la riforma della giustizia, oggetto di una vera e propria trattativa tra i 5 stelle e la guardasigilli Marta Cartabia. “Sul tema più ampio della giustizia, il Movimento ha le competenze e le capacità per esprimere una cultura giuridica solida e matura. Continueremo ad assicurare il nostro massimo impegno per realizzare le riforme già avviate, nel segno di un ‘sistema giustizia‘ più celere, più efficiente, ma anche più equo e giusto. Ci faremo scrupolo di applicare tutti i principi costituzionali che coinvolgono i cittadini sottoposti a indagini e agli accertamenti giudiziali, a partire dalla presunzione di innocenza e dal principio della durata ragionevole dei processi. Ma sia chiaro: la via maestra è realizzare un sistema che offra risposte chiare e certe alla domanda di giustizia, non scorciatoie nel segno della denegata giustizia”.
IlFQ