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giovedì 14 aprile 2022

Dalle rinnovabili alla cessione dei bonus edilizi, ecco le misure del decreto Bollette. - Andrea Carli

 

Dalla sterzata sugli iter autorizzativi degli impianti rinnovabili alla stretta sugli impianti di riscaldamento e condizionamento degli edifici pubblici. E poi il rafforzamento del bonus sociale e l'azzeramento degli oneri di sistema per il secondo trimestre 2022, passando dal credito di imposta a favore delle imprese energivore fino al nuovo volto della quarta cessione in tema di bonus edilizi. La Camera ha dato il via libera (323 sì e 49 no) al decreto Bollette (decreto legge 17/2022, recante misure urgenti per il contenimento dei costi dell'energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali). Il provvedimento passa all'attenzione del Senato, con tempi stretti per l'esame: va convertito in legge entro il 30 aprile, quindi il testo è “blindato”.

Ecco, in sintesi, alcune delle misure principali.

Estensione della possibilità di realizzare impianti per autoconsumo entro 10 chilometri dall'utenza interessata e procedure semplificate anche per impianti fotovoltaici flottanti - oltre che, più in generale, per le installazioni medio piccole -, la cui corretta posizione sotto il profilo ambientale sarà individuata con decreto del ministero della Transizione ecologica, di concerto con Mims e Mef, da emanare entro 90 giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione del Dl. Vengono poi snelliti gli iter per installare nuovi impianti solari fotovoltaici o termini in aree a destinazione industriale (che coprano fino al 60% della superficie di pertinenza). Percorsi semplificati sono poi stati previsti anche per i processi produttivi di impianti di biogas e di biometano, oltre che le infrastrutture elettriche, inclusa la ricostruzione di linee esistenti «purché siano realizzate con le migliori tecnologie esistenti ed effettuate sul medesimo tracciato dell'infrastruttura già esistente o nelle sue immediate vicinanze».

Dal 1° maggio al 31 marzo 2023, «la media ponderata delle temperature dell’aria, misurate nei singoli ambienti di ciascuna unità immobiliare per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici pubblici non devono superare rispettivamente i 19 gradi (+ 2 di tolleranza) e non deve essere minore dei 27 gradi (-2 di tolleranza)». Dalla misura sono esclusi ospedali, cliniche o case di cura, come le strutture di ricovero o cura di minori o anziani, come pure quelle dedicate all’assistenza e al recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati servizi pubblici sociali.

Alla stretta sugli impianti di riscaldamento e condizionamento degli edifici pubblici il provvedimento aggiunge una sterzata decisa per incrementare l'efficienza energetica degli impianti di illuminazione pubblica, che dovrà essere ottenuta, recita la norma, introducendo sensoristica ad hoc, ammodernando o sostituendo gli impianti o i dispositivi esistenti e individuando le aree, urbane ed extraurbane, in cui applicare tecnologie più avanzate. L'obiettivo è avviare un percorso virtuoso per iniziare a tagliare le bollette dei Comuni.

Arriva l'ok alla Strategia nazionale contro la povertà energetica: entro 90 giorni dall'entrata in vigore del decreto il Mite dovrà predisporre, sulla base dei dati forniti dall'Osservatorio, un documento di respiro nazionale che contiene obiettivi indicativi periodici ma anche misure strutturali e di lungo periodo.

Il provvedimento rafforza i bonus sociali per l'energia elettrica e il gas e il bonus per disagio fisico per l'energia elettrica. In particolare, le agevolazioni relative alle tariffe per la fornitura di energia elettrica riconosciute ai clienti domestici economicamente svantaggiati e ai clienti in gravi condizioni di salute e la compensazione per la fornitura di gas naturale verranno rideterminate dall'Arera in modo da minimizzare gli incrementi della spesa per la fornitura previsti per il II trimestre 2022, fino a concorrenza dell'importo di 400 milioni di euro.

Viene rinnovato, con riferimento al secondo trimestre 2022, l'azzeramento delle aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze domestiche e a quelle non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, anche connesse in media e alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico.

Viene ridotta al 5 per cento l'aliquota IVA applicabile alle somministrazioni di gas metano per usi civili e industriali dei mesi aprile, maggio e giugno 2022.

È riconosciuto alle imprese a forte consumo di energia elettrica che abbiano subito un significativo incremento del relativo costo, un contributo straordinario sotto forma di credito di imposta pari al 20 per cento delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel secondo trimestre 2022. Il credito di imposta è riconosciuto anche in relazione alla spesa per l'energia elettrica prodotta a auto consumata dalle imprese energivore nel secondo trimestre 2022.

È prevista la parziale destinazione (fino al 60%) dell'energia, ritirata dal Gse da produttori di rinnovabili mediante contratti di ritiro e vendita di almeno tre anni, con prezzi agevolati prioritariamente a clienti industriali energivori, con particolare attenzione alle imprese localizzate in Sicilia e Sardegna.

Viene estesa la concessione delle garanzie straordinarie Sace a sostegno della liquidità delle imprese - previste dal decreto-legge 23/2020 - anche a sostegno di comprovate esigenze di liquidità conseguenti agli aumenti dei prezzi dell'energia. Le garanzie in questione sono concedibili sino al 30 giugno 2022. Fino al 30 giugno 2022, non è dovuta commissione per le garanzie rilasciate dal Fondo di garanzia Pmi a sostegno delle esigenze di liquidità conseguenti agli aumenti dei prezzi dell'energia. Il pagamento della commissione è stato reintrodotto con effetto dal 1° aprile.

Novità in arrivo anche sul fronte del venture capital. È prevista l'apertura di un apposito conto corrente di tesoreria centrale dello Stato intestato al ministero dello Sviluppo Economico su cui far confluire le disponibilità dei fondi sottoscritti dallo stesso Mise (fino a due miliardi di euro) come sottoscrittore delle quote di uno o più fondi per il venture capital gestiti da Cdp Venture Capital Sgr.

Aumenta di 25 milioni di euro complessivi per l'anno 2022 il sostegno finanziario per l'autotrasporto. È riconosciuto alle imprese italiane di logistica e di trasporto delle merci in conto terzi, un credito d'imposta per l'acquisto del componente AdBlue per la trazione dei mezzi di ultima generazione Euro VI/D (commi 3 e 4) nonché Euro VI/C, Euro VI/B, Euro VI/A ed Euro V, secondo una modifica approvata nel corso dell'esame in Commissione e per l'acquisto di metano (GNL) utilizzato per l'autotrazione dei mezzi.

Viene prevista una disposizione transitoria (applicabile fino al 31 dicembre 2022) secondo cui, in deroga ai vigenti atti autorizzativi, in caso di impianti di produzione di cemento autorizzati allo svolgimento delle operazioni di recupero di rifiuti “R1” (utilizzazione dei rifiuti principalmente come combustibile o come altro mezzo per produrre energia) con limiti quantitativi orari, giornalieri o riferiti ad altro periodo inferiore all’anno, si considera vincolante soltanto il quantitativo massimo annuo di utilizzo, limitatamente ai quantitativi effettivamente avviati al recupero energetico.

Nel passaggio nelle commissioni riunite della Camera il testo del decreto Bollette ha cambiato volto, in particolare il passaggio dedicato alla quarta cessione dei crediti nell'aambito dei bonus edilizi. Stop alla solidarietà tra banca e titolare della detrazione, ma arrivano altri vincoli: il cessionario dovrà necessariamente essere un correntista, e il cedente dovrà essere per forza un istituto di credito (si veda anche Il Sole 24 Ore del 12 aprile).

Nel primo passaggio parlamentare del provvedimento i partiti della maggioranza hanno ottenuto l'impegno a valutare il possibile spostamento in avanti dell'attuale termine del 30 giugno. Rimane il nodo delle risorse da recuperare per coprire questa soluzione.

https://www.ilsole24ore.com/art/dalle-rinnovabili-cessione-bonus-edilizi-ecco-misure-decreto-bollette-AEy3jWRB

martedì 1 febbraio 2022

Frode bonus edilizi, la Guardia di finanza di Perugia sequestra 103 milioni di euro. -

 

L’operazione trae origine da un’attività di analisi condotta dal comando provinciale delle Fiamme gialle.

Sequestro da 103 milioni di euro legati alla cessione dei crediti d'imposta inesistenti relativi a bonus edilizi.

L’operazione è della Guardia di finanza di Perugia che ha scoperto una rete di società e persone fisiche che avrebbero generato e commercializzato, sull’intero territorio nazionale, fittizi crediti d’imposta relativi alle spese sostenute per interventi edilizi introdotti dal Governo per mitigare gli effetti economici della pandemia (bonus facciate, recupero patrimonio edilizio e bonus locazioni).

Uso distorto delle agevolazioni.

L’operazione trae origine da un’attività di analisi condotta dal comando provinciale delle Fiamme gialle, volta a individuare profili di rischio connessi all'utilizzo distorto delle diverse misure agevolative.

In questo contesto è emersa la posizione di una società che commercia auto operante nell’hiterland di Perugia che da preliminari riscontri risultava avrebbe comprato e rivenduto crediti d’imposta per importi rilevanti, verosimilmente riconducibili a condotte fraudolente.

La piattaforma delle Entrate.

Stando agli accertamenti, le comunicazioni di cessione dei crediti, inserite nella piattaforma informatica dell’agenzia delle Entrate, sono state qualificate come «altri documenti per operazioni inesistenti», fattispecie disciplinata dal decreto legislativo 74/2000.

Secondo il gip, che ha convalidato la misura dell’autorità giudiziaria, i crediti «sono da considerarsi inesistenti per il volume, per il fatto che la società (aveva) un’attività assolutamente slegata da quella relativa all’edilizia e alla ristrutturazione di immobili» e che «i soggetti coinvolti, cedenti e cessionari, presentano profili di criticità».

https://www.ilsole24ore.com/art/frode-bonus-edilizi-guardia-finanza-perugia-sequestra-103-milioni-euro-AEP1zTBB