Non passa l’assunzione dell’esercito dei comandati, amici e comparielli dei politici, in Consiglio regionale della Campania. L’ufficio di presidenza fa retromarcia (dopo l’articolo di RETENEWS24 che aveva svelato il blitz a pochi mesi dalle elezioni) e nella seduta di ieri ha cancellato il comma 6 dell’articolo 19 del nuovo ordinamento dell’assemblea regionale che prevedeva la stabilizzazione senza concorso di circa 60 (50% della pianta organica) comandati nella pianta organica.
RETENEWS24 è in grado di ricostruire tutti i passaggi dell’infuocato ufficio di presidenza. I consiglieri di centrodestra e centrosinistra spingevano per l’approvazione della disposizione legislativa per ovvie ragioni elettorali. Francesco Capalbo, direttore generale del Consiglio (dimessosi un mese fa ma ancora in servizio) è stato irremovibile: non ha voluto dare l’ok alla procedura sollevando dubbi sulla regolarità e opponendo eventuali rilievi della Corte dei Conti.
Dopo il tira e molla, l’ufficio di presidenza ha accolto la tesi di Capalbo,fratello tra l’altro di Ferruccio, il magistrato della Corte dei Conti, titolare dell’inchiesta sui rimborsi in Consiglio regionale. Il braccio di ferro tra consiglieri regionali e burocrati (contrari all’assunzione) lascia sul tappeto anche l’altro direttore generale: Carlo d’Orta che ha rassegnato le dimissioni dall’incarico. Tempi duri per l’assemblea regionale alle prese anche con la grana giudiziaria che investe il presidente Pietro Foglia, coinvolto nello scandalo dei falsi rimborsi per fatture di benzina non rendicontate correttamente.