Testimone della sparatoria in cui sono morti genitori e fratelli. Racconta tutto alla polizia e consola la sorella di 3 anni.
Un bambino di sei anni racconta alla polizia come un commando di killer ha massacrato i suoi genitori, i fratellini di otto anni e otto mesi, e tre vicini. Poi il bimbo prende sotto il braccio la sorellina di tre anni. E finalmente si abbandona al pianto. Sono le immagini catturate da un fotografo dell'agenzia Epa giunto sul luogo dell'ennesima mattanza in Guatemala quando il fumo degli spari non si era ancora posato.
Come racconta il Daily Mail, i due bambini sono stati fortunati a sfuggire illesi alla pioggia di pallottole riversata dai killer sulla loro piccola casetta, una baracca di lamiera, a Las Escobas, nella municipalità di Villa Canales, 22 chilometri a sud di Guatemala City. Nelle foto si vede il piccolo Carlos indicare agli agenti il luogo dell'aggressione, mima persino gli assassini dei suoi familiari facendo il segno del mitra. Quindi abbraccia la sorellina. E in un ultimo scatto lo si vede singhiozzare, con il volo coperto dai pugni.