Lato A
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Quello che segue è ben lontano da ciò che si trova nei libri scolastici e nei libri di storia moderna. Molte delle grandi scoperte archeologiche non sono mai state presentate al grande pubblico e difficilmente lo hanno fatto i media.
Uno tra i più misteriosi artefatti è il Disco Genetico (Genetic Disc)
Il merito di questa straordinaria scoperta va al signor Klaus Dona, ricercatore indipendente che per primo rese pubblica l’immagine del disco.
Il merito di questa straordinaria scoperta va al signor Klaus Dona, ricercatore indipendente che per primo rese pubblica l’immagine del disco.
Il Disco Genetico è un reperto archeologico unico e straordinario, un disco in pietra di epoca precolombiana che sulle sue due facce racchiude i “segreti della vita”.
Su questo Disco ritrovato in Colombia ed ora esposto al Museo di Scienze Naturali di Vienna, che misura circa 27 centimetri di diametro, ed ha un peso di 2 Kg vi sono ancora molti enigmi da risolvere.
Il materiale di cui è composto risulta essere lidite, una pietra nera. per quanto riguarda la sua datazione, anche essendo di pietra non è stato possibile assegnarlo ad un periodo storico ben preciso, comunque sembra risalire a circa 6000 anni fa.
La particolarità del disco consiste nelle incisioni che sono presenti sulle sue due facciate che sembrano contenere informazioni genetiche.
Secondo Klaus Dona, queste incisioni rappresenterebbero il processo evolutivo che porta dalla rana all’uomo.
Su questo Disco ritrovato in Colombia ed ora esposto al Museo di Scienze Naturali di Vienna, che misura circa 27 centimetri di diametro, ed ha un peso di 2 Kg vi sono ancora molti enigmi da risolvere.
Il materiale di cui è composto risulta essere lidite, una pietra nera. per quanto riguarda la sua datazione, anche essendo di pietra non è stato possibile assegnarlo ad un periodo storico ben preciso, comunque sembra risalire a circa 6000 anni fa.
La particolarità del disco consiste nelle incisioni che sono presenti sulle sue due facciate che sembrano contenere informazioni genetiche.
Secondo Klaus Dona, queste incisioni rappresenterebbero il processo evolutivo che porta dalla rana all’uomo.
Lato B
Altri dettagli che si possono notare sulle due facce del disco genetico sono la visibile presenza di organi genitali, spermatozoi, ovuli, e perfino la fecondazione dell’ovulo che si trasforma in embrione fino ad arrivare alla formazione del feto. Nella parte inferiore del disco vi sono raffigurati un uomo ed una donna, con i genitali in evidenza; sul lato destro un bambino, un uomo ed una donna, ma con tratti somatici, diversi dall’uomo moderno. Una vera e propria rappresentazione della fecondazione, che parte dalla fecondazione dell’ovulo, ai vari stadi della crescita, del feto, all’embrione, arrivando alla nascita di due creature, forse gemelli.
L’aspetto interessante del disco genetico riguardo il campo biologico, sono le piccole immagini su di esso, note a noi per via dell’uso dei microscopi, ma stiamo parlando di un oggetto che ha migliaia di anni.
Esso mostra le immagini di un ovulo, spermatozoi, feti, e anche l’organo sessuale femminile.
Osservando le immagini, viene da pensare che l’uomo antico poteva sapere qualcosa, che a noi è profondamente noto tecnologicamente.
Esso mostra le immagini di un ovulo, spermatozoi, feti, e anche l’organo sessuale femminile.
Osservando le immagini, viene da pensare che l’uomo antico poteva sapere qualcosa, che a noi è profondamente noto tecnologicamente.
Questo ci porta a chiederci come hanno fatto a crearlo, e sopratutto chi lo ha creato ?
Quanto era avanzata l’antica conoscenza della genetica?
Quanto era avanzata l’antica conoscenza della genetica?