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domenica 16 settembre 2012

Fiorito, l'inchiesta scuote la Regione Lazio. Polverini convoca un consiglio d'urgenza.



La presidente punta a un taglio dei costi della politica. 
ROMA - L'inchiesta sulla spese folli del Pdl scuote la Regione Lazio e spinge la presidente Renata Polverini a convocare un consiglio d'urgenza entro lunedì con l'obiettivo di dare un taglio ai costi della politica. Nel caso mancasse un'intesa, la governatrice non esclude le dimissioni. Intanto l'intervista al Messaggero dell'ex capogruppo indagato per peculato, Franco Fiorito, provoca la reazione indignata di Giorgia Meloni. Mentre Angelino Alfano sentenzia: «Fiorito è fuori dal partito».

Consiglio urgente. 
Taglio dei costi della politica, riduzione dei fondi ai gruppi e nel caso di mancata convergenza la possibile estrema ratio delle dimissioni. Renata Polverini sarebbe intenzionata ad agire col pugno di ferro sul caso Fiorito. In Aula potrebbe presentare un suo progetto di 'tagli' alle spese della politica, in questi giorni al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica. In Aula, inoltre, potrebbe arrivare da parte sua l'idea di una drastica riduzione (se non un azzeramento) dei fondi oggi nella diretta disponibilità dei gruppi consiliari, in favore di un sistema che garantisca un maggior controllo delle spese dopo le vicende legate all'ex capogruppo. Non si esclude che Polverini possa addirittura arrivare, se non troverà dall'Aula un atteggiamento largamente collaborativo, anche a minacciare le più estreme conseguenze politiche, come le sue stesse dimissioni da presidente della Giunta, causando così, ai sensi dell'art. 44 dello statuto regionale, lo scioglimento del Consiglio. 

Alfano. «Al di là del profilo penale, occorre che ci si renda conto che in tempi di crisi, il primo che deve pagare il conto in termini di sobrietà, compostezza e anche un certo stile è il politico», commenta intanto il segretario del Pdl Angelino Alfano in merito all'inchiesta che vede indagato Fiorito. Fiorito «per quanto ci riguarda è gia fuori» dal partito, ha detto Alfano intervenendo al meeting della Confesercenti a Perugia.

Lo sfogo di Meloni. 
Giorgia Meloni è furiosa. Le frasi su sua sorella pronunciate da Franco Fiorito, l'ex capogruppo Pdl alla Regione Lazio ora indagato per peculato, non le sono piaciute per niente: «Arianna - tuona - è una lavoratrice precaria della Regione Lazio da oltre 10 anni. Ha collaborato inizialmente a titolo gratuito nel gruppo di An, ben prima che io ricoprissi ruoli pubblici. È una impiegata semplice, che ha avuto due bambine e che per conciliare la maternità con il lavoro usufruisce dei congedi parentali previsti dalla legge». 

«Il suo è un caso di "parentopoli al contrario": per evitare illazioni - continua - non ha mai completato un percorso di stabilizzazione lavorativa. Da Fiorito mi sarei aspettata delle scuse prima di vederlo scomparire dalla politica italiana. Ma come tutti i disonesti che pensano di essere più furbi degli altri ha provato a gettare fango su chi non ha scheletri nell'armadio, per far passare il principio "i politici sono tutti ladri". Mi auguro che sia espulso dal Pdl per il suo comportamento e per le sue sguaiate reazioni: la gente come lui infanga l'impegno di tutte le persone oneste che fanno politica».