Il leader di Italia viva, dopo aver fatto saltare il confronto con il presidente del Consiglio, nella e-news ha annunciato: "Diremo la nostra al premier con un documento scritto appena ci sarà occasione di incontrarci". Rosato: "Ci vedremo domani sera o giovedì".
E’ stato lui a volere lo scontro dentro la maggioranza, sempre lui a minacciare Giuseppe Conte in Senato perché su Recovery fund si ridiscutesse tutto da capo. Ma al momento della convocazione da parte del presidente del Consiglio, Matteo Renzi ha deciso di non presentarsi e di far rinviare l’incontro. Il motivo ufficiale? L’impegno della ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova a Bruxelles che le impedisce di partecipare al vertice delle 13. “Ci vedremo domani sera o giovedì“, ha dichiarato Ettore Rosato su Radio Rai Uno. Intanto, in attesa che il faccia a faccia venga ufficialmente riprogrammato, il leader di Italia viva continua a minacciare il governo. E questo nonostante ieri Conte, all’avvio delle consultazioni, abbia ottenuto l’appoggio di M5s e Pd a procedere con il governo e un no secco all’ipotesi rimpasto.
Non solo Renzi ha rinviato la resa dei conti, ma si è affrettato a usare la sua e-news per continuare a ricattare l’esecutivo. E per farlo è ripartito dall’accusa secondo cui sul Recovery plan il governo non sia mai stato consultato. Una notizia smentita però dal Fatto quotidiano di venerdì scorso: sono stati almeno 16 gli incontri al ministero su governance e spartizione dei fondi. Nonostante questo, Renzi scrive: “Il Presidente del Consiglio ha convocato i partiti di maggioranza. Il blitz notturno che avrebbe fatto approvare un documento non condiviso da nessuno e una task force in grado di sostituirsi al governo e al Parlamento è stato ufficialmente bloccato. Lo avevo chiesto in Parlamento (qui) e oggi sono felice che tutti diano ragione a Italia Viva“. In realtà, solo ieri, Conte ha ribadito che la task force ci sarà, come richiesto dall’Ue, e non “non sarà mai sovrapposta ai passaggi istituzionali”.
Ma qual è il piano del leader di Italia viva? Per ora consegnare un documento al premier con le richieste del suo partito. “Sui temi del “salto di qualità” del governo diremo la nostra al premier con un documento scritto appena ci sarà occasione di incontrarci (non oggi perché Bellanova è a Bruxelles). Appena consegnato al premier, lo manderemo a tutti gli amici delle Enews. Stiamo facendo una battaglia per le idee, non per le poltrone: all’incontro verranno anche le ministre, che sono pronte a rimettere il mandato, se serve. Perché chi dice che noi facciamo confusione per avere mezza poltrona in più deve prendere atto che noi siamo l’unico partito che è pronto a rinunciare alle poltrone, non a chiederle”.
Mentre gli alleati tacciono, anche nella speranza che le tensioni possano rientrare, a esporsi è stato il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia: “Chi pensa a fare giochini di palazzo in piena pandemia dimostra di essere un irresponsabile“, ha detto a Rainews24. “Parlare di crisi è semplicemente surreale. I cittadini sono confusi perché invece di mettere davanti la pandemia c’è chi mette davanti le liturgie della politica. Io per fortuna faccio parte del Pd e Zingaretti non fa sconti, si è messo sulle spalle sin dall’inizio la coesione della maggioranza. Il Pd si occupa dei problemi del Paese“.