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giovedì 27 settembre 2012

Renata in barca a scrocco.



Una gita a Ponza, nel giugno scorso. Per la quale la ex governatrice ha usato non una, ma due motovedette della Guardia di Finanza. Facendo anche spostare tre motopescherecci che le davano fastidio.

Non una ma ben due motovedette delle Fiamme Gialle per la gita a Ponza di Renata Polverini. Una velocissima V2050, mezzo adottato per sconfiggere i contrabbandieri, ad aprire il convoglio e poi un comodo guardacoste lungo 22 metri per la governatrice, i suoi quattro amici e un carico di bagagli. Che i militari hanno scaricato a terra, improvvisandosi facchini. Cinque anni fa, dopo lo scandalo per le escursioni del generale Roberto Speciale e di tanti politici a bordo di mezzi della Finanza, si era promesso che non sarebbe mai più accaduto. Invece queste foto documentano il tour di Renata & Friends lo scorso 24 giugno sulla rotta Ponza-Anzio.

L'ex governatore era di ritorno da un impegno ufficiale: aveva assistito alla finale del Premio Caletta. Sedeva in prima fila assieme al neosindaco di Ponza Piero Vigorelli, celebre conduttore televisivo da sempre vicino al Pdl e ora top manager de La7, e a Bruno Vespa. Uno serata condotta da Claudio Lippi e dalla meno nota Adele Di Benedetto, con sfilata di modelle abbastanza svestite che indossavano abiti di sarti emergenti laziali, e un mini talk show improvvisato da Vespa. Tra i premiati Alessandro Cecchi Paone, che sfoggiava brache etniche, e Licia Colò, a cui è stato riconosciuto l'impegno per la promozione dell'isola pontina.

La serata è organizzata da Almadela, un'associazione di Latina che si occupa di promozione tv, moda e formazione giovanile quasi sempre con finanziamenti pubblici. E il Premio Caletta è venuto a costare circa 30 mila euro, raccolti tra sponsor privati e contributi pubblici, come spiega Alberto Lauretti, presidente di Almadela. Provincia e Regione dovrebbero stanziare 10 mila euro, mentre le spese di luci e palco sono state a carico del Comune. Secondo Lauretti «il grosso delle spese se ne vanno per i trasporti e i biglietti degli aliscafi». Gli ospiti, giura Lauretti, «arrivano sempre con mezzi pubblici, così è stato per Paolo Bonaiuti, per il prefetto di Latina e tutti gli altri».

Non per la Polverini, che ha usufruito di un trasporto privilegiato degno di un sovrano. Stando alle testimonianze, ore prima dello sbarco tre pescherecci sono stati fatti spostare dalle Fiamme Gialle per garantire un attracco rapido. Con un motoscafo militare che vigilava a largo del molo, accogliendo poi l'arrivo della motovedetta presidenziale. Che non si trattasse di una missione istituzionale lo conferma anche il suo look: pantaloni bianchi e canottiera fiorita.


http://espresso.repubblica.it/dettaglio/renata-in-barca-a-scrocco/2191916