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venerdì 22 marzo 2013

I marò in viaggio verso New Delhi.



Roma - (Adnkronos/Ign) - Girone e Latorre tornano in India. Palazzo Chigi: ''Ottenuta dalle autorità indiane l'assicurazione riguardo alla loro tutela". Napolitano: ''Da Latorre e Girone senso di responsabilità, spero presto riconosciute le loro ragioni''. Alfano: ''Decisione grave, tragico ritorno a Italietta''. Gen. Del Vecchio: ''Sconcertato, è doccia fredda''.Marò indagati per violata consegna dalla Procura militare di Roma.

Roma, 22 mar. (Adnkronos/Ign) - I due marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre sono in viaggio verso New Delhi. Palazzo Chigi in una nota ha spiegato di aver ''ottenuta dalle autorità indiane l'assicurazione riguardo alla loro tutela''.
Prima di procedere con il rientro a Nuova Delhi dei due fucilieri, "il governo italiano ha chiesto all'India chiarimenti" sulle condizioni cui sarebbero stati soggetti i marò al loro rientro e sull'applicabilità della pena capitale, ha detto il ministro degli Esteri indiano, Salman Khurshid, riferendo sul caso alla Lok Sabha a Nuova Delhi.
"Il governo ha informato il governo italiano che" Girone e Latorre "non sarebbero stati soggetti all'arresto se fossero rientrati entro la scadenza fissata dalla Corte Suprema indiana e che - in base ad una giurisprudenza indiana ben consolidata - questo caso non rientra nelle categorie di casi che prevedono la pena capitale, ossia casi rarissimi. Perciò non deve esservi alcuna preoccupazione al riguardo".
Questi chiarimenti, ha poi reso noto il ministro, verranno presentati alla Corte Suprema. "A seguito del chiarimento abbiamo avuto conferma del fatto che il governo italiano sta organizzando il rientro dei due marò italiani entro la data concessa dalla Corte Suprema. Sono lieto che la vicenda sia arrivata ad una conclusione soddisfacente e che il processo a carico dei marò proceda in linea con le disposizioni della Corte Suprema del 28 gennaio 2013".
Khurshid ha anche dichiarato: "Alla fine posso dire che la diplomazia continua a lavorare mentre tutti pensano che tutto è perso e quindi per favore date alla diplomazia qualche possibilità in più di gestire le cose che sono importanti per il nostro paese".
Questo quanto dichiarato Khurshid ha reso noto che informerà il Parlamento degli ultimi sviluppi. Quanto ai prossimi passi, il capo della diplomazia indiana ha tenuto a precisare che "la legge resta la stessa. Nulla cambia dal punto di vista legale".