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sabato 3 giugno 2023

NAZIM HIKMET. - Simone Terreni

 

60 Anni fa moriva NAZIM HIKMET.
Uno dei miei Poeti preferiti.
Di origini turche, incarcerato ed esiliato per le sue idee, adorato da Roberto Vecchioni e dal regista Ferzan Özpetek.
Le sue Poesie sono struggenti, moderne, vanno dritte al cuore, con un linguaggio semplice e pieno di trepidazione.
A me hanno sempre tanto emozionato.
Ecco una delle mie preferite:
[ALLA VITA]
La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
come fa lo scoiattolo, ad esempio,
senza aspettarti nulla dal di fuori
o nell'al di là.
Non avrai altro da fare che vivere.
La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che messo contro un muro, ad esempio,
le mani legate,
o dentro un laboratorio
col camice bianco e grandi occhiali,
tu muoia affinché vivano gli uomini
gli uomini di cui non conoscerai la faccia,
e morrai sapendo
che nulla è più bello,
più vero della vita.
Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che a settant'anni, ad esempio,
pianterai degli ulivi
non perché restino ai tuoi figli
ma perché non crederai alla morte
pur temendola,
e la vita peserà di più sulla bilancia.
- 1948

sabato 18 marzo 2023

La mia mamma - Annamaria

 

Ricordi?
Avevi una chioma bionda, un giorno
Il sorriso allegro, e due occhi vispi, che sembravano parlare
La forza di chi ha sempre combattuto contro un mondo che voleva annientarla
Desiderio di fare, di esserci

Eri donna, e lo sei ancora
Figlia, sì. E poi moglie, mamma, nonna
Ma prima ancora, alle origini, donna
Eri sola, e loro erano in tanti
Troppi

Ti hanno mai ascoltata?
Dopo le richieste, dopo le pretese, dopo gli ordini
C’è mai stato un momento in cui qualcuno ti abbia davvero ascoltata?
Quanto è costato sentirsi continuamente sotto esame?
Darsi, e darsi
Fino a non poterne più

E poi le lacrime, i giorni bui
Chi c’era accanto a te quando hai creduto di non farcela?
In cosa hai intravisto la luce che ti ha spinta ad andare avanti?
Hai conosciuto tanto dolore, mamma
Come hai fatto a contenerlo tutto?

Sei la mia mamma
Guardo il tuo volto stanco, i capelli ormai grigi, gli occhi assenti
Ma vedo ancora quella giovane donna, minuta ed energica,
Che s’illuminava, al sole dei giorni d’estate
Quando si scendeva in spiaggia, tutti assieme

Ti piaceva il mare
Spogliandoti dei tuoi vestiti, gettavi via tutto il peso della tua vita
Scioglievi i capelli
E con il sorriso più bello del mondo, ti immergevi nelle acque
Bella come una Venere, tornavi ad essere DONNA

La mia mamma

https://www.facebook.com/photo/?fbid=492527193091852&set=a.119897573688151

mercoledì 22 febbraio 2023

Manuela Toto

 

Si salveranno solo i flessibili

e i diversamente agili,
quelli con le prospettive
e i pensieri ampi.
Si salveranno
quelli che sbagliano in fretta
e fanno delle cadute
slanci,
i domatori del pessimismo,
i navigatori disancorati
e gli apprendisti stregoni in generale.
Si salverà
chi accorda il respiro e i pensieri
al presente,
chi ascolta fino in fondo
prima di parlare,
chi sa che l’acqua arriva sempre al mare
e non impreca contro il buio,
ma si fida del tunnel,
perché sa che la luce
non va cercata fuori
ma accesa dentro.

Manuela Toto

Immagine: Opera di Jiang Caiping 

domenica 8 gennaio 2023

Un tempo sarebbe stato facile amarmi. - Gabriel Garcia Marquez

 

Un tempo sarebbe stato facile amarmi.
Ero dolce.
Credevo nelle promesse, nelle parole.
Giustificavo tutto, anche il male che sentivo e non ammettevo.
Mi prendevo la colpa, anche se non la capivo.
Pur di non perdere chi amavo, sopportavo ogni mancanza,
anche quando mancavo io e non sapevo più ritrovarmi.
Abbracciavo senza chiedere nulla in cambio.
Ero indifesa.
Da proteggere.
Da distruggere.
Oggi è difficile amarmi, restarmi accanto.
Rispettare i miei spazi, comprendere i miei silenzi, la mia indipendenza,
il mio bisogno di vivere e di costruire usando solo le mie forze.
Io che del mio equilibrio cercato, sofferto e trovato
ne faccio un vanto da gridare al presente ogni giorno.
Io che credo nell’Amore molto più di ieri.
Amore che non ha nulla a che fare con le briciole,
con l’arroganza, con l’assenza, con l’infedeltà.
Oggi è difficile amare la donna che sono diventata.
Dopo i sogni sfumati, le ali spezzate, le labbra spaccate.
Sicura delle mani da stringere che vorrei
e degli occhi che non vorrò più incrociare.
È difficile.
Forse è impossibile.
Sicuramente è raro incontrare un’anima che ci ami oltre noi stessi,
dove fingiamo di essere forti mentre imploriamo gli abbracci
di chi possa amarci sapendoci fragili e imperfetti.
Io dell’amore non so molto, forse.
Non posso insegnarlo.
Ma so che ha a che fare con il rispetto.
E con le scelte che non s’impongono, ma si costruiscono.
Insieme.
Quando si diventa l’unica scelta e mai un’opzione tra tante.
Alla persona che sono stata devo tanto, soprattutto scuse.
Alla persona che sono, un promemoria:
ricordati delle tue ali, ricordati di te.
All’Amore, a quello come dico io.

(Gabriel Garcia Marquez)

martedì 27 settembre 2022

LA MIA ANIMA HA FRETTA. - Mario de Andrade


 LA MIA ANIMA HA FRETTA

Ho contato i miei anni e ho scoperto che ho meno tempo per vivere da qui in poi rispetto a quello che ho vissuto fino ad ora.
Mi sento come quel bambino che ha vinto un pacchetto di dolci: i primi li ha mangiati con piacere, ma quando ha compreso che ne erano rimasti pochi ha cominciato a gustarli intensamente.
Non ho più tempo per riunioni interminabili dove vengono discussi statuti, regole, procedure e regolamenti interni, sapendo che nulla sarà raggiunto.
Non ho più tempo per sostenere le persone assurde che, nonostante la loro età cronologica, non sono cresciute.
Il mio tempo è troppo breve: voglio l’essenza, la mia anima ha fretta. Non ho più molti dolci nel pacchetto.
Voglio vivere accanto a persone umane, molto umane, che sappiano ridere dei propri errori e che non siano gonfiate dai propri trionfi e che si assumano le proprie responsabilità. Così si difende la dignità umana e si va verso la verità e l' onestà.
È l’essenziale che fa valer la pena di vivere.
Voglio circondarmi di persone che sanno come toccare i cuori, di persone a cui i duri colpi della vita hanno insegnato a crescere con tocchi soavi dell’anima.
Sì, sono di fretta, ho fretta di vivere con l’intensità che solo la maturità sa dare.
Non intendo sprecare nessuno dei dolci rimasti. Sono sicuro che saranno squisiti, molto più di quelli mangiati finora.
Il mio obiettivo è quello di raggiungere la fine soddisfatto e in pace con i miei cari e la mia coscienza.
Abbiamo due vite e la seconda inizia quando ti rendi conto che ne hai solo una.

sabato 11 dicembre 2021

Andrew Faber

 

I sognatori.
I mezzi pazzi.
Gli ubriachi.
I persi.
I poeti.
I musici.
Disegnatori.
Artisti.
I soli.
Quelli che han fatto pace con il buio
della notte. E dei pensieri.
Quelli che si tengono per loro le sconfitte
senza mai elemosinar perdono.
Quelli buffi. Goffi.
Che ogni tanto piangono e lo dicono.
Un poco sociopatici e per questo
affascinanti.
Quelli che han scoperto
di cosa è fatta la paura
e anche un po’ l’amore
e da quel giorno vivono meglio.
E da quel giorno hanno paura di far male.
Quelli che in una mattina qualunque
dopo aver bevuto un buon caffè
hanno deciso di sparire
di vivere
di incontrare la bellezza
di andare.
Perché così succede.
Quelli che han lasciato
il corrimano già da un pezzo
e non ricordano la strada dell’andata
figuriamoci quella del ritorno.
Padroni e schiavi della verità.
Loro.
Che certamente vi sorrideranno
dopo un: ciao come stai?
Loro, baciateli con cura.
Loro, abbracciateli più forte.
Andrew Faber

lunedì 15 settembre 2014