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mercoledì 12 dicembre 2018

EN RETROMARCHE-MACRON SI TRAVESTE DA POPULISTA ALLA RENZI.

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Per placare la Francia in rivolta Macron aumenta i salari minimi di 100 euro al mese (vedi bene come gli 80 euro di Renzi hanno fatto scuola!). A partire da gennaio parte un aumento di 1,8 per tutti. Si annulla la contribuzione sociale generalizzata (CSG) per i pensionati che guadagnano meno di 2.000 euro al mese. Si detassano gli straordinari in busta paga dal gennaio. Si chiede alle imprese che sono andate bene di dare un bonus fine anno ai dipendenti esentasse. Anche i dirigenti di grandi imprese francesi dovranno versare le imposte in Francia e così pure i giganti che fanno profitti in Francia. Nelle elezioni si terrà conto anche delle schede bianche (?). Se tutto ciò sarà approvato dall'Assemblea, lo Stato avrà 10 miliardi di spese in più. Il deficit al 2,8% nel 2019 appare “fuori portata” e anche il tetto del 3% “non è più garantito”, ma Macron dice che “superare il 3% non è più un tabù“.
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Marcus.
E la cosiddetta "Europa"? Non grida al disatro?
E la cosiddetta "Onu"? Quando chiederà alla Francia di smettere di saccheggiare l'Africa?
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Camacho.
Simpatico invece che per prevedere una procedura di infrazione verso la Francia ha bisogno che le misure vengano "formalmente annunciate e dettagliate", mentre per l'Italia è sufficiente considerare solo i saldi finali preannunciati, visto che una legge finanziaria dettagliata non è ancora presente. Vediamo ora se lui insieme a Moscovici si muoveranno da subito con le minacce e l'intransigenza preventive in modo da far salire lo spread francese, per portare Macron al rispetto delle norme fiscali (e stiamo parlando del deficit nominale sopra al 3%).
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Luciano.
Ora stiamo a vedere cosa diranno Bruxelles e il prode Moscovici sullo sforamento del Debito,
ma dopo le performance della grande Germania e di Deutsche Bank, ovviamente passato in sordina dai ns leccapiedi giornalai, ci si puo aspettare di tutto !!!!
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Allertasto.
Si scopre che è la Francia il Paese più esposto finanziariamente; il Paese che ricorrendo al debito sta vivendo l’oggi più di tutti con i mezzi del domani. È vero, il debito pubblico in rapporto al Pil è più contenuto rispetto all’Italia ma se si somma l’esposizione delle società (circa 160% del Pil), delle banche (90% ) e delle famiglie (60%) vien fuori che il sistemaFrancia viaggia con una leva enorme, che supera il 400% del Pil, pari a 9mila miliardi di debiti cumulati. L’Italia, sommando tutti gli attori economici, supera di poco il 350% a fronte del 270% della Germania ".
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.E il debito francese è di 2300 miliardi, superiore al nostro..
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Bassettoni.
Povero Macron, da una parte cerca di non fare la fine del suo compare Renzi dall'altra deve obbedire agli ordini del potere finanziario nella speranza che il popolo ("che brutta gente, signora mia...") non se ne accorga. Se poi ci mettiamo la ridicola figura che sta facendo la disperata signora May in Inghilterra il quadro è completo.
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Erina Bavetta.
Ah ecco... mi stavo proprio chiedendo come, con tutte quelle promesse, la Francia riuscirà a stare nei parametri europei..... per la Francia "si vigilerà" per l'Italia "la procedura di infrazione".. Senza contare gli introiti osceni e la speculazione sulle ex colonie!!!
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LEUCISCUS.
Per i francesi "passare oltre il 3% non è un tabù" mentre per noi si scatenano le sanzioni già facendo una manovra al 2,4%.
Usciamo dalla follia dell'€uro.
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Daniels.
La Francia ha gia' piu' volte violato i limiti imposti dallo stesso patto europeo di stabilita'.In questo momento l'attuale governo italiano ha le carte piu' in regola di Macron per centrare gli obbiettivi che si e' prefissato, la nostra economia non e' piu' debole ma è diversa. Allego uno stralcio da un link autorevole 
https://www.google.it/a…/amp.ilsole24ore.com/pagina/AE2nIVKC
"se si amplia lo sguardo al debito aggregato, ovvero ai livelli di indebitamento di tutti gli attori economici (Stato, imprese, banche e famiglie) l’Italia si rivela d'emblée un Paese nella media, senza grossi problemi di debito.
Sempre seguendo questa classifica - che però al momento non fa parte delle griglie con cui l’Unione europea giudica l’operato dei suoi membri - si scopre che è la Francia il Paese più esposto finanziariamente; il Paese che ricorrendo al debito sta vivendo l’oggi più di tutti con i mezzi del domani. È vero, il debito pubblico in rapporto al Pil è più contenuto rispetto all’Italia ma se si somma l’esposizione delle società (circa 160% del Pil), delle banche (90% ) e delle famiglie (60%) vien fuori che il sistemaFrancia viaggia con una leva enorme, che supera il 400% del Pil, pari a 9mila miliardi di debiti cumulati. L’Italia, sommando tutti gli attori economici, supera di poco il 350% a fronte del 270% della Germania."

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