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sabato 20 febbraio 2016

Corte dei Conti incrina le certezze di Renzi sulla finanza pubblica. "Il quadro è cambiato, il futuro è incerto". - Carlo Renda

CORTE CONTI

Il quadro è cambiato "bruscamente", ora il futuro è di nuovo incerto. 
Il risanamento della finanza pubblica resta "impegnativo", anche perché i margini di flessibilità "sono esauriti", la spending review non produce risultati positivi e mancano investimenti pubblici che stimolino la crescita. Lo afferma il presidente della Corte dei Conti, Raffaele Squitieri, aprendo l'Anno Giudiziario 2016, in una relazione che evidenzia i timori sul risanamento della finanza pubblica, legate da un lato alla frenata nella riduzione del deficit e dall'altro dall'insuccesso delle strategie di riduzione della spesa.
QUADRO CAMBIATO, FUTURO INCERTO. Il 2015 "si era aperto con prospettive straordinariamente favorevoli per le economie europee", proprio "un anno fa, in occasione dell'apertura dell'anno giudiziario", ma "il quadro è cambiato, piuttosto bruscamente, fin dall'estate scorsa, generando nuovamente incertezza sul futuro". La "combinazione sfavorevole" di crescita debole e inflazione quasi a zero penalizza particolarmente l'Italia, impegnata in uno sforzo di risanamento dei conti pubblici. Raffaele Squitieri sottolinea che l'incertezza "sì è accentuata in queste ultime settimane per i timori del ripetersi di scenari che sembravano superati di forti tensioni sui mercati. In una fase così delicata per il nostro paese, è fondamentale fornire impulso alla crescita e all'occupazione, pur nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica". Allo stesso modo è importante "rinsaldare la fiducia nello stato e la credibilità del paese".
FLESSIBILITÀ ESAURITA "I margini di flessibilità acquisiti in sede europea sono interamente utilizzati nella manovra di finanza pubblica per il 2016" ha notato il presidente della magistratura contabile, "in tal modo si mantiene il profilo discendente del deficit dei conti pubblici che, tuttavia, assume una cadenza più rallentata. Una scelta che assegna un ruolo importante alla maggiore espansione del prodotto nominale". Secondo i magistrati, "per i prossimi anni il profilo programmatico di riequilibrio della finanza pubblica resta impegnativo"
SERVONO INVESTIMENTI PUBBLICI NELLE OPERE "Recuperare adeguati livelli di intervento pubblico nel campo delle opere non rappresenta solo una condizione chiave per il rispetto della clausola europea sugli investimenti richiesta dal Governo, ma costituisce anche e soprattutto la condizione per ottenere adeguati livelli di crescita, riassorbendo un ritardo nelle dotazioni infrastrutturali che rischia di incidere sul potenziale competitivo del paese".
BOCCIATA LA SPENDING REVIEW . La strategia di riduzione della spesa pubblica ha riportato "un parziale insuccesso imputabile a una non ottimale costruzione di basi conoscitive". Secondo la Corte dei Conti, che entro marzo stilerà un rapporto per il Parlamento, "dai tagli è derivato un progressivo offuscamento delle caratteristiche dei servizi che il cittadino può e deve aspettarsi dall'intervento pubblico cui è chiamato a contribuire". Squitieri sottolinea che "i margini di risparmio lato spese potrebbero rivelarsi limitati, in un quadro di finanza pubblica che impone ancora di trovare spazi di correzioni non marginali della spesa, anche allo scopo di affrontare la questione complessa del carico fiscale".
SANITÀ COMPROMESSA DAI TAGLI. "Al netto di quanto destinato alla spesa sanitaria, si evidenzia come il progressivo taglio delle risorse disponibili si sia tradotto in una modifica di rilievo delle funzioni svolte, con caratteristiche diverse tra Regioni, e come ciò stia progressivamente portando a delineare particolari modelli territoriali e diversità d'acesso dei cittadini ai servizi" ha detto la Corte dei Conti.
LEGGI COMPLESSE, ILLEGALITÀ DIFFUSA. "Le illegalità trovano nella complessità e nella moltiplicazione delle leggi spazi più fertili per fare presa piuttosto che presidi od ostacoli al loro diffondersi" afferma il presidente della Corte dei Conti. "L'efficiente funzionamento della macchina della giustizia, quale strumento principe di contrasto delle illegalità, costituisce un elemento decisivo per contribuire allo sviluppo e alla crescita del Paese", spiega. "Occorrono a tal fine norme chiare e non stratificate in apparati complicati, alla cui mancanza spesso deve supplire l'impegno dei magistrati nell'individuare soluzioni, anche organizzative, atte a rendere più snella e rapida l'applicazione processuale".
CRITICITÀ SULLE SOCIETÀ PARTECIPATE. La Corte dei Conti torna ad affrontare il tema delle società partecipate, citando alcuni dati: meno del 20% dei Comuni ha dichiarato di non possedere partecipazioni; di queste, poco più di un terzo riguarda i servizi pubblici locali, pur rappresentando una parte significativa del valore della produzione (più del 70% dell'importo complessivo); netta è la prevalenza degli affidamenti in house, essendo risultato irrisorio il numero di servizi affidati con gara (meno di 100 a impresa terza e 400 a società mista su un totale di 26 mila). La magistratura contabile torna a chiedere perciò "di sopperire a lacune che provocano incertezze e oscillazioni giurisprudenziali". Dunque, di intestare la giurisdizione in materia in via esclusiva alla Corte.