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domenica 29 marzo 2020

Iene avvoltoi e sciacalli. - Massimo Erbetti

Gli sciacalli e gli avvoltoi sulla carcassa Springbok - Etosha ...

Oltre diecimila sono i morti, diecimila madri, padri, nonni, figli fratelli, sorelle, amici, morti soli, senza nessun conforto, senza una carezza, un abbraccio, senza un funerale, senza una degna sepoltura, senza un ultimo saluto. 
Soli come cani in una corsia d'ospedale, o nelle loro case. Tragedia nella tragedia, orrore nell'orrore, dolore nel dolore..e tu iena, avvoltoio, sciacallo, cosa fai? 
Continui nella tua ridicola, puerile e schifosa corsa alla conquista di un voto, continui nella tua smania di potere, continui a comportarti come se nulla fosse, passi su quei cadaveri come fossero ciottoli, come fossero ghiaia, come fossero formiche e non sei soddisfatto, vuoi di più, vuoi sempre di più, te ne freghi del dolore di chi è rimasto a piangere chiuso nella propria casa, perché in un momento come questo, non ha neanche la possibilità di piangere sulla tomba di chi se n'é andato. 
Si parlo a te iena, parlo a te avvoltoio, parlo a te sciacallo...parlo proprio a te...a te che punti il dito perché aiutiamo gli altri, ma poi quando gli altri non aiutano noi li insulti, li copri di ingiurie...
parlo con te che plaudi al tuo amministratore perché da da mangiare ai poveri e quando lo fa il governo, lo accusi di fare la carità, parlo a te che vorresti dare soldi a tutti indistintamente, ma in passato hai criticato il reddito di cittadinanza perché lo ricevevano i fannulloni...e parlo anche a te che di nascosto, blocchi i decreti del governo e in pubblico lo accusi di non essere abbastanza veloce...parlo a te che per sopravvivere hai bisogno di un nemico, hai bisogno di rabbia, di odio, te ne nutri, ne trai linfa vitale...parlo a te che chiedi coerenza, ma la tua l'hai buttata alle ortiche...parlo a te che un giorno apriresti tutto e il giorno dopo lo chiuderesti. Parlo a te che in un momento del genere parli ancora alla pancia delle persone e non al cervello...si parlo a te iena, parlo a te avvoltoio, parlo a te sciacallo...ti parlo, ti scrivo, anche se so che tu non hai orecchie per sentire, non hai occhi per vedere, non hai cuore per ascoltare...lo so, le mie sono parole al vento, le parole di chi non conta nulla, ma le voglio e devo scriverle, lo devo alla mia coscienza, lo devo al dolore che vedo in giro, le devo a chi ogni giorno combatte per provare a salvare vite.