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lunedì 24 settembre 2012

Regione Lazio, non solo Pdl: fino a 22mila euro l’anno a consigliere per mangiare. Loredana Di Cesare


Regione Lazio, non solo Pdl: fino a 22mila euro l’anno a consigliere per mangiare

Il primato spetta ai due consiglieri de La Destra: nel 2011 hanno registrato 44mila euro alla voce “Alberghi, ristoranti, bar”. Secondi, nella speciale classifica, i consiglieri Udc: 119mila euro in sei. Senza contare le "spese varie", in cui sono ancora i centristi a primeggiare: 145mila euro. Ultimi i radicali: in un anno i due consiglieri hanno chiesto in tutto poco più di mille euro.
Ventiduemila euro a testa spesi, in un anno, tra alberghi, ristoranti e bar. E’ la media dei due consiglieri regionali del Lazio de La Destra: Francesco Storace e Roberto Buonasorte. Un abisso di zeri li separa dai due colleghi della lista radicali Bonino-Pannella, Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, che nel 2011 non si sono concessi più d’un caffè ogni due giorni. I due, alla voce “Alberghi, ristoranti, bar”, registrano un’uscita di soli 170 euro a testa.
Lo scandalo rimborsi, nella regione Lazio, non riguarda soltanto il Pdl di Franco Fiorito. A giudicare dal bilancio 2011, infatti, anche gli altri partiti della maggioranza hanno qualcosa da spiegare. A partire dai 44mila euro spesi, in alberghi bar e ristoranti, dalla Destra di Storace. E anche l’Udc fa registrare cifre da record: per la stessa voce segnala rimborsi da 119mila euro. Anche se è la lista Polverini – 13 consiglieri – che, nel complesso, registra più spese per questo capitolo: 195mila e 179 euro. In media: 15mila euro per singolo onorevole. Il Pdl di Franco Fiorito, sulla stessa riga di bilancio, si attesta a quota 83mila4.900 euro per ognuno dei suoi 17 consiglieri.
Ed è impressionante verificare che, sommando le spese di maggioranza e opposizione, gli onorevoli della Pisana vengono rimborsati nel solo 2011 – sempre per spese di alberghi, bar e ristoranti – per mezzo milione di euro.
A ciascuno il proprio metro. I 14 consiglieri del Pd contano 23mila euro, in media milleseicento a testa, mentre il grafico torna a schizzare verso l’alto quando incrociamo i dati dell’Udc: i suoi 119mila euro valgono mediamente, per i sei consiglieri, 20mila euro. In questa speciale classifica – che andrebbe verificata fattura per fattura – l’Udc si aggiudica il secondo posto, alle spalle di Storace e Buonasorte. Nell’opposizione si scopre che un singolo consigliere dell’Idv può spendere, per questa voce di bilancio, sei volte più di un collega del Pd: i 5 consiglieri dell’Idv infatti, ottengono un rimborso di 41mila euro, che suddivisi valgono 8mila e 200 euro a testa.
E se ogni gruppo, nella sede del consiglio regionale del Lazio, può vantare un proprio primato, nella rendicontazione dei rimborsi, va detto che il più singolare è quello registrato alla voce “spese varie”. La spesa più esorbitante, anche questa volta, tocca alla maggioranza: al primo posto svetta l’Udc che ha chiesto rimborsi per 145mila euro. Più di un terzo dell’intero consiglio regionale che, nel complesso, sommando maggioranza e opposizione, per “spese varie” chiede 360mila euro di rimborsi. Il che significa: ognuno dei cinque onorevoli Udc ha “variamente” speso 24mila euro. Ben 2mila al mese: più dello stipendio che, milioni di italiani, si ritrovano mensilmente in busta paga. Sommando le due voci il dato si fa ancora più sconcertante: tra spese varie, caffè, alberghi e ristoranti, si scopre che il singolo consigliere dello Scudo crociato, nel solo 2011, ha speso 44mila euro. Sorpassando persino la Destra che, alla stessa voce segna soltanto 15mila euro. Il Pdl di Franco Fiorito dichiara uscite per 114mila euro: 6mila e 700 euro per ciascuno dei suoi 17 consiglieri. “Imbarazzante” – per gli altri – la rendicontazione dei soliti radicali: solo 662 euro.