sabato 15 novembre 2014

Protone, elettrone, neutrone.



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Sta succedendo a Genova, e' terrificante...guardate!

De Girolamo vicepresidente Giunta autorizzazioni. M5S: “Ma è indagata”.



La deputata del Nuovo centrodestra succede ad Antonio Leone, eletto al Csm. Ma è accusata di abuso d'ufficio, truffa e turbativa d'asta nell'ambito dell'inchiesta sulla Asl di Benevento. I 5 stelle: "Controllori e controllati che diventano la stessa persona".

Nunzia De Girolamo vicepresidente della Giunta per le autorizzazioni a Montecitorio. La deputata del Nuovo centrodestra è indagata per abuso d’ufficio, truffa e turbativa d’asta nell’ambito dell’inchiesta sulla Asl di Benevento. La sua nomina è arrivata dopo che Antonio Leone, prima vicepresidente, è stato eletto nel Consiglio superiore della magistratura. La decisione ha sollevato alcune polemiche visto il ruolo della giunta che è chiamata a giudicare su richieste di indagini, arresti e intercettazioni relative ai parlamentari. Critico il Movimento 5 stelle: “Decisione che mostra il volto peggiore di questa classe politica”.
Solo qualche ora prima, c’era stato uno scontro in giunta, anche se questa volta al Senato, per la decisione della maggioranza di salvare il senatore Antonio Azzollini e di fermare l’utilizzo delle registrazioni che lo riguardano nell’inchiesta sul porto di Molfetta. “La De Girolamo”, continuano i 5 stelle, “è attualmente sotto indagine nel secondo filone d’inchiesta scaturito dalle conversazioni registrate da Felice Pisapia, ex responsabile economico dell’Asl di Benevento. Autorizzerà il suo arresto nel prossimo futuro? Siamo all’apice delle contraddizioni. Il pieno sconcerto e la mancanza di qualsiasi etica politica. Controllori e controllati che diventano la stessa persona. Indagati che diventano vice presidenti della Giunta che autorizza a sua volta l’arresto di un deputato. Ci chiediamo chi possa aver mai voluto questa nomina così assurda e indegna”.
Chi difende la De Girolamo è il presidente della Giunta Ignazio La Russa: “Non ci sono stati e non ci sono nemmeno in prospettiva, elementi per un procedimento di competenza della Giunta per le autorizzazioni (che peraltro esprime solo una proposta all’Aula) a carico dell’onorevole Nunzia De Girolamo. La nomina a vicepresidente è avvenuta a larghissima maggioranza. Trovo pertanto inutile la polemica sollevata da alcuni membri della Giunta i quali sanno benissimo che, anche laddove si dovessero manifestare situazioni di conflitto d’interesse, ne deriverebbe da parte dell’eventuale interessato il dovere di astensione dal voto”.
Viene lo sgomento....come facciamo a sopportare questo marciume?

"Troppo sangue infetto": l'Europa condanna l'Italia „

"Troppo sangue infetto": l'Europa condanna l'Italia

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E' la seconda volta che il nostro Paese viene condannato dalla Corte di Strasburgo sul tema: la prima sentenza obbligava lo Stato a pagare i 60mila infettati.



"Troppo sangue infetto": l'Europa condanna l'Italia
a Corte europea dei diritti umani (Cedu) ha di nuovo condannato il nostro paese, ma stavolta le carceri non c'entrano: lo Stato dovrà risarcire gli oltre 60mila pazienti a cui è stata somministrata una trasfusione con sangue infetto. 

La Cedu ha stabilito che lo Stato deve versare a tutti gli infettati l'indennità integrativa speciale prevista dalla legge 210/1992. Non è la prima volta che i giudici di Strasburgo si esprimono su questo tema: la prima volta era stato nel 2013 e il tutto era partito da un esposto presentato da 162 pazienti  che avevano contratto hiv, epatite B o C dopo una trasfusione o somministrazione di emoderivati. 
Soddisfatta l'associazione Politrasfusi (Api) perché adesso "i cittadini infettati ricevono un indennizzo, sulla base della legge 210 del 1992, pari a un minimo di circa 540 euro al mese. Ma grazie alla sentenza percepiranno cento euro in più". 


Potrebbe interessarti:http://www.today.it/cronaca/sangue-infetto-europa-condanna-italia.html
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Genova oggi.

Cornigliano 1

Cornigliano 2

Mignanego

Foto dei lettori.

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Oggi a Genova...



Alluvione a Genova il 15 novembre 2014, esondato il Polcevera.

Il Papa: no ad aborto ed eutanasia, i medici cattolici debbono obiettare.



Il Pontefice: «Il pensiero dominante propone una falsa compassione: quella che ritiene sia un aiuto alla donna favorire l’aborto».

Il Papa ribadisce la tradizionale dottrina cattolica su aborto ed eutanasia ed invita i medici cattolici ad adeguarsi. «Il pensiero dominante propone una falsa compassione: quella che ritiene sia un aiuto alla donna favorire l’aborto, un atto di dignità procurare l’eutanasia, una conquista scientifica produrre un figlio considerato come un diritto invece di accoglierlo come dono» ha detto il Santo Padre parlando all’associazione dei medici cattolici. 

Obiezione
Quindi, secondo il Pontefice, i medici cattolici, per essere fedeli «al Vangelo della vita e al rispetto di essa come dono di Dio», debbono fare «scelte coraggiose e controcorrente che, in particolari circostanze, possono giungere all’obiezione di coscienza». Lo ha detto il Papa parlando all’associazione dei medici cattolici”.


Non è un peccato tenere in vita chi Dio ha chiamato a sé?

E non è peccato lasciare che una donna porti a compimento una gravidanza indesiderata, sapendo che non potrà tenere con sé il nascituro?

Anche la chiesa subisce il fascino delle lobby del potere economico?