mercoledì 4 settembre 2019

Pallanuoto, l’Italia è campione del mondo: il Settebello travolge la Spagna 10-5 e vince l’oro.

Pallanuoto, l’Italia è campione del mondo: il Settebello travolge la Spagna 10-5 e vince l’oro

Quarto oro nella storia degli azzurri, allenati da Sandro Campagna. A Gwangju il Settebello è riuscito a contenere il superattacco (90 reti nel torneo, quaranta in più dell'Italia) delle Furie Rosse e imposto le proprie capacità difensive, grazie anche alle parate di Del Lungo. Decisivi gli strappi nel secondo e terzo tempo con le reti di Figlioli, Aicardi, Di Fulvio e la doppietta di Dolce.
L’Italia di Sandro Campagna è campione del mondo di pallanuoto. Il Settebello vince l’oro – il quarto della storia – battendo la Spagna per 10-5 in una finale caratterizzata da due strappi degli azzurri nei tempi centrali che hanno tramortito gli iberici. A Gwangju gli azzurri – che schieravano 3 reduci dell’oro del 2011 a Shanghai: Figlioli, Figari e Aicardi – sono riusciti a contenere il superattacco (90 reti nel torneo, quaranta in più dell’Italia) degli avversari e imposto le proprie capacità difensive.
Il Settebello prova subito la fuga, ma Perrone rintuzza le reti di Luongo ed Echeniche e poi è Del Lungo ad evitare il sorpasso spagnolo parando il rigore assegnato per un fallo di Di Toro. Così nel secondo tempino, Figlioli e Dolce piazzano il break: 4-2, allargato poi da Renzuto Iodice che infila la difesa iberica e costringe David Martin Lozano al time out. Ma le Furie Rosse, prima dell’intervallo, riescono solo a segnare su rigore con Munarriz Egana.
Così nella ripresa l’Italia scava ancora le distanze: Aicardi e ancora Dolce imprimono la seconda spinta (7-3) e Di Fulvio mette l’ipoteca con la rete dell’8-3 a metà del terzo tempo. La pezza di Mallarach prima dell’ultima sirena è un fuoco di paglia. Negli ultimi 8 minuti il Settebello resta concentrato, contiene le superiorità numeriche e non permette mai agli spagnoli di segnare quando in acqua si gioca a uomini pari. Anzi Luongo firma il 9-4 del massimo vantaggio, compresso ancora da Mallarach a 2′ dalla fine. Anche per l’attacco della Spagna è troppo tardi: l’Italia è campione del mondo e rifinisce il risultato fissandolo sul 10-5 con Bodegas. Il bronzo è andato alla Croazia che nella finale per il terzo posto ha superato per 10-7 l’Ungheria.

Governo: Conte sale al Quirinale. Corre Milano, spread giù.

Conte al Quirinale © ANSA


Di Maio: "Non sarà un governo di destra o di sinistra".


Sarebbe il nodo del sottosegretario alla presidenza del Consiglio il principale scoglio che blocca la definizione della squadra di governo. E' quanto si apprende da fonti parlamentari dem, mentre è in corso il vertice tra il premier incaricato Giuseppe Conte, Pd e M5S. Sarebbe ancora in corso il braccio di ferro tra Conte e i Cinque Stelle per questa casella. E' di fatto chiuso invece lo scacchiere dei ministeri con Roberto Gualtieri dato quasi per certo alla guida del Mef.

 Luigi Di Maio alla fine potrebbe optare per lo Sviluppo economico o il Lavoro, piuttosto che per gli Esteri.

LA REAZIONE DEI MERCATI

"Abbiamo fatto un ottimo incontro. Abbiamo messo a punto un programma molto serio e condiviso". Lo dice il capogruppo Pd alla Camera Graziano Delrio al termine del tavolo sul programma a palazzo Chigi durato quasi tre ore, spiegando che "al centro del programma ci sono il lavoro e le famiglie. "Nel programma c'è scritto che serve una nuova legge sulla immigrazione, che superi la logica emergenziale e affronti il problema in modo organico", afferma Delrio.

LA SQUADRA DI GOVERNO
"Leggevo che Di Maio potrebbe fare il ministro degli Esteri. Ma come si fa? Come si fa a passare da un ministero con 150 crisi aziendali aperte agli Esteri? Nel giro di un mese". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ad Agorà.  "Orgoglioso di aver perso 7 ministeri adesso, per preparare un governo serio e forte che duri 10 anni poi", ha aggiunto Salvini.

Cgil, Cisl e Uil chiedono che il nuovo governo avvii da subito un confronto costruttivo con le parti sociali e, con una forte svolta rispetto al passato, dia risposte alle proposte contenute nella piattaforma unitaria, definita "la stella polare", che partono da lavoro, fisco e previdenza, in vista della prossima legge di Bilancio e non solo. Questo quanto sostenuto dai segretari generali della Cgil Maurizio Landini, della Cisl Annamaria Furlan e della Uil Carmelo Barbagallo nel corso della segreteria unitaria convocata dopo la pausa estiva.

Luci accese, in piena notte, a Palazzo Chigi e al Nazareno; segno di una trattativa che va a oltranza, superando di gran lunga la mezzanotte e coinvolgendo pontieri e leader di partito, oltre a Giuseppe Conte. L'obiettivo, per Conte, resta quello di sciogliere la riserva entro la mattinata anche se, alle 9 il premier incaricato ha in programma una nuova riunione con la delegazione di Leu. Ed è pevisto un nuovo vertice a ore. Intanto, non si escludono, in nottata, contatti anche tra i leader del Pd e del M5S, Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio, che dopo aver lasciato in tarda serata Palazzo Chigi torna, poco dopo, nella sede del governo con Vincenzo Spadafora, uno dei tessitori della trattativa con i Dem.

Il primo nodo da sciogliere resta quello del sottosegretario alla presidenza al Consiglio. Conte è determinato ad indicare un uomo di sua stretta fiducia (Roberto Chieppa, tra i profili in pole) ma sarebbe in corso un braccio di ferro con il M5S, che vorrebbe un "suo" uomo a Palazzo Chigi: in pole ci sarebbe Riccardo Fraccaro, seguito a poca distanza da Spadafora. Al Mef, invece, salgono le quotazioni dell'unico politico Dem rimasto in lizza, l'eurodeputato Roberto Gualtieri, presidente della commissione Bilancio a Strasburgo. 

Tra i tecnici in ambienti Dem vengono citati Giuseppe Pisauro e Salvatore Rossi. Un tecnico sarebbe diretto al Viminale (Luciana Lamorgese o Franco Gabrielli) mentre il "destino" dei due capi delegazione ha dei contorni più definiti: per Di Maio si prospetta il ministero degli Esteri mentre Dario Franceschini dovrebbe andare alla Difesa o alla Cultura. I ministeri in bilico sono però diversi. Il Mise, innanzitutto, dove i Dem puntano su Paola De Micheli mentre tra il M5S si fa il nome di Laura Castelli e Stefano Patuanelli, inizialmente in pole per le Infrastrutture. Se il Mise andasse al M5S il Mit sarebbe di colore Dem e sarebbe guidato da De Micheli. 

Ballottaggio anche all'Istruzione, tra Gianni Cuperlo (Pd) e Nicola Morra (M5S). In sospeso anche l'Ambiente, tra Sergio Costa (che sarebbe tra i confermati) e Rossella Muroni, in quota Leu. Conteso ancora sembra essere il ministero del Lavoro: in pole, nel Pd, il nome di Giuseppe Provenzano. Alla Giustizia Alfonso Bonafede va verso la conferma. Tra i possibili outsider dell'ultimo minuto si citano la sindacalista Cgil Serena Sorrentino e l'imprenditrice (nel settore dei sacchetti biodegradabili) Catia Bastioli. E si tratta anche all'interno dei partiti. Ai renziani sarebbero stati proposti tre ministeri per Anna Ascani, Lorenzo Guerini e Teresa Bellanova ma Matteo Renzi starebbe insistendo su Ettore Rosato. E nel M5S cresce il pressing degli ortodossi: difficile che non guadagnino un ministero, magari rinfoltendo la compagine femminile dell'esecutivo giallo-rosso.

Siberia: scoperto il minerale più raro al mondo. - Angelo Petrone


La scoperta di fluorcarletonite potrebbe portare allo sviluppo di gioielli costosissimi.
Gli scienziati della National Research Technical University di Irkutsk hanno scoperto, nel massiccio del Murunsky in Siberia, un deposito unico di un raro minerale chiamato fluorcarletonite. In precedenza, l’unico deposito di fluorcarletonite, che non era più in funzione, era in Canada.La fluorcarletonite è un raro minerale di silicato che viene utilizzato principalmente in gioielleria. Il deposito siberiano è stato scoperto due anni fa e il minerale blu cielo è stato inviato per l’identificazione. 
“La fluorocletonite è caratterizzata da un colore particolare e da una ricca tavolozza di sfumature che vanno dal blu chiaro al blu scuro. Oltre a questo minerale, altre sostanze come la charoite viola, la pectolite grigio verde, l’apofillite rosa pallido e il pirossene verde scuro si trovano nella roccia di Charoite “, osserva l’università. “Se questo materiale fosse immesso sul mercato, diventerebbe rapidamente popolare tra i tagliapietre e i gioiellieri di tutto il mondo. Data la sua incredibile rarità, i gioielli in fluorcarletonite saranno molto richiesti e piuttosto costosi “, ha affermato Ekaterina Kaneva, ricercatrice presso l’Istituto tecnico nazionale di ricerca di Irkutsk.

martedì 3 settembre 2019

Visti da lontano/2 - Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano del 2 Settembre:

L'immagine può contenere: 2 persone, persone che sorridono

L’ho scritto l’altro giorno e lo ripeto: seguire gli ultimi giorni della crisi di governo dalla festa dei 10 anni del Fatto quotidiano anziché da Roma è stato un privilegio. Così come seguire i primi dalle non-vacanze. La redazione era tutta qui, a Marina di Pietrasanta, trapiantata alla Versiliana, immersa nella folla della nostra comunità, fra gente vera che ci ha aiutati come sempre a capire dove vanno gli umori del Paese.

A cogliere lo spirito del tempo, che cambia rapidamente e sta ancora cambiando. È un’esperienza elettrizzante che suggeriamo a chi fa politica: mai perdere il contatto con le persone. Salvini, che pure ne è sempre apparentemente circondato, ha commesso proprio lui questo errore: a un certo punto, ubriaco di voti inutili (quelli delle Europee), di sondaggi, di like e di yesman, ha iniziato ad ascoltare soltanto se stesso, e si è dannato. Ha aperto una crisi in pieno agosto che nessuno ha capito, nemmeno tra i suoi, anche perchè lui non l’ha mai spiegata. Ed è finito come la rana della fiaba antica, quella che si gonfia, si gonfia, si gonfia fino a scoppiare da sola.

Renzi, di cui siamo tutti fuorchè dei fan, è stato il più lesto a drizzare le antenne e a tradurre il nuovo senso comune in una proposta che, grazie al ricatto sui gruppi parlamentari di sua stretta fiducia (anzi, nomina), ha spostato il Pd dall’opzione elezioni all’opzione governo giallo-rosa. E Grillo, che da 12 anni tentava di aprire un dialogo anche sgangherato con il centrosinistra e ne veniva regolarmente respinto, ha riscoperto la voglia di fare politica, accompagnando per mano la sua Armata Brancaleone, sbalestrata da mesi di buone leggi e cattive performance elettorali, verso quell’appuntamento che era scritto nel destino.

Di Maio, il tanto bistrattato Di Maio, che pure ha commesso molti errori, soprattutto negli ultimi giorni, ha comunque fatto la scelta giusta, anche se comportava il sacrificio di se stesso: dopo il discorso di Conte in Parlamento, ha “sentito” che un governo così strano e inatteso come quello con i concorrenti di sempre poteva nascere soltanto sotto la guida di “Giuseppe”. E l’ha imposto.

A quel punto anche Zingaretti ha colto nell’aria che il polo opposto a quello salviniano si riconosceva attorno a Conte. E ha ceduto. Il resto sono scosse di assestamento, resistenze dettate dalla paura di cambiare, risentimenti personali frutto di troppi anni di insulti, veleni e tossine. Così la crisi più pazza del mondo si sta chiudendo con un esito degno di lei: quello che Antonio Padellaro ha ribattezzato il Governo dei Malavoglia.

Un governo che tutti sembrano subire loro malgrado, senza entusiasmi né sorrisi. L’ha notato Grillo, l’altra sera, in quel messaggio torrenziale come i suoi spettacoli, dove si appella non solo ai suoi che dovranno votare su Rousseau, ma anche alla base dei giovani del Pd, e dice a tutti: “dobbiamo cambiare tutto”, “vi voglio euforici” e “sono esausto”.

E oggi, nel suo intervento sul Fatto, chiede più ironia (e autoironia da “Elevato”), più curiosità, e persino più risate.

Lo chiede a Di Maio, che qualcuno vorrebbe punire o ridimensionare non si sa bene perchè, e lo chiede anche al centrosinistra.

Noi, qui alla Festa del Fatto, ne abbiamo incontrati a migliaia, di volti curiosi e sorridenti. Anche quando parlavano ospiti più distanti da loro, e da noi, come Carlo Calenda ed Elsa Fornero, che non tentavano di arruffianarsi l’uditorio e facevano emergere le contraddizioni del governo che sta nascendo dibattendo rispettivamente con Pierluigi Bersani e col presidente dell’Inps Pasquale Tridico.

Hanno empatizzato con l’amarezza di Nino Di Matteo per gli scandali della magistratura. Con la sete di verità e giustizia di Ilaria Cucchi e Fabio Anselmo.

E ieri con la stanchezza e l’ottimismo di Giuseppe Conte, collegato dal suo ufficio a Palazzo Chigi, al cui posto nessuno vorrebbe essere nella ricerca della difficilissima quadratura del cerchio.

Hanno ascoltato lo scrittore Maurizio De Giovanni che raccontava del suo Sud in giallo. E poi la magnifica lezione di Piero Angela e dei suoi meravigliosi 90 anni sui doveri dei governanti e sul bisogno di scienza e tecnologia nella cultura e nella politica.

Vista da qui, l’Italia sembra avere smaltito la sbornia salvinista. Ma è solo un’illusione.

Guai se i giallo-rosa si illudessero di avere convinto tutti, di rappresentare l’Italia dei buoni e dei giusti. E dimenticassero che c’è un’altra Italia, di dimensioni perlomeno equivalenti, maggioritaria soprattutto nel Nord e nel Centro dell’Italia, che vive il nuovo governo come una violenza, una furbata, un espediente, un’usurpazione, uno scippo del proprio voto.

E quell’Italia non va ignorata, nè derisa, né demonizzata: va convinta, con ministri seri e programmi molto precisi, per evitare che l’ambiguità e la fretta preparino la strada alle solite risse. La sfida dello strano governo giallo-rosa non finisce il giorno del giuramento: comincia lì.

Tumori uccisi dall'assenza di gravità. Dallo spazio una nuova frontiera per le cure.

Tumori uccisi dall'assenza di gravità. Dallo spazio una nuova frontiera per le cure

I test verranno condotti dalla prima missione australiana sulla stazione spaziale. "Non contiamo certo di trovare una cura definitiva ma si potrà lavorare in parallelo con le terapie esistenti e migliorarne l'efficacia".

SYDNEY - L'assenza della forza di gravità uccide le cellule tumorali. Bastano 24 ore di microgravità per farne morire tra l'80 e il 90%. E' quanto ha scoperto un team di ricercatori australiani che ora utilizzerà le missioni spaziali come laboratorio per capire i meccanismi che inducono la morte di queste cellule, per studiare nuove cure o migliorare l'efficacia di quelle già esistenti. Joshua Chou dell'Università di Tecnologia di Sydney e il suo assistente Anthony Kirollos sistemeranno, infatti, diversi tipi di cellule tumorali, fra le più difficili da sopprimere, in un congegno di piccole dimensioni che sarà mandato in orbita alla Stazione Spaziale Internazionale, nella prima missione australiana di ricerca spaziale.

Il progetto ha preso corpo quando Chou e i suoi collaboratori hanno osservato che il simulatore di microgravità del loro laboratorio, che riproduce l'ambiente spaziale riducendo la gravità, aveva un potente effetto su queste cellule. "Abbiamo condotto dei test su quattro differenti tipi di cancro, alle ovaie, al seno, al naso e ai polmoni, e abbiamo trovato che in 24 ore di microgravità, l'80-90% delle cellule moriva senza alcun trattamento farmaceutico", ha spiegato Chou alla radio nazionale Abc.

L'ipotesi è che la gravità ridotta uccida le cellule del tumore perché impedisce loro di comunicare. "Nello spazio le cellule del corpo cominciano a subire la condizione detta uploading meccanico", spiega lo studioso. "L'assenza di gravità ha effetto su come le cellule si muovono e agiscono e compromette la loro capacità di sopravvivenza". "Non contiamo certo di trovare una cura definitiva - ha concluso - ma si potrà lavorare in parallelo con le terapie esistenti e migliorarne l'efficacia".


https://www.repubblica.it/scienze/2019/08/28/news/tumori_uccisi_dall_assenza_di_gravita_dallo_spazio_una_nuova_frontiera_per_le_cure-234520643/?fbclid=IwAR1P9qk4z2cDX_SNoI-4vcKTXXXOY0AjC6ltO4h9qRzq6wRszImnnBjUvKI

domenica 1 settembre 2019

Ma che volete di più? di Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano del 1 Settembre

L'immagine può contenere: 3 persone, testo

Il sondaggio Ipsos-Corriere dovrebbe far riflettere chi, nel M5S, continua a tentennare fra il governo Conte-2 e le elezioni a ottobre (o, peggio, il ritorno tra le fauci di Salvini). Fino al 7 agosto i 5Stelle erano in picchiata e soprattutto in trappola. Se rompevano con la Lega, regalavano a Salvini le elezioni dei “pieni poteri”; se restavano, quello completava la cannibalizzazione. Li ha salvati il Cazzaro, facendosi esplodere da solo. E spingendo prima Renzi poi tutto il Pd a compiere un passo rinviato da 10 anni. Di Maio all’inizio se l’è giocata bene: o Conte o voto. Zingaretti aveva posto il veto su quello che tutti vedono come l’anti-Salvini, poi ha dovuto rimangiarselo. Così Conte, prima visto come figura istituzionale autonoma, appare ora un premier 5Stelle. E l’“effetto Conte” porta il M5S oltre il 24%, di nuovo davanti al Pd (che pure cresce), e i giallo-rosa insieme al 45%: per la prima volta dopo mesi, alla pari del centrodestra. Ora, preso atto che il Conte-2 dimagrisce la Lega e ingrassa il centrosinistra, ma soprattutto il 5S, che altro va cercando Di Maio?

L’ultimatum di venerdì, che ha creato inutili tensioni, è incomprensibile: persino sui dl Sicurezza il Pd aveva accettato di ripartire dalle critiche di Mattarella, anziché da un’abrogazione integrale che conviene solo a Salvini. Certo, bisogna mostrare i muscoli agl’iscritti titubanti di Rousseau. Certo, è sempre meglio vampirizzare che essere vampirizzati. Ma se Di Maio spera di recuperare peso e voti travestendosi da Salvini dei giallo-rosa, sbaglia di grosso. Le gare di rutti sono roba da Salvini. E alla lunga stancano. Ora, per reazione, la gente vuole ministri seri che parlino coi fatti. Se proprio vogliono litigare, i 5Stelle lo facciano su certi nomi che girano nella galassia dem. Tipo Giuliano Pisapia alla Giustizia. Brava persona, per carità. Ma, a parte la “discontinuità” di uno che è in politica da 45 anni, dall’ultrasinistra a Rifondazione, dal Pd (e De Benedetti) al Parlamento, dal Comune di Milano a Bruxelles, Pisapia ha già fatto abbastanza danni. Decarceratore impenitente, da capo della commissione Giustizia (1996-’98) continuò a difendere imputati mentre depenalizzava o riformava i loro reati, in pieno conflitto d’interessi. Nel 2006 fu tra i padri dell’indulto Mastella e confessò pure il movente: “Ci vuole un condono di 2-3 anni che faccia accedere Previti ai servizi sociali”. Poi, astenendosi con tutta RC, fece passare la legge-vergogna di B. contro Caselli alla Procura nazionale antimafia. E annunciò l’abolizione dell’ergastolo anche per le stragi, costringendo lo stesso Mastella a dissociarsi. Ecco: Pisapia no grazie, magari un’altra volta.


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sabato 31 agosto 2019

M5s, ecco i 20 punti consegnati da Di Maio a Conte.

Risultati immagini per di maio al quirinale

Sul tavolo del presidente del Consiglio incaricato arriva la lista programmatica dei pentastellati. Dal taglio dei parlamentari al contrasto all'immigrazione clandestina, molto spazio all'ambiente: ecco tutti i punti nel dettaglio.
Il Movimento 5 Stelle ha messo sul tavolo del presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, una lista programmatica per la formazione del governo. La prima notizia è che dai dieci punti di cui si era parlato inizialmente c’è già stato un raddoppio: ora sono venti. Tra i tanti punti toccati spuntano una particolare insistenza sull'ambiente e il ribadito contrasto all'immigrazione. "Se entreranno i nostri punti nel programma di governo si potrà partire, altrimenti meglio il voto", ha fatto sapere Luigi Di Maio, lanciando un messaggio al Pd.
Dal taglio ai parlamentari al contrasto all'immigrazione
In testa i temi più caldi: il taglio dei parlamentari e lo stop all’aumento dell’Iva. Largo spazio ai temi legati all’ambiente, apparentemente più trascurati nell’esperienza con la Lega. Poi conflitto di interessi, riforma della giustizia e carcere per i grandi evasori. Ma anche l’obiettivo di portare a termine cammini già intrapresi con la Lega, dall’autonomia differenziata al contrasto all’immigrazione. La lista che Di Maio ha consegnato a Conte dovrà ora essere analizzata soprattutto dal Partito Democratico, che potrebbe trovarvi un punto di incontro o un programma troppo serrato che rischierebbe di incrinare ulteriormente i rapporti tra i due partiti. Ecco i 20 punti elencati nel programma del M5S.

La lista completa.


1. Taglio del numero dei parlamentari. Manca un solo voto per completare la riforma, che secondo il M5S deve essere un obiettivo di questa legislatura e tra le priorità del calendario in aula.
2. Una manovra equa: stop all'aumento Iva, salario minimo, taglio del cuneo fiscale, sburocratizzazione, famiglie, disabilità e emergenza abitativa.
3. Cambio di paradigma sull'Ambiente. Un'Italia 100% rinnovabile. Dobbiamo realizzare - dice il M5S - un Green New Deal che nei prossimi decenni porti l'Italia verso l'utilizzo di fonti rinnovabili di energia al 100%. Tutti i piani di investimento pubblico dovranno avere al centro la tutela dell'ambiente, la questione dei cambiamenti climatici e la nascita di nuove imprese legate a questo settore. Basta con inceneritori e trivelle, sì all'economia circolare e alla eco-innovazione. Norme contro l'obsolescenza programmata. Una legge su rifiuti zero ed investimenti pubblici sulla mobilità sostenibile.
4. Una seria legge sul conflitto di interessi e una riforma del sistema radiotelevisivo.

5. Dimezzare i tempi della giustizia e riformare il metodo di elezione del Consiglio superiore della Magistratura. I cittadini e le imprese - continua il M5S - hanno bisogno di una giustizia efficace e veloce: noi abbiamo pronta una riforma che porta al massimo a 4 anni i tempi per una sentenza definitiva.

6. Autonomia differenziata e riforma degli enti locali. Va completato - si legge nel programma del M5S - il processo di autonomia differenziata richiesta dalle regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, istituendo contemporaneamente i livelli essenziali di prestazione per tutte le altre regioni per garantire a tutti i cittadini gli stelli livelli di qualità dei servizi. Va anche avviato un serio piano di riorganizzazione degli enti locali abolendo gli enti inutili.

7. Legalità: carcere ai grandi evasori, lotta alle mafie e ai traffici illeciti. È necessario intervenire per tutelare i
cittadini onesti, colpendo innanzitutto i grandi evasori con il carcere. Serve una maggiore tracciabilità dei flussi finanziari e un inasprimento delle pene per i reati finanziari, per contrastare i traffici illeciti delle mafie. Contrasto al fenomeno dell'immigrazione clandestina e della tratta degli esseri umani, con politiche mirate dell'Unione Europea nei Paesi di provenienza e transito. Oltre alla modifica del Regolamento di Dublino.

8. Un piano straordinario di investimenti per il Sud, anche attraverso l'istituzione di una banca pubblica per gli investimenti che aiuti imprese in tutta Italia e che si dedichi a colmare il divario territoriale del nostro Paese.

9. Una riforma del sistema bancario. Serve separare - continua il M5S - le banche di investimenti da banche commerciali.

10. Tutela dei beni comuni. La scuola pubblica è un bene comune: serve prima di ogni altra cosa una legge contro le classi pollaio e valorizzare la funzione dei docenti. L'acqua è un bene comune: bisogna approvare subito la legge sull'acqua pubblica. La nostra sanità va difesa dalle dinamiche di partito spezzando il legame tra politica regionale e sanità valorizzando il merito. Le nostre infrastrutture sono beni pubblici ed è per questo che va avviata la revisione delle concessioni autostradali. La cittadinanza digitale va riconosciuta ad ogni cittadino italiano dalla nascita per favorire l'accesso alla partecipazione democratica, all'informazione e per favorire la trasformazione tecnologica.

11. Politiche di genere in attuazione dei diritti costituzionali della persona, in conformità ai principi dell'Unione europea; superamento della disparità retributiva, conciliazione vita lavoro.

12. Tutela dei minori: revisione del sistema degli affidi e delle adozioni, lotta alla dispersione scolastica e al bullismo.

13. Porre fine alla vendita degli armamenti ai Paesi belligeranti, incentivando i processi di riconversione industriale e maggiore tutela e valorizzazione del personale della difesa, delle Forze dell'ordine e dei Vigili del fuoco.

14. Politiche espansive con una quota di investimenti in infrastrutture, in ambiente e in cultura da scomputare dai parametri di Maastricht.

15. Giovani e futuro: innovazione digitale, sviluppo delle imprese e promozione delle eccellenze del Made in Italy, crowdfunding, semplificazione apertura nuove attività, fondo previdenziale integrativo pubblico.

16. Ricerca, università ed alta formazione artistica e musicale: riforma dei sistemi di reclutamento e dell'accesso universitario con ingenti investimenti per garantire pari opportunità di diritto allo studio, di sviluppo e formazione su tutto il territorio nazionale.

17. Tutela del cittadino: del consumatore, del lavoratore, dell'utente dei servizi; il potenziamento della sicurezza sul lavoro e delle infrastrutture e della protezione dalle calamità naturali, con particolare riguardo ad un testo unico per le post emergenze e per la ricostruzione del tessuto infrastrutturale, economico e sociale. Provvedimenti volti alla tutela dei cittadini italiani all'estero e riforma dell'Aire.

18. Riorganizzazione dei servizi sanitari e socio-sanitari territoriali e riforma del percorso formativo medico: integrazione ospedale-territorio, l'adeguamento del Fsn e l'attuazione del Fascicolo sanitario elettronico nazionale. Contrasto al gioco d'azzardo.

19. Tutela degli animali: misure per garantire il rispetto degli animali. Contrasto alle violenze e al maltrattamento, tutela della biodiversità e lotta al bracconaggio.

20. Sostegno ai piani di settore e alle filiere agricole e promozione di pratiche agronomiche e colturali sostenibili e a difesa del suolo.