venerdì 27 marzo 2020

Bertoleso - di Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano del 27 Marzo


Bertolaso lunedì stringeva mani ad Ancona senza i guanti e con la ...

Tutto ci divide da Bertolaso tranne il sentimento di umanità che ci fa tifare per lui, così come per tutti gli altri malati. Ma più leggiamo le cronache del suo contagio, più ci domandiamo che diavolo sia saltato in mente alle volpi delle Regioni Lombardia e Marche di reclutarlo. A noi, per sconsigliarne l’ingaggio, bastavano i precedenti nell’emergenza terremoto e in tutte le altre (finte) di cui B. lo nominò supercommissario con pieni poteri. Ma ora il Messaggero aggiunge motivi più attuali in uno straziante ritratto dell’Eroe dei Due Mondi partito dal Sudafrica per salvare l’Italia con le nude mani, il “super medico” che “non è tipo da adagiarsi nel letto”, ma “lavora, coordina, decide via telefono e computer” e “nel suo isolamento tutt’altro che remoto lo chiamano tutti, da Conte ad Arcuri, da Berlusconi a Salvini e a Meloni, da Zingaretti e a mezzo mondo”, “convinto che ancora una volta in hoc signo vinces”.
Il virus, secondo CaltaNews, potrebbe averlo ghermito lunedì nelle Marche, dove un filmato lo immortala con la mascherina sbagliata e resa comunque vana dalle allegre strette di mano senza guanti che, contro ogni regola e buon senso, Mister Wolf distribuisce a chiunque passi di lì. O forse alla Fiera di Milano, “parlando con tutti, avendo mille contatti e scambiando continue parole, oppure nel palazzo della Regione lombarda”. Così ora chiunque l’ha incontrato è in quarantena: i suoi “quattro collaboratori”, il “governatore marchigiano Ceriscioli, il presidente del consiglio regionale e altri”. Tutti tranne Fontana, perché è appena uscito dall’altra quarantena e poi “l’ho visto solo due minuti” e in due minuti quel bradipo del Corona non fa in tempo. Ma “come sarebbe accaduta la trasmissione?”, domanda il Messaggero.
“Bertolaso non fa mistero di sentirci poco da un orecchio”. Ohibò. “E si avvicina ai suoi interlocutori per ascoltare bene quello che hanno da dire”. Purtroppo, “se non c’è distanza di sicurezza di almeno un metro, il virus può attaccare”. Già, ormai lo sanno pure i quidam de populo: possibile che non lo sappia il supermedico superconsulente superesperto? Forse lo sa ma, mezzo sordo com’è, non può tenere la giusta distanza: metti che uno gli dica “ospedale” e lui ordini un cordiale, o un pedale, o un maiale, o un pitale. Non sia mai. Quindi, a furia di tendere l’orecchio a questo e quello, uno infetto deve avergli sputato in un occhio. Ma benedett’uomo: non poteva dirlo prima che, oltre a essere a rischio per i suoi 70 anni, è pure audioleso e affetto dal raptus compulsivo delle strette di mano, e restarsene in Africa? Con tutti i guai che ha la Lombardia, le mancava giusto lui.


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La Nuova Governance Mondiale del OMS (di Ilaria Bifarini)



Per la prima volta nella storia della globalizzazione, tutti i Paesi, persino la recalcitrante Inghilterra fresca di Brexit e gli Stati Uniti patria della fervente economia di mercato, dove gli affari e i consumi non si fermano mai, sono in lockdown. L’economia mondiale è ferma, in quarantena, crollano i consumi, le produzioni e l’intera popolazione mondiale, fatta eccezione per alcuni Paesi del Terzo Mondo (e la Russia) che sembrano per ora i meno colpiti, ha abdicato al proprio stile di vita e ai diritti democratici, accettando uno stato d’eccezione con massicce restrizioni. Per la prima volta vige una condivisione di regole comuni su scala planetaria: un nuovo ordine si è sostituito al caos del globalismo, basato sulla libera circolazione delle merci e delle persone, a guida OMC, FMI e Banca Mondiale. A garantire questa nuova governance, per ora provvisoria e legata a uno stato di emergenza sanitaria, è un altro attore sovranazionale, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Al governo liberista e liberale delle istituzioni economiche internazionali si è sostituito quello per definizione non democratico degli scienziati: “la scienza non è democratica”, ci è stato già detto più volte. Ci sarebbe da eccepire che per scienza si intende conoscenza, saggezza, termini che ci riportano a un concetto socratico del sapere, motivo per il quale anche tra gli stessi virologi esistono diverse correnti, non sempre concordi. Ma per adesso evitiamo polemiche in ambiti dove non è opportuno dubitare e affidiamoci al mainstrem scientifico, in un momento così doloroso per il nostro Paese, che sta registrando il maggior numero di decessi per coronavirus, secondo sola alla Cina.
Gettiamo però un po’ di luce su questo attore sovranazionale, che con le sue raccomandazioni guida le nostre vite e le nostre economie e continuerà a farlo finché questo virus non ci darà tregua.

OMS: Costituzione e finanziamenti.

L’OMS è un’agenzia speciale dell’ONU per la salute con sede a Ginevra, entrata in vigore il 7 aprile 1948, governata da 194 stati membri attraverso l’Assemblea mondiale della sanità, convocata annualmente in sessioni ordinarie e composta da rappresentanti dell’amministrazione sanitaria di ciascun paese.
Nella sua Costituzione quale obiettivo primario è indicato quello della sanità, intesa come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, (che) non consiste solo in un’assenza di malattia o d’infermità”.
“Per raggiungere il più alto grado di sanità è indispensabile rendere accessibili a tutti i popoli le cognizioni acquistate dalle scienze mediche, psicologiche ed affini. Un’opinione pubblica illuminata ed una cooperazione attiva del pubblico sono d’importanza capitale per il miglioramento della sanità dei popoli.”
A fronte di finalità di così vasta portata, il budget dell’organizzazione di Ginevra è piuttosto contenuto (circa 4 miliardi di dollari) e, mentre inizialmente proveniva prevalentemente dagli Stati, negli ultimi decenni la tendenza si è modificata: ben l’87% attualmente deriva da donatori privati. L’80% dei fondi donati sono “earmarked”, cioè vincolati a finanziare programmi specifici, decisi dai donatori stessi, aspetto che ha destato non poche perplessità sulle scelte dell’organizzazione. Il direttore dell’Istituto di Sanità globale di Ginevra, Antonie Flahault, a seguito della donazione di circa 900 milioni da parte della Fondazione dei coniugi Gates nel biennio 2016-2017, lamentava come l’OMS fosse “costretta a tenere conto di quello che Gates ritiene prioritario”, cioè la lotta alla poliomielite, cui furono impegnati più fondi che alla prevenzione dell’HIV, quarta causa di morte nel Terzo Mondo.
La Fondazione dei Gates risulta a oggi il primo donatore privato dell’OMS e nell’ottobre scorso è stata partner del Johns Hopkins Center for Health Security nella simulazione di una pandemia coronavirus, chiamata “nCoV-2019”. Attualmente ha donato 100 milioni di dollari per sconfiggere il Covid_19.
Questo non dimostra assolutamente che esista un complotto ai fini speculativi ordito dal mefistofelico Gates, che probabilmente di aumentare la propria ricchezza non ha un gran bisogno, ma getta sicuramente molte perplessità sul suo ruolo predominante in materia di sanità mondiale.
A proposito, in una sua recente intervista ha invitato tutti a essere tranquilli e ad attenersi al lockdown e all’isolamento sociale ancora “soltanto” per 10 settimane, e ha lanciato frecciate velenose alle intenzioni di Trump di voler impedire la paralisi economica americana.
E’ ragionevole credere che la sua previsione si avvererà. Del resto, si era già rivelato un veggente!

Sì, lo smog aiuta il virus": ecco gli studi che lo avevano previsto. - Adriano Botta




L'inquinamento atmosferico non solo indebolisce i polmoni, ma facilita anche "il lavoro" dell'agente patogeno nell'aria. Già con la Sars del 2003 è stato evidente. E ora la questione arriva anche in Parlamento:“Per prevenire altre epidemie future, ridurre le polveri sottili».

 Nei giorni scorsi  si è timidamente iniziato a parlare della relazione tra l'inquinamento e il possibile diffondersi di epidemie. Non si tratta di una tesi campata per aria: da tempo esistono studi sull'incremento statistico di polmoniti in aree dove la popolazione è esposta a particolato in eccesso. 

Vediamo i dettagli a supporto di questa tesi. 

Nelle ricerche dello scienziato Eiji Tamagawa su animali esposti a particolato in eccesso rispetto ai controlli, risulta centrale il dato che riporta come sia  significativo l’incremento di macrofagi contenenti particolato e di un mediatore infiammatorio, l’interleuchina 6 (IL6). 

Successivi esperimenti confermano che il particolato atmosferico Pm 2.5 incrementa l'infiammazione polmonare e uno studio ecologico del 2003 sulla prima Sars da coronavirus in Cina mostra una mortalità maggiore dell’84% nelle aree con peggiore indice di qualità dell’aria. 

Più di recente: nel febbraio 2020, lo scienziato Qiang Tan e altri ricercatori cinesi hanno pubblicato uno studio su Toxicology lettersche, oltre a confermare il rapporto fra particolato e aumento dell’IL6, ha notato una possibile sequenza genica sulle cellule bronchiali che potrebbe essere collegata con la risposta all’infiammazione da particolato, questa sequenza è composta da Rna e non da Dna, come il nuovo coronavirus. L'impegno scientifico attuale è tutto orientato a creareanticorpi per questa e per future epidemie.

A supporto di queste tesi, che mette in relazione inquinamento e diffusione dei virus, è arrivato anche uno studio della Società italiana di medicina ambientale (Sima), basato a sua volta su una corposa letteratura, che ha definito le polveri sottili un "vettore per il trasporto e la diffusione del Covid-19".

Secondo la ricerca "il particolato atmosferico, oltre ad essere un carrier, cioè un vettore di trasporto e diffusione per molti contaminanti chimici e biologici, inclusi i virus, costituisce un substrato che può permettere al virus di rimanere nell'aria in condizioni vitali per un certo tempo, nell'ordine di ore o giorni", dicono i ricercatori che, in collaborazione con le Università degli studi di Bari e di Bologna, hanno esaminato i dati pubblicati sui siti delle Arpa (le Agenzie regionali per la protezione ambientale) relativi a tutte le centraline di rilevamento attive sul territorio nazionale, mettendoli poi a confronto con i casi di contagio.

Il pensiero corre inevitabilmente ai dati sulle emissioni CO2 nel Nord Italia.-

A Milano e in molte città della pianura padana quest’anno in meno di due mesi sono già stati superati i 35 giorni annuali “tollerati” di ariacon polveri sottili (PM10) superiori a 35 microgrammi per metri cubo. Per non dire dell PM2.5 che secondo i criteri sanitari dovrebbe stare sotto i 20 microgrammi per metro cubo mentre attualmente la media è superiore a 35 in pianura Padana.  

La questione è arrivata anche in Parlamento, con un’interpellanza alla Camera del deputato del Movimento 5 Stelle Alberto Zolezzi, che è un medico specializzato proprio in malattie dell'apparato respiratorio. Zolezzi ha presentato al governo questi studi, specie sulle conseguenze dell'emergenza climatica e sul ruolo del particolato atmosferico in eccesso nel determinare l'incremento della patologia respiratoria, specialmente della patologia infettiva delle basse vie respiratorie, ovvero le polmoniti. «La medicina non è una scienza esatta, ma l’integrazione fra statistica ed epidemiologia può portare a orientare scelte organizzative, sanitarie e politiche in generale», dice il parlamentare grillino. 

Diminuire la pressione ambientale potrebbe essere un aiuto per ridurre il contagio oggi ma soprattutto prevenirne domani: «Molte attività antropiche andranno in futuro urgentemente  riviste per far stare il particolato entro i parametri delle direttive Ue», dice Zolezzi. Dal trasporto (più merci su ferro) all’agrozootecnia, fino al risparmio energetico degli edifici e alla gestione dei rifiuti senza combustioni.

https://m.espresso.repubblica.it/attualita/2020/03/22/news/si-lo-smog-aiuta-il-virus-ecco-gli-studi-che-lo-avevano-previsto-1.346000?fbclid=IwAR2eKWyiNV22TkEBvU55zwGBJLH_hb-E7yLIzl06Swx4--AB-wHq91fosQY

Leggi anche:
https://espresso.repubblica.it/attualita/2020/03/23/news/in-italia-l-inquinamento-fa-60-mila-morti-l-anno-ma-oggi-non-esiste-alcun-nesso-certo-con-il-virus-1.346028

A te. - Massimo Erbetti

L'EGOISMO…..

A te che chi se ne frega se la sanità pubblica non funziona....tanto ho l'assicurazione privata e ora quella polizza te la dai in faccia perché scopri che solo il pubblico ha i respiratori.
A te.
A te che il reddito di cittadinanza è per i fannulloni, che quei soldi potevano essere spesi per dare rilancio all'economia e ora chiedi il reddito di sopravvivenza perché non puoi più lavorare...beh certo, mica è colpa tua se è scoppiata la pandemia...mentre quei poveracci che non avevano lavoro erano colpevoli vero?
A te.
A te che seicento euro per le partite Iva sono troppo poche, ma hai sempre dichiarato meno di diecimila euro l'anno...come facevi a campare prima? Non erano reali le tue dichiarazioni?
A te,
si dico proprio a te che lo stato ha sbagliato, ha agito in ritardo, che doveva chiudere tutto e tenere tutti dentro casa, ma alla tua corsetta non ci rinunci e trovi tutte le scuse per uscire.
A te
...si si dico proprio a te, a te che te ne sei strafregato per tutta la vita, che hai pensato solo al tuo orticello, che punti il dito perché i posti letto mancano, perché la sanità è al collasso, ma hai continuato a votare chi svendeva il tuo paese, solo perché avevano dato un posto di lavoro a te e tuo figlio...
A te
...si dico a te...non ti senti un po responsabile? Non credi che sia arrivato il momento di rivedere le tue priorità? Di fare un esame di coscienza?


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giovedì 26 marzo 2020

Occupate le terre dei Benetton in Patagonia. - Gabriella Canova



Gli irriducibili Mapuche hanno agito la notte di Natale: «Riprendiamo ciò che è nostro»
Un gruppo di nativi mapuche della comunità Lof Kurache ha occupato un grande appezzamento di terreno appartenente al gruppo Benetton, nel comune di El Maitén, nel Nord Est della provincia di Chubut, nella Patagonia argentina.
«Abbiamo recuperato ciò che ci è stato rubato», dice il comunicato stampa diffuso dai Mapuche perché l’azione fa «parte del processo di recupero territoriale alla multinazionale ‘Compañía de Tierras Sud Argentino’, che fa capo alla famiglia Benetton».
Non che in quella zona sia difficile incappare in una terra dei Benetton, visto che la proprietà della famiglia si estende per un’area di 900mila ettari (metà della superficie del Veneto) e tutta questa terra non serve solo a pascolare le pecore per i maglioni dell’azienda, è anche ricca di materie prime. Inoltre i Benetton controllano tutte le risorse idriche della zona.
Nel comunicato stampa che accompagnava l’azione dei Mapuche si legge: «Questa decisione è dovuta alla necessità primaria di continuare a esistere come Mapuche nel nostro territorio, in terre adatte al nostro sviluppo spiritualeculturaleeconomico sociale e politico che ci viene negato da oltre 140 anni».
La comunità Lof Kurache si definisce anticapitalista e contraria alla concentrazione delle terre nelle mani di pochi proprietari. Rivendica il possesso del territorio da parte della comunità per difendere l’ecosistema, la biodiversità e l’acqua, come bene pubblico, non privatizzabile.
La lotta dei Mapuche parte da lontano, la storia della colonizzazione delle loro terre è impressionante, i Benetton e il magnate Joe Lewis sono solo gli ultimi di una lunga lista.
Per saperne di più potete leggere il lungo e interessante articolo pubblicato su Micromega che contiene un’intervista a Monica Zornetta, giornalista freelance e saggista, che conosce profondamente la questione indigena.
Virus, diretta – Borrelli negativo. Morti altri 4 medici: 37 da inizio pandemia. Fontana: ‘Oggi in Lombardia 2500 casi in più, sono preoccupato’
In una giornata fondamentale per gli equilibri economici dell’Unione Europea (nel pomeriggio il vertice sui cosiddetti coronabond), l’Italia è costretta a ragionare ancora sui numeri. Quelli dei medici morti a causa del Covid-19 (sono diventati 37), ma soprattutto gli aggiornamenti che arrivano dalla Lombardia, la regione più colpita dalla diffusione del contagio. Dopo quattro giorni di aumento contenuto, nelle ultime 24 ore si è registrato un incremento considerevole dei contagiati. Il governatore Attilio Fontana lo ha detto chiaramente: “Ci sono 2.500 positivi in più, non sono ancora state fatte analisi su quali zone siano più colpite. Non so se è arrivato il picco o se ci è sfuggito qualcosa, queste valutazioni spettano ai tecnici, io posso solo dire che personalmente sono preoccupato“. Fontana non ha nascosto la delusione: “Noi speravamo che non si dovesse verificare nessun aumento di questo genere – ha spiegato – dovremo adesso valutare e capire se si è trattato di un fatto eccezionale determinato da qualche episodio particolare o se, invece, il trend dell’aumento ricomincia. Nel qual caso sarebbe abbastanza imbarazzante“.
Quasi in contemporanea le parole di Fabrizio Nicastro, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e fra gli esperti del ‘Gruppo analisi numerica e statistica dati Covid-19’. Per Nicastro il picco dell’epidemia di coronavirus in Italia è “vicinissimo” e si presenta “molto largo, una sorta di plateau” ha detto alle agenzie di stampa, sottolineando però che si tratta della situazione fotografata al momento, ovvero dominata da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. “Se un’altra regione importante dovesse esplodere – ha rilevato – è chiaro che la curva si rialzerà”.
Borrelli negativo al Covid-19 – Ieri la febbre e la mancata partecipazione alla consueta conferenza stampa. Oggi l’esito del tampone, che è negativo. Il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli non è affetto da coronaviruscontratto in Italia da oltre 74mila persone e causa di circa 7.500 decessi in poco più di un mese. Lo ha reso noto il suo Dipartimento, sottolineando che il dirigente “attualmente continua ad accusare un lieve stato influenzale” ma continuerà a lavorare da casa rimanendo in costante contatto con il comitato operativo e l’unità di crisi. “Ho ancora un po’ di febbre ma conto di tornare quanto prima in dipartimento”, ha spiegato il numero uno della Protezione Civile.
Altri 4 medici morti: sono 37 da inizio pandemia – Nel frattempo continua ad allungarsi l’elenco dei medici che non ce l’hanno fatta a causa dell’epidemia di Covid-19: i deceduto erano 33 ma ieri in tarda serata, si apprende dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), è giunta notizia della scomparsa di altri quattro camici bianchi, 3 di Bergamo e uno di Torremaggiore (Foggia). Aumenta anche il numero degli operatori sanitari contagiati: secondo gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità, sono saliti a 6.205, vale a dire più del 9% dei casi totali.
Le richieste dei camici bianchi – Anche per questo motivo la Fnomceo ha reiterato il proprio appello al governo e alla politica. Due le richieste: sbloccare immediatamente le forniture di dispositivi di protezione individuale ed eseguire test a risposta rapida, seguiti da tamponi, in maniera sistematica a tutti gli operatori sanitari nel pubblico e nel privato che mostrano sintomi di infezione anche lieve e in assenza di febbre, o che sono stati in contatto con casi sospetti o confermati. L’appello dei medici italiani in una lettera pubblicata sul British Medical Journal a firma del presidente Fnomceo Filippo Anelli.
Conte raccoglie l’assist di Mario Draghi: “Serve uno choc” – Un assist. Giuseppe Conte non ha potuto che accogliere con piacere le parole dell’ex presidente della Bce Mario Draghi, che nel suo intervento di ieri sul Financial Times ha chiesto una reazione repentina all’Europa per evitare disastri e ai singoli Paesi un aumento del debito pubblico per proteggere economia e lavoro. Presa di posizione che va nella stessa direzione già presa dal presidente del Consiglio, che infatti a poche ore di distanza dall’analisi di Draghi ha confermato e rilanciato la linea, specie in vista del vertice europeo sui ‘coronabond’ previsto nel pomeriggio. “Le parole di Draghi? Siamo in sintonia, serve uno choc, un’azione straordinaria” di fronte ad un’emergenza che “è simmetrica” ha detto il premier lasciando l’aula del Senato.
La giornata dei mercati – Quella di oggi è un’altra giornata non semplice per le Borse, europee e mondiali. Piazza Affari si conferma debole (-1,4%) ma migliore dell’apertura, con lo spread in calo a 178 punti base in attesa del vertice europeo sui ‘coronabond’ e del bollettino economico della Bce. . Anche le altre Borse europee non riescono a sostenere i rimbalzi di ieri: in apertura tutti gli indici – da Francoforte a Madrid passando per Parigi e Londra – lasciano sul campo perdite superiori al 2 per cento.
CRONACA ORA PER ORA.
13.38 – Fontana: “Oggi in Lombardia contagiati sono aumentati troppo”. “I numeri purtroppo non sono molto belli, il numero dei contagiati è aumentato un pò troppo rispetto alla linea dei giorni scorsi”: Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. “Dovremo valutare – ha aggiunto – se è un fatto eccezionale determinato da qualche episodio particolare o se è un trend in aumento, il che sarebbe un po’ imbarazzante”.
13.31 – Inps: “Pensioni garantite, non esiste rischio. stop”. “Il sistema pensionistico, sebbene a ripartizione, ha la garanzia dello Stato. Non c’è nessun problema di arresto”. Lo ha detto il presidente dell’Inps Pasquale Tridico a SkyTg24, spiegando che i 10 miliardi previsti per le materie lavoristiche sono risorse “aggiuntive”. “Se qualcuno ha mai pensato a pregiudicare le risorse pensionistiche si sbaglia, non c’è assolutamente nulla di cui preoccuparsi. Abbiamo la liquidità certa su cui puntare per cui le pensioni sono assolutamente in garanzia”, ha detto Tridico.
13.15 – Quasi pronto decreto tecnologia. Mancano solo gli ultimi ritocchi al decreto per l’insediamento della task force ‘tecnologica’ presso il ministero dell’Innovazione, che potrebbe arrivare domani. Si tratta di un folto pool, fatto di alcune decine di esperti, tra specialisti nell’analisi dei dati, economisti, giuristi. L’individuazione del “contingente” spetta a un dpcm, che prevede un “gruppo di supporto digitale” in funzione anti-Covid. Gli esperti saranno incaricati di esaminare in prima battuta le app per il tracciamento degli spostamenti, ma non sarà l’unico compito.
13.05 – Speranza: “Stop polemiche, serve unità”. “Il Paese è dinanzi alla sfida più difficile degli ultimi anni. Quel che serve è unità. Le polemiche politiche non hanno alcun senso. Sull’utilizzo dei tamponi i protocolli sono indicati dall’Oms, dai nostri scienziati e rispettati dalle Regioni, sui tamponi decide la scienza”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, entrando al Senato, risponde a chi gli chiede delle polemiche sui tamponi in Lombardia e nelle altre Regioni.
12.44 – Conte: “Parole Draghi? Siamo in sintonia, serve choc”. “Siamo in sintonia, serve uno shock, un’azione straordinaria” di fronte ad un’emergenza che “è simmetrica”. Lo dice il premier Giuseppe Conte lasciando l’Aula del Senato, interpellato dall’ANSA sull’intervento di Mario Draghi.
12.40 – Gabrielli: “Nuovo modulo per autocertificazioni”. Cambia ancora in modulo per l’autocertificazione degli spostamenti. Lo ha detto il capo della Polizia, Franco Gabrielli, a SkyTg24. Su questo, ha spiegato, “sono state fatte ironie, ma cambiano le disposizioni e noi dobbiamo aggiornare il modulo, anche per intercettare” i quesiti che arrivano dai cittadini.
12.39 – Casellati: “Tenete le mascherine, basta urla”. “Tenete le mascherine e smettete di urlare”: lo dice la presidente dl Senato Elisabetta Alberti Casellati ai senatori che si scambiano improperi dopo che Gianluca Perilli (M5S) ha attaccato Matteo Salvini. “Basta polemiche, non è il momento per farne, abbassiamo i toni”, ha detto Casellati minacciando di sospendere la seduta se non fosse tornata la calma.
12.38 – Casellati: “Ci sia dialogo e cooperazione”. “Auspico cooperazione e dialogo tra le forze politiche e tra governo e Parlamento. Lo dobbiamo alla memoria dei defunti e all’interesse superiore della salute di tutti gli italiani”. Lo ha detto nell’Aula del Senato la presidente Elisabetta Alberti Casellati chiedendo un minuto di silenzio in memoria delle vittime del coronavirus.
12.37 – Oms: “Tamponi solo a fasce mirate”. I tamponi “vanno aumenti ed effettuati su categorie mirate che sono i sintomatici, i casi sospetti ed i contatti, oltre ovviamente agli operatori sanitari”. Lo afferma al’ANSA il direttore vicario dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) Raniero Guerra. “Estenderli a tutta la popolazione – sottolinea – è inappropriato e non è funzionale. Ciò che serve è identificare casi sospetti, persone a rischio e contatti, e su questa base fare i tamponi”. E “vanno dotati gli operatori sanitari di adeguate protezioni”.
12.30 – Sindaco Messina occupa albergo per mettere 100 persone sbarcate. “Sono all’hotel Europa, in cui stazionano circa 100 persone, ferme da ieri. Rappresentano una parte di quelli che erano bloccati a Villa San Giovanni”. Lo afferma il sindaco di Messina, Cateno De Luca, annunciando che “occupa l’albergo” e ci resterà “fino a quando le persone all’interno saranno scortate alle relative residenze, dove osserveranno la quarantena”. “Ieri notte qualcuno di loro è stato liberato dal Prefetto di Reggio Calabria – aggiunge il sindaco di Messina – noi, già ieri pomeriggio, avevamo dato parere favorevole per risolvere quella che chiamo una vergogna di Stato. Queste persone non dovevano arrivare sullo Stretto, dovevano essere fermate prima. Il Governo la deve smettere di creare queste situazioni di grande imbarazzo, perché non siamo carne da macello. Adesso occupo io l’hotel. Saranno contattati tutti i sindaci dei Comuni di destinazione – anticipa De Luca – ma io sarò l’ultimo ad uscire, in segno di protesta contro una burocrazia paradossale. Sono per il rispetto delle regole ma se le stesse creano imbarazzi, occorre provvedere. Tutta la vicenda è indecente, ci sono anche bambini di 8 mesi, con delicati profili sanitari e lo Stato che fa? Nulla. Occupo io l’hotel e vediamo chi viene a liberarmi. Ma prima dovranno farlo con questi disperati. Rischiamo di morire di mala burocrazia oltre che di Coronavirus”.
12.26 – Gabrielli: “Colpire i furbi, spezzare il contagio”. “Ci sono le straordinarie persone che combattono negli ospedali e poi c’è un’altra battaglia che vede impegnati i nostri uomini, quella di spezzare la catena del contagio, perseguendo i furbi, chi con comportamenti sbagliati introduce un vulnus al sistema che può vanificare gli sforzi che si stanno facendo”. Lo ha detto il capo della Polizia, Franco Gabrielli, a SkyTg24, sottolineando che “fino al 24 marzo su due milioni e mezzo di cittadini controllati ci sono stati 110mila denunciati” per il mancato rispetto dei divieti.
12.08 – Morto medico nel Foggiano. Anelli: “Si combatte a mani nude”. “I medici di famiglia e di continuità assistenziale” continuano a “combattere l’epidemia” da coronavirus “a mani nude, senza alcuna tutela, senza i dispositivi di protezione indispensabili”. E’ la denuncia del presidente della Federazione degli Ordini dei medici, Filippo Anelli, e del segretario regionale della Fimmp Puglia, Donato Monopoli. Le dichiarazioni arrivano a poche ore dal primo decesso in Puglia di un medico di continuità assistenziale contagiato dal Covid-19, Antonio Maghernino, in servizio a Torremaggiore (Foggia), deceduto ieri nell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo dove era ricoverato. Si tratta della 34esima vittima del coronavirus tra i medici italiani.
12 – Spallanzani: “Si conferma trend in calo dei ricoveri” “Si conferma ulteriormente il trend di diminuzione del numero di nuovi ricoveri presso lo Spallanzani ed i suoi spoke, contemporaneamente all’aumento del numero di pazienti dimessi o trasferiti in strutture a bassa complessità assistenziale”. Lo sottolinea il bollettino odierno dell’Inmi Spallanzani di Roma.
11.45 – Morto un farmacista a Nettuno. Deceduto un altro farmacista per l’epidemia da Covid-19: è Paolo D’Ambrogi, che esercitava nella sua parafarmacia di Nettuno. Lo rende noto il presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), Paolo Mandelli. “Continuiamo a prestare la nostra opera sul territorio e nelle strutture del SSN – afferma – anche se ancora non siamo stati dotati di protezioni adeguate, così come gli altri professionisti della salute impegnati a contrastare l’emergenza”.
11.28 – Roma pensa alla gratuità per i dehors dei locali pubblici. Cancellare il Canone per l’occupazione di suolo pubblico (Cosap) per tutto il 2020. Questa è l’ipotesi a cui sta lavorando il Campidoglio, su iniziativa della sindaca di Roma Virginia Raggi, per venire incontro alle difficoltà di tanti bar, ristoranti e locali costretti alla chiusura dalle restrizioni imposte per contenere l’emergenza coronavirus. Oltre a garantire un risparmio immediato a quelle attività che attualmente non possono lavorare, per il Comune la misura avrebbe un importanza maggiore in chiave futura: quando l’emergenza sarà passata e si potranno riallestire dehors e tavolini all’aperto, i locali della città avranno un costo in meno da sostenere e questo potrà contribuire a far ripartire un settore particolarmente penalizzato.
11.22 – Renzi: “Istituire una commissione d’inchiesta” “Lei presidente, ha fatto una citazione manzoniana, “del senno di poi son piene le fosse”. C’è un’altra citazione manzoniana, sempre nel capitolo della peste, che ‘il buon senso c’era ma se ne stava nascosto per paura del senso comunè. Mi domando se non sia successo questo. Propongo di istituire una commissione d’inchiesta. Si sono fatte commissione d’inchiesta su tutto, penso si possa fare di fronte a 8mila morti. Ci sarà tempo, dopo le vacanze estive”. Lo dice il senatore Iv Matteo Renzi intervenendo a Palazzo Madama.
10.54 – Conte: “Favorevole a condividere misure con i partiti”. “Il governo è favorevole ad un percorso di condivisione con le forze politiche” per le misure di rilancio del Paese. “Dobbiamo riuscire a trasformare quest’emergenza in momento di opportunità per una crescita equa e sostenibile”. Lo dice il premier Giuseppe Conte nell’informativa al Senato.
10.41 – Conte: “Impensabile collocazione Italia condizionata dagli aiuti”. In merito alle forniture di mascherine dall’estero “ho letto di qualche uscita polemica. E’ impensabile che la nostra collocazione geopolitica possa essere condizionata da queste forniture”. Lo dice il premier Giuseppe Conte nell’informativa al Senato, in merito alle polemi che sugli aiuti dalla Cina.
10.40 – Procura Torino indaga su mancanza di mascherine. La Procura di Torino ha aperto una inchiesta sulla carenza di dispositivi di protezione individuale per medici e infermieri. Come anticipato sulle pagine locali di alcuni quotidiani, si tratta al momento di una inchiesta conoscitiva. Nelle scorse ore i carabinieri hanno effettuato alcuni sopralluoghi, acquisendo informazioni in merito.
10.37 – Conte al Senato: “Per dl aprile intenso confronto con opposizioni”. “Nel lavoro per il decreto marzo abbiamo incontrato i leader dell’opposizioni e nel testo sono state raccolte alcune delle loro indicazioni, e anche ieri alla Camera ho ricevuto ampie aperture al confronto. Ora c’è un nuovo decreto e possiamo riprodurre questa metodologia di lavoro, anzi darò mandato al ministro D’Incà di elaborare un percorso di più intenso confronto”. Lo dice il premier Giuseppe Conte nell’informativa al Senato.
10.13 – Aifa: “A casa almeno 2-3 settimane”. “Non siamo ancora fuori dalla crisi emergenziale e non bisogna mollare, bisogna restare a casa per 2-3 settimane almeno”. Lo ha affermato a Radio Capital il direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) Nicola Magrini, sottolineando come gli ultimi dati “sono buoni e indichino una decrescita di casi e decessi, e ciò è di fondamentale importanza” ma “non si deve mollare”. Il “cambio di direzione – ha detto Magrini – è evidente. Gli ultimi dati sono buoni e condivido la previsione dell’Oms del picco entro la settimana”. Il “numero dei nuovi casi, che determina il numero dei ricoverati – ha sottolineato – è in calo da 4 giorni, in linea con le previsioni, e questo vuol dire che le misure di contenimento messe in atto sono state di fondamentale importanza”. Quanto alla comunicazione rispetto al nuovo coronavirus, Magrini ha rilevato come “è vero che un virus più grave di quello influenzale, ma non è il virus del terrore che si descrive in alcune trasmissioni. Più gravi – ha detto – sono stato Mers e Sars”.
10.12 – In casa riposo del Cremonese 21 morti su 70 ospiti. Nella rsa don Mori di Stagno Lombardo, nel Cremonese, in un mese sono morti 21 pazienti su settanta. Per questo motivo, riporta la Provincia di Cremona, il sindaco Roberto Mariani ha scritto una lettera all’Asst di Cremona chiedendo tamponi per il personale e per tutti gli ospiti. Non si sa se i decessi siano legati al Coronavirus ma il dato “ha messo in allarme tutti. Per questo motivo – ha spiegato – ho deciso di inoltrare una richiesta in cui si chiede di poter effettuare i tamponi”. Secondo Mariani, si tratta di una “tendenza drammatica che sta colpendo un po’ tutte le strutture”.
10.09 – Senato, al via l’informativa del premier ConteAl via nell’Aula del Senato l’informativa urgente del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sull’emergenza coronavirus. In Aula i senatori entrano solo con la mascherina. All’ingresso dell’Emiciclo vengono distribuiti anche guanti monouso.
9.58 – Regione Lazio avvia controlli a tappe su case di riposo. “Lettera a prefetti e comuni per controlli a tappeto su case di riposo, secondo le indicazione dell’Istituto superiore di sanità per la prevenzione e il controllo dell’infezione da Sars-Cov-2 in strutture residenziali sociosanitarie”. Lo annuncia la task force della Regione Lazio sui propri social.
9.41 – Fico: “No sciacallaggio, anche la finanza.collabori”. “Tutte le istituzioni finanziare devono fare in modo che ci sia protezione e non sciacallaggio: è bene che in Borsa ci siano controlli accurati e che tutte le istituzioni facciano la loro parte”. Lo ha detto il presidente della Camera Roberto Fico intervenendo a Radio Rtl.
9.36 – Gallera: “Bertolaso sta bene, solo ricovero precauzionale”. “Guido Bertolaso è stato ricoverato a Milano al San Raffaele in via precauzionale, lui non ha casa a Milano e non era in un luogo idoneo per la quarantena”. Lo ha spiegato l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, alla trasmissione Agorà su Rai3. “Ma sta bene, chiama, dispone, agisce, molto bene” ha assicurato. Ieri Bertolaso, che non sarebbe in ventilazione, anche dall’ospedale, ha continuato a lavorare all’ospedale in allestimento alla Fiera di Milano, progetto per cui è stato chiamato come consulente dal presidente della Lombardia Attilio Fontana.. 
9.25 – Gallera: “Numero medici di base tagliato da anni di politica sanitaria folle” Ci sono stati anni di politica nazionale sanitaria folle che hanno tagliato i medici di base”. Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, in collegamento con Agorà su Rai3. “Non può essere accusata la Regione oggi quando stiamo facendo di tutto”, ha concluso rispondendo alla vicesindaca di Brescia, Laura Castelletti, che lamenta la mancanza dei medici di base che si sono ammalati.. 
9.22 – Fontana: “Lavori per ospedale Fiera vanno avanti”. Per l’allestimento dell’ospedale destinato ai pazienti Covid alla Fiera di Milano, “la malattia di Guido Bertolaso non è stata certo d’aiuto, è stata un grande intoppo perché era lui il punto di riferimento” ma “si sta procedendo a ritmi serrati” e i tempi di consegna “saranno rispettati o sforati di pochi giorni”. Lo ha assicurato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana in collegamento con Uno Mattina. Nei padiglioni al Portello “ci sono persone bravissime e abilissime che stanno portando avanti il lavoro” ha sottolineato Fontana, inviando un saluto a distanza all’ex capo della Protezione Civile, ricoverato all’Ospedale San Raffaele di Milano dopo essere risultato positivo al Coronavirus.