A Charles Bukowski mancherebbero le parole, troppo anche per lui: vecchi sporcaccioni e pure vecchi imbroglioni, più tirannosauri che tiranni. Vecchi bugiardi. Il compiacimento con cui questa genia di lestofanti tirati, cotonati, e griffati ha spacciato la sua manovra di macelleria sociale per un provvedimento equo, è repellente per l’insincerità e l’intento truffaldino.
Il famoso contributo di solidarietà per chi guadagna più di 90 mila euro l’anno è stato lo scudo dietro cui si sono rifugiati per dimostrare l’equanimità del provvedimento. Ma oltre ad essere una misura fatua, temporanea e inutile è stata anche un raggiro. E lo si è visto quando si è scoperto che il contributo del 5% o del 10% oltre i 150 mila euro, è deducibile. In poche parole è solo una frazione di quanto sbandierato.
E’ ovvio infatti che deducendolo, cala l’irpef totale e il sacrificio diventa sempre più esiguo. Facciamo qualche esempio.
Il contributo per fascia di reddito lordo
Reddito 90.000 Contributo 50 euro
Reddito 100.ooo Contributo 500 euro
Reddito 120.oo0 Contributo 1500 euro
Reddito 200.000 Contributo 8000 euro
Reddito 300.000 Contributo 18000 euro
Reddito 500.000 Contributo 38 mila euro
Bene, cominciamo a fare un po’ di calcoli che semplicità riferirò a un ipotetico personaggio, sposato con due figli che vive in Lombardia, Con 91.000 euro pagherà di irpef pagherà 32.023 euro ma se può dedurre i 50 euro di contributo ne pagherà soli 32.001, vale a dire tutto quello che questa persona sarà chiamata a dare per tre anni è di 27 euro. 2,20 euro al mese su un introito netti di oltre 4400.
La stessa cosa accade per il reddito da 100 mila che teoricamente prevede un salasso di 500 euro, ma che alla fine è di soli 278 euro. Per i 120 mila invece dei 1500 previsti, ne rimarranno da pagare solo 855. Per il reddito da 200.000 dal contributo di 8000 euro si scende a 4560. Per i 300 mila da 18000 si arriva a 10.260 E infine per il mezzo milione si passa dai 38.000 teorici a 16.340,
Da notare che tutto questo calcolo è stato fatto senza ipotizzare detrazioni che anche se piccole potrebbero in pratica azzerare il contributo o se un po’ più consistenti arrivare addirittura a far pagare addirittura meno rispetto a prima. E non è certo un’ipotesi balzana pensare che questo accadrà in un numero non marginale di casi. I commercialisti ci sono per questo.
Alla fine si scopre che il sacrificio dei ricchi è assai più modesto di quello dichiarato per rendere meno amara la medicina ai ceti medio bassi, anzi che in pratica per molti potrebbe consistere proprio in nulla. Insomma un puro espediente per evitare di far comprendere che si colpiscono i soli noti. Macelleria di verità, con il felice contributo della massima parte dei media.
http://ilsimplicissimus2.wordpress.com/2011/08/14/contributi-dei-ricchi-macelleria-di-verita/
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