Da un mese tre famiglie dell´Est vivono indisturbate tra fango e topi sotto il castello.
Il ministro Bondi: "Considerata la posizione del sito, per il suo decoro si invita la soprintendenza a volersi attivare". Palazzo San Giacomo avrebbe segnalato il problema alla polizia locale. A dare l'allarme l'associazione No comment che ha inviato un dossier al Comune.
Una bidonville con discarica ai piedi del monumento simbolo della città. Sotto le mura del Maschio Angioino da un mese abitano tre famiglie dell´Est Europa, con tanto di tende, tavoli, sedie, materassi. Vivono tra rifiuti, fango e topi. Indisturbati, hanno montato le loro case volanti tra le mura del castello e i giardini di Palazzo Reale. A due passi dal cuore della città ecco un piccolo mondo, silenzioso, fatto di uomini e donne senza dimora né lavoro, buste di plastica, pupazzi di peluche abbandonati, cartoni, materassi, rifiuti organici, teloni di plastica, coperte. Tutti, indistintamente, uniti in un unico magma di degrado.
Le tre tende sono montate dal lato del parcheggio dei bus CitySeeing: prima immagine da mostrare ai turisti, nuova cartolina di una città in stato di abbandono. Il caso è arrivato anche sulla scrivania del ministro per i Beni e le attività culturali Sandro Bondi. Una circolare (numero protocollo 6540) del 26 febbraio 2010 indirizzata dal ministero alla soprintendenza ai Beni architettonici e ambientali, chiede un intervento immediato. Il dirigente del ministero, Renato Costa scrive: «Considerata la posizione eminente del sito in questione altamente significativo per la città e per il suo decoro si invita codesta soprintendenza a volersi attivare per quanto di propria competenza».
Dalla lettera del ministero sono passate due settimane ma le tende, i materassi, i cartoni e i rifiuti sono lì, a ridosso del fossato del castello. A dare l´allarme è stata l´associazione No comment, che ha inviato al Comune (in quattro copie agli uffici dell´Arredo urbano, Igiene, Turismo, Giardini e Vivibilità), alla soprintendenza e al ministero un dossier di denuncia. L´ultima segnalazione risale al 17 febbraio, con tanto di video che riprende le aiuole trasformate in discariche e la baraccopoli sotto gli occhi di cittadini e turisti. «Il Comune ci ha risposto dicendo che avrebbe segnalato il problema alla polizia locale - dice l´Associazione No comment - ma i vigili non sono mai intervenuti. Anzi da qualche giorno c´è una nuova tenda».
Ieri mattina tra le tende solo due ragazzi sui 25 anni. Accucciati sotto una cerata di plastica. Non parlano italiano. Intorno a loro rifiuti di ogni genere, e cumuli di cartoni fradici, usati da altri senzatetto, che si rifugiano sotto il Maschio Angioino solo la notte. «Ma ve lo immaginate se una cosa del genere, succedeva sotto la Torre Eiffel o il Duomo di Milano? - si chiede Antonio Alfano, presidente dell´associazione No comment - Se a questo ennesimo appello non seguiranno fatti concreti cominceremo a raccogliere firme per la petizione di un decreto interpretativo dei parametri applicativi per la tutela del decoro urbano.
E non trovino scuse con i lavori in corso, quelli sono oltre il recinto del Maschio Angioino. Questa storia va avanti da mesi»
Le tre tende sono montate dal lato del parcheggio dei bus CitySeeing: prima immagine da mostrare ai turisti, nuova cartolina di una città in stato di abbandono. Il caso è arrivato anche sulla scrivania del ministro per i Beni e le attività culturali Sandro Bondi. Una circolare (numero protocollo 6540) del 26 febbraio 2010 indirizzata dal ministero alla soprintendenza ai Beni architettonici e ambientali, chiede un intervento immediato. Il dirigente del ministero, Renato Costa scrive: «Considerata la posizione eminente del sito in questione altamente significativo per la città e per il suo decoro si invita codesta soprintendenza a volersi attivare per quanto di propria competenza».
Dalla lettera del ministero sono passate due settimane ma le tende, i materassi, i cartoni e i rifiuti sono lì, a ridosso del fossato del castello. A dare l´allarme è stata l´associazione No comment, che ha inviato al Comune (in quattro copie agli uffici dell´Arredo urbano, Igiene, Turismo, Giardini e Vivibilità), alla soprintendenza e al ministero un dossier di denuncia. L´ultima segnalazione risale al 17 febbraio, con tanto di video che riprende le aiuole trasformate in discariche e la baraccopoli sotto gli occhi di cittadini e turisti. «Il Comune ci ha risposto dicendo che avrebbe segnalato il problema alla polizia locale - dice l´Associazione No comment - ma i vigili non sono mai intervenuti. Anzi da qualche giorno c´è una nuova tenda».
Ieri mattina tra le tende solo due ragazzi sui 25 anni. Accucciati sotto una cerata di plastica. Non parlano italiano. Intorno a loro rifiuti di ogni genere, e cumuli di cartoni fradici, usati da altri senzatetto, che si rifugiano sotto il Maschio Angioino solo la notte. «Ma ve lo immaginate se una cosa del genere, succedeva sotto la Torre Eiffel o il Duomo di Milano? - si chiede Antonio Alfano, presidente dell´associazione No comment - Se a questo ennesimo appello non seguiranno fatti concreti cominceremo a raccogliere firme per la petizione di un decreto interpretativo dei parametri applicativi per la tutela del decoro urbano.
E non trovino scuse con i lavori in corso, quelli sono oltre il recinto del Maschio Angioino. Questa storia va avanti da mesi»
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