Vladimir Putin, come segno di distensione, ha chiamato al telefono il presidente americano Barack Obama.
In attesa di conferme ufficiali, Vladimir Putin avrebbe “fatto uno squillo” al presidente americano Barack Obama, per parlare di crisi Ucraina, dell’avanzata dell’Isis, del programma nucleare iraniano.
Il contenuto della telefonata: Barack Obama, riguardo l'Ucraina, avrebbe ribadito la necessità che la Russia rispetti la parte di suoi impegni previsti dagli accordi di Minsk, incluso il ritiro di tutte le truppe e l'equipaggiamento di Mosca dal territorio ucraino; per quanto riguarda il ripresentarsi del pericolo fondamentalista in Siria, insieme avrebbero convenuto sulla necessità di contrastare l'Isis.
La Russia di Putin è assieme all'Iran uno dei pochi alleati del presidente siriano, Bashar Assad. Tra 4 giorni proseguiranno i colloqui sulla vicenda del nucleare iraniano, teso a impedire che Teheran si doti di ordigni nucleari. Sia Obama che Putin hanno ben presente l'importanza di mostrare un fronte unito sulla questione.
Nel contesto del ritrovato rapporto disteso fra i due uomini più potenti del mondo si inserisce come mediatore Silvio Berlusconi (invitato da Putin che lo ospiterebbe nei prossimi giorni); Berlusconi confida nei rapporti di amicizia che in questi anni ha saputo tessere con i protagonisti della scena mondiale, e afferma che il suo interessamento è finalizzato a “cercare di rendermi utile alla pace e al miglioramento delle relazioni tra l'Europa, gli Stati Uniti e la Federazione Russa”.
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