Salvini - Carofiglio
Ieri Matteo Salvini, diploma classico e abbandono della Facoltà di Storia a cinque esami dalla laurea, ha tuonato su Twitter:
“Mi auguro che Mattarella sciolga il Consiglio Superiore della Magistratura. Si nominino i nuovi Componenti estraendo a sorte, per dare ossigeno a tanti magistrati liberi. Basta correnti.”
Poche ore dopo, Gianrico Carofiglio, magistrato dal 1986, già pretore a Prato, pm a Foggia e Sostituto procuratore alla Direzione distrettuale antimafia di Bari, gli ha dato una lezione di diritto gratuita in 260 caratteri.
“Salvini chiede a Mattarella di sciogliere il CSM. Il presidente non ha questo potere (vedi art.31 legge Csm). Se uno che ha fatto il ministro non lo sa, se è così ignorante, c’è da preoccuparsi. Se lo sa, e dunque la richiesta è in totale malafede, c’è da preoccuparsi di più.”
Niente da aggiungere. Ha già detto tutto lui.
In altri tempi, un politico, dopo una figura del genere, si sarebbe quantomeno vergognato e avrebbe chiesto scusa. Qui, invece, va a “Fuori dal coro” a ribadire, come se nulla fosse, senza contraddittorio, le stesse identiche sciocchezze.
E la cosa più drammatica è che c’è gente che gli crede pure.
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