Il debito pubblico italiano è sceso di oltre 4 miliardi di euro nel mese di marzo.
A rivelare l’inaspettata sorpresa è stato l’ultimo bollettino Bankitalia su Finanza pubblica, fabbisogno e debito.
L’indagine ha fatto irruzione sul mercato in un momento delicato per il Belpaese, di nuovo alle prese con uno spread in salita verso i 290 punti e con le difficoltà interne allo stesso Governo.
In una situazione poco rosea, però, la discesa del debito pubblico ha rappresentato un piccolo e momentaneo spiraglio di luce. Secondo la Commissione europea, infatti, la mira tornerà a salire fino a schizzare oltre il 135% del PIL.
A quanto ammonta il debito pubblico italiano?
Rispetto al mese di febbraio il debito pubblico italiano è sceso di 4,4 miliardi di euro scivolando così a 2.358,8 miliardi. Più nello specifico, il fabbisogno delle pubbliche amministrazioni si è attestato a 20,2 miliardi ed è stato bilanciato dal calo delle disponibilità liquide del Tesoro, giù a 22,4 miliardi.
Altri 2,3 miliardi di debito pubblico sono stati cancellati grazie a tre elementi specifici:
- scarti e premi all’emissione e al rimborso;
- rivalutazione di titoli indicizzati all’inflazione;
- variazione dei tassi di cambio.
Chi detiene il nostro debito pubblico?
Come si può notare nel grafico a barre sottostante, la quota di debito pubblico posseduta da Bankitalia a febbraio 2019 è aumentata nel corso degli ultimi anni. I dati del mese, in realtà, si sono mostrati sostanzialmente stabili a quelli di dicembre 2018.