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giovedì 14 novembre 2019

Mose, parcelle a sei zeri per i 272 collaudatori. - Francesco Turano

Mose, parcelle a sei zeri per i 272 collaudatori
Vincenzo Pozzi

La parte del leone spetta ai dirigenti dell’Anas. Il record con 1,2 milioni di euro è dell’ex presidente Vincenzo Pozzi. Numero due per importo presunto il successore Pietro Ciucci: 747 mila euro di compenso.

Il totale del costo per i collaudi delle opere del Mose era noto: 26 milioni di euro complessivi. Ma fa lo stesso effetto vedere la lunga lista di nomi (all’esame del governo), accompagnata dalla parcella che, a sua volta, è divisa fra compenso presunto e importo fatturato finora.

La parte del leone spetta ai dirigenti dell’Anas. Il record con 1,2 milioni di euro è dell’ex presidente Vincenzo Pozzi, oggi sistemato alla presidenza della Cal (Concessionarie Autostradali Lombarde) con l’ex amministratore delegato Antonio Rognoni, arrestato a marzo per truffa alla Regione Lombardia.

Quanto hanno guadagnato i collaudatori del Mose
Il totale del costo per i collaudi delle opere del Mose è di 26 milioni di euro. La parte del Leone spetta ai dirigenti Anas. Ecco il documento completo con le parcelle presunte e gli importi fatturati
Numero due per importo presunto è il successore di Pozzi, Pietro Ciucci: 747 mila euro di compenso di cui 480 mila fatturati. Piero Buoncristiano, direttore del personale Anas in pensione, ha parcelle per più di mezzo milione, oltre a un posto di amministratore delegato del Cav, la società mista per gestire le strade fra Anas e Veneto.

Presenti anche l’ex direttore generale Francesco Sabato, Alfredo Bajo, braccio destro di Ciucci, Mauro Coletta e Massimo Averardi con somme che vanno dai 240 mila ai 400 mila euro. In zona infrastrutture e trasporti si trovano l’ex magistrato ordinario e del Tar Vincenzo Fortunato (535 mila euro), capo di gabinetto di vari ministeri prima di essere nominato liquidatore della Stretto di Messina.

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Anche Roberto Daniele ha partecipato ai collaudi del Mose con oltre 400 mila euro fatturati. Daniele ha ricevuto quasi tutto il compenso presunto (414 mila euro) e da un anno, su nomina del ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, presiede il Magistrato alle acque di Venezia, ossia la struttura governativa che nomina i collaudatori.

Poco più di 500 mila euro è l’importo presunto di Maria Pia Pallavicini, direttore dell’edilizia statale presso il Mit ai tempi della cricca Anemone-Balducci, mentre il geometra Gualtiero Ceserali ha incassato 300 mila euro.

Quello che impressiona, oltre alle cifre spese, è il numero di persone coinvolte. Nella prospettiva di una distribuzione capillare degli incarichi, la lista dei collaudatori è composta da 272 soggetti.

PrecisoChe
1 Collaudi secondo la legge
2 La precisazione del Magistrato delle acque
3 Incarichi legittimi

http://espresso.repubblica.it/inchieste/2014/06/12/news/mose-quel-collaudatore-e-amico-mio-1.168982