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lunedì 23 novembre 2020

PER QUALCHE ...... VOTO IN PIÙ - Rino Ingarozza













È un post che ho scritto un paio di giorni fa, ma che non ho pubblicato perché ho avuto altro a cui pensare e cioè ai miei concittadini, alle prese con questa terribile alluvione che ha colpito Crotone. La situazione adesso è leggermente migliorata e sono rinfrancato dalla notizia che, almeno, non ci sono vittime, e quindi lo pubblico, anche se, credetemi, ho ancora la morte nel cuore.

Il 27 Gennaio di quest'anno ho fatto un post che recitava: "L'ultimo Presidente della Regione Calabria, di destra, è ancora in carcere. A questi nuovi diamogli un po' di tempo".
Come dice quella pubblicità? "Ti piace vincere facile eh ......" Ponzi ponzi popopo'..... Direi che era una previsione talmente scontata che non mi potrò certo candidare a "novello NOSTRADAMUS". D'altronde è noto a tutti che, a destra, se non presenti un curriculum con almeno un avviso di garanzia, non ti candidano. Specialmente se sei in odore di mafia. In questo caso scavalchi tutti gli altri. Perché? Semplice, perché la mafia vota e fa votare. Uso il termine "mafia" per semplificare, visto che, in Italia, per non farci mancare niente, abbiamo diverse denominazioni, per definirla, a seconda delle Regioni. Una sorte di DOP (denominazione di origine protetta). E allora abbiamo la "cosa nostra" siciliana, la "ndrangheta" calabrese, la "camorra" campana, la "sacra corona unita" pugliese e "mafia capitale" romana e quindi laziale. Poi ci sono varie "imitazioni" tipo "la mafia del Brenta" o la generica" mafia dei Casamonica", che però non si "pregiano" della DOP. Sia chiaro, però, che come tutti i prodotti DOP seri, anche la mafia ha "esportato" i propri, in tutta Italia e anche all'estero. E se non trovi "acquirenti" anche in questi territori, non attecchisci. Questo per essere chiari.
Parlando della mia regione e, cioè, la Calabria, ad oggi, i consiglieri regionali, tra inquisiti e arrestati, sono gia' un numero congruo, ma, diamo tempo al tempo, la legislatura è appena all'inizio.
L'ultimo, in ordine temporale è stato,
l'ormai famoso, Presidente del consiglio regionale, Domenico Tallini.
L'accusa è molto grave ma può sorprendere noi che magari non lo conoscevamo, non sorprende sicuramente le procure e la commissione antimafia, che lo aveva inserito nell'elenco degli "impresentabili" e quindi incandidabili.
Ora, il discorso è questo, se un giornalista sbaglia un articolo, il direttore è anch'esso responsabile, per questo. Se un dirigente di una qualsiai azienda sbaglia qualcosa, l'amministratore delegato o il presidente, ne devono dar conto, di questo sbaglio. Persino se, un giocatore di calcio, sbaglia un rigore, l'allenatore è "correo" in quanto è quello che lo ha designato a tirarlo. Perché, allora, in questo caso, che è di una gravità inaudita (collusione con la mafia) nessuno dei suoi superiori viene chiamato in correità? Perché nessuno paga?
Perché, signor Tajani? Perché, signor Berlusconi? Perché, signor Gasparri? Perché, signora Gelmini? Perché?
Delle due, una: o sapevate e avete taciuto, per qualche dollaro (voto) in più e non importava se era sporco di sangue, o non lo sapevate e allora vuol dire che non indagate su certi candidati sospetti. Certo, non lo si può fare con tutti, ma almeno su quelli segnalati dalla commissione antimafia, si. Era, ed è, sempre doveroso.
Certo, c'è una terza ipotesi (questa per i malpensanti) e cioè che se è vero come è vero, che Forza Italia è stata fondata da un mafioso, non c'è da meravigliarsi. Infatti io non meraviglio. Mi meraviglio del contrario, quando vedo gente onesta e perbene.
Per tutto ciò ho detto, in un altro post, che Morra avrebbe fatto meglio a non dire quello che ha detto. O meglio poteva e doveva dire che la Santelli e gli altri dirigenti del partito, non dovevano candidare un simile personaggio. E non dire, come ha detto, che i Calabresi sapevano della sua malattia e l'hanno votata lo stesso. Avrebbe dovuto sapere, da persona intelligente qual è, che queste sue affermazioni sarebbero state strumentalizzate e quindi, come è successo, spostato il centro dell'attenzione. Si sarebbe, invece, dovuto tambureggiare su questa notizia, si sarebbe dovuto chiederne conto alla destra del perché di questa candidatura. Il Movimento, questo non lo fa mai. Si fa aggredire ma non aggredisce mai. Si fa deridere per un divieto di sosta ma non dice niente per un arresto per mafia dell'altra parte. Questo è sbagliato. Le cose che arrivano alla gente sono le grida e non i sussurri.
Le incazzature e non il fair play.
Ad essere buoni, si può dire che quando lo fa, lo fa non con l'impeto necessario.
E non parlo certo della base, dei simpatizzanti, degli attivisti. Questi lo fanno, si dannano l'anima. Parlo della classe dirigente. Devono andare in TV e, anche se nessuno glielo chiede, perché non se ne deve parlare, una volta che hanno il microfono in mano, devono denunciare queste malefatte. Devono informare i più distratti, i rincoglioniti (volutamente) dalle reti Mediaset. Se non fa questo, continuerà a perdere voti e a chiedersi il perché. L'Italia è fatta anche da gente comune (per fortuna), di gente che gli devi dire, in maniera semplice, come vanno le cose, altrimenti continuerà a credere che a Madrid c'è un porto, che il ponte di Genova è fatto con pannelli solari al metano e che Ruby è la nipote di Mubarak.
Forza Crotone, ti rialzerai.