Certo che il Presidente Conte ne deve avere di pazienza. Ne deve avere proprio tanta. Riceve attacchi quotidiani un po' da tutti. Dall'opposizione ma anche dalla maggioranza.
Salvini e Meloni che non perdono occasione per dargli contro. Anzi, per certi aspetti, sembra che aspettino, col fucile puntato, che dica qualcosa (una cosa qualsiasi) per attaccarlo. Probabilmente durante il giorno si mettono d'accordo sulla strategia da adottare il giorno dopo.
"Giorgia, presto ....ha detto terra ....andiamo in tv a dire acqua".
"A Matte' ma per piantare una pianta ci vuole la terra".
"'E che ti frega. Possiamo dire che per farla crescere ci vuole l'acqua. E lui non l'ha detto".
"Ma era sottinteso ...dai, su."
"Giorgina, non so i tuoi, ma i miei credono a tutte le cazzate che dico".
"Matte', non ti allargare, anche i miei sono così ".
Quando, invece, il Presidente non parla, c'è sempre il discorso "immigrati" da sfoderare. I barconi, i terribili clandestini neri e sporchi.
Ma queste cose le sappiamo tutti. Ognuno di noi ha scritto decine di post, su questo.
Il problema è che si deve guardare anche dal fuoco amico. Dal PD e soprattutto da lui, dal presuntuoso fiorentino. Dall'oppositore interno, a prescindere. Il bastian contrario per strategia di partito. Deve far parlare di sé e del suo partitino. Il problema (per lui) è che, più parla, e più il suo partito perde consensi.
Ora è addirittura indagato (insieme a Lotti e Boschi) ed ecco l'infamia.
Ha pensato di avvisare il governo che, senza di lui, non c'è maggioranza.
In pratica un ricatto bello e buono. Aiutatemi in questa storia o faccio cadere il governo.
Che personaggio. Non ne azzecca una ma è sempre gonfio di sé. Come un pallone. Il famoso "pallone gonfiato".
Conte viene attaccato su tutto. Politica estera (forse perché è riuscito ad ottenere 209 miliardi dall'Europa) e questa è una cosa che proprio non riescono a mandar giù. Dall'altro lato vorrebbero metterci le mani, su quei soldi, decidere loro, cosa farne, come spenderli, come "Spartirli".
La più insistente e "bavosa" su questo è lei, la Giorgetta nazionale, che chiede di andare a votare, un giorno si e l'altro pure.
Lei la Giorgina patriota. La Giorgina di Viva l'Italia (sembra che De Gregori, quando ha scritto questa canzone, si sia ispirata a lei.)
Quella che è talmente "italiana" che ha detto che vorrebbe trasportare,in Italia, il modello Trump. Quello che ha messo i dazi su prosecco e parmigiano. Un nuovo motto "prima i dazi".
Viene attaccato anche sulla politica interna. In particolar modo, sulla gestione della pandemia.
"Matte' ha detto di chiudere"
"E noi diciamo che si deve aprire"
"Giorgina, ha detto di aprire"
"E noi diciamo di chiudere".
Niente, però, rispetto alle affermazioni del Presidente della regione Lombardia, Fontana.
"Chiudere la regione è uno schiaffo ai cittadini Lombardi" ha detto.
A Fontana.......... ĺa Lombardia è stata chiusa in base ai dati che "tu" hai fornito.
E poi parli di schiaffi proprio tu? Tu che, mentre i tuoi corregionali contavano gli ultimi spiccioli per fare la spesa, hai pensato bene di commissionare, a tuo cognato, senza alcuna gara d'appalto, dei camici, con i loro soldi? Ci vuole un bel coraggio.
"Il coraggio dei Tartari".
Il tartaro, che è quello che ha Fontana sui denti. E che c.... hai tanti soldi all'estero ( frutto dei risparmi dei tuoi genitori.....certo) e spendili due euro per farti la pulizia dei denti.
Attaccato da tutti. Lui, però, si lascia scivolare tutto addosso e va avanti per la sua strada. Ha chiesto alle regioni di assumersi le loro responsabilità e gli hanno risposto picche. Ma lui non si è scomposto. Ha assunto anche l'onere di prendere decisioni che i governatori non hanno voluto assumersi.
Gli stessi governatori che battevano i pugni, per avere più autonomia.
"Faccio tutto io" (quando non ci sono problemi. Quando ci sono .....pensaci tu).
Resta solo la speranza che il Presidente Conte non si stanchi. Che non gli venga la voglia di "ma andate a quel paese" (sono sicuro che direbbe proprio così, e non "affanculo". Dall'alto della sua classe).
Spero solo che non gli venga voglia di mollare tutto.
Non oso pensare come sarebbe il paese, gestito dal "duo vergogna".
Non oso pensare come sarebbe il paese, gestito dall'associazione
"Aumma aumma".
Rino Ingarozza